Settembre 2023: Kevin Ayers – JOY OF A TOY (1969)

Kevin Ayers - Joy of a toy

 

Data di pubblicazione: Novembre 1969
Registrato a: Abbey Road Studios (Londra)
Produttore: Kevin Ayers & Peter Jenner
Formazione: Kevin Ayers (voce, chitarre, basso, diamonica, armonica), Robert Wyatt (batteria), David Bedford (piano, mellotron), Mike Ratledge (organo), Hugh Hopper (basso), Paul Buckmaster (violoncello), Jeff Clyne (contrabbasso), Rob Tait (batteria), Paul Minns (oboe), Syd Barrett (chitarra), Richard Sinclair (basso), Richard Coughlan (batteria), David Sinclair (organo), The Ladybirds (cori)

 

Lato A
                        Joy of a toy continued
                        Town feeling
                        The Clarietta rag
                        Girl on a swing
                        Song for insane times

 

Lato B

 

                         Stop this train (Again doing it)
                        Eleanor’s cake (Which ate her)
                        The lady Rachel
                        Oleh oleh badu bandong
                        All this crazy gift of time
                        Religious experience (Bonus Track)

 

Questo era qualcosa, e l’opposto del nulla
(Kevin Ayers)

 

Il primo album da solista di Kevin Ayers è uno strano mix di eccentricità e stranezza, ma non per il gusto di farlo. Essendo associato a un gruppo come i Soft Machine, un musicista dovrebbe sicuramente avere un’arte idiosincratica e strana sul suo mestiere. Joy of a toy inizia con il tema del manicomio mentale di Joy of a toy continued, e da questo punto in poi si sa che sarà uno strano viaggio. Le strutture delle canzoni sono buone, costruite con colpi di scena che ne mantengono lo slancio in corso. Song for insane times è esattamente questo: assaporare la triste follia che gocciola per la musica e il tono del musicista. Ayers ci informa anche nella canzone che lui, insieme a pochi altri, ha cantato una strofa di I am the walrus, ma suonava più come un peso che altro e un modo per passare il tempo mentre lui interpreta il dramma per tutta la canzone, su Disneyland che arriva in città, o un bagnino che indossa la corona e Alice nel suo abito più sexy. Stop this train è meno tormentata ma sempre stravagante con una serie di strumenti prima della malinconica e sbalorditiva Eleanor’s cake, che ha accenni ossessionanti di ciò che Nick Drake dell’era Bryter layter avrebbe suonato un paio d’anni dopo. E come la successiva Lady Rachel, è una canzone che deve aver avuto un effetto sull’ex polistrumentista dei Velvet Underground John Cale poiché ci sono alcune somiglianze nella musica e sicuramente nella voce di KevinAyers che sarebbero diventate prominenti nei primi album da solista di Cale. Mentre l’ipnotico Oleh oleh bandu bandong con la sua chitarra pungente e il violoncello distante e oscuro suona come niente che sia mai venuto prima o dopo. A suo modo un esordio epocale!

Settembre 2023: Kevin Ayers – JOY OF A TOY (1969)ultima modifica: 2023-09-11T07:57:07+02:00da pierrovox

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