Dejardeesperar

Attese

Oggi nel rispondere ai commenti ho scritto:
[…] sta qui la saggezza riuscire ad aver pazienza e costruire piano piano il confronto, a volte rimandare non significa non dire, ma solo aspettare il momento giusto per confrontarsi e raccontare la propria verità.
[…]

Aspettare il momento giusto!

“Fino al giorno in cui Dio si degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, tutta la saggezza umana consisterà in queste due parole: attendere e sperare!”
Alexandre Dumas  

Quando c’è da esprimere un concetto o un pensiero niente è meglio di un aforisma.
Attendere e sperare!

Attendere il momento più opportuno sperando che le conseguenza non siano mai funeste. Questa è l’essenza della convivenza o per lo meno una parte essenziale. Nella coppia si presume ci sia l’amore a legare i due cuori e l’amore è un potere che accentua, amplifica, la pazienza e la comprensione, si perdona più facilmente chi si ama.

Credo sia vero che, se mi offende la mia compagna, posso sorvolare e pure riderci sopra, per amore si può accettare (forse sbagliando) ma se mi offende uno sconosciuto o chi non amo e magari non tanto sopporto, si arriva a prendere in considerazione l’idea che un vaffanculo è dovuto e necessario e pure qualcosa in più, violentemente in più.

La saggezza è, quindi, nel saper aspettare il proprio momento.
Arriva? Non arriva? Qui, poi bisogna solo sperare.
Non lo trovo brutto sperare, per molti può sembrare una perdita di tempo. La speranza ti può tenere in vita quando tutto attorno perde valore.

Che dire? Mai avuto problemi con l’attesa, mi ha regalato, sempre, silenzi ricchi d’ispirazione.

Atteseultima modifica: 2023-03-23T10:48:08+01:00da natodallatempesta0

12 commenti

  • stelladelsud16

    Sono d’accordissimo sul fatto che ci vuole pazienza altrimenti senza quella non si va lontano,pazienza nel capire gli altri,le loro debolezze,pazienza per capire quando è il momento giusto per un confronto, l’importante è non rimandare troppo , perché come scritto in precedenza, troppo tenersi per se le cose logora,se stessi e il rapporto,per quanta pazienza si possa avere ,si vive male.Io forse sono stata sempre molto paziente,ho capito sempre le esigenze degli altri, adeguandomi a loro e adesso sono stanca e non tengo niente per me , soprattutto se sono persone non a me vicino , con quelle più a contatto diciamo che a furia di capire e pazientare ,si lasciano le divergenze sotterrate e si va avanti,questo è il pericolo che si corre ,arriva un tempo che si rischia di andare avanti mantenendo ognuno il suo punto di vista , accettando tacitamente e pian piano ci si allontana.
    Venirsi incontro e dare valore anche alle esigenze,alle idee dell’altro è una forma di rispetto e affetto o amore che sia.
    Serena giornata, un abbraccio.
    Lucia

    • natodallatempesta0

      Concordo con te, si deve capire chi si ha davanti e agire per comprendere fragilità e debolezza.
      Nella coppia e nei rapporti vicini questo è importante e fondamentale.
      Un pò più complicato è instauralo con chi non conosci, basterebbe in molti casi una sana e rispettosa indifferenza.
      Come ho scritto un tirarsi indietro nel momento che serve, questo eviterebbe tante complicazioni.
      Un abbraccio a te.

  • ely

    Dicono ben che chi visse sperando … ehmmmm 🙂 Ma penso che attendere e sperare non siano brutte cose o tempo sprecato. Poi la vita è “piena” di momenti opportuni … serena giornata

  • surfinia60

    Razionalmente ti direi che sperare è l’ultima spiaggia e spesso non porta a niente. Ma è anche vero che la speranza, talvolta, è tutto ciò che ci resta. Penso a chi spera di guarire da una malattia grave, chi si gioca il tutto per tutto in una nuova attività, al giovane che corteggia la persona amata, e molto altro. E’ chiaro che la speranza non deve diventare un ‘cullarsi sugli allori’. Ci si devono rimboccare le maniche ed entrare in campo per giocarsela. Grazie per i tuoi spunti sempre interessanti Buona serata

    • natodallatempesta0

      È entrambe le cose. È l’ultima spiaggia, lei arriva quando la morte sembra inevitabile, allora sorge a darci forza e un’alternativa. Ed è energia per affrontare le paure di un nuovo amore o le ansie di una nuova attività ed è anche sostegno nella malattia. La bellezza della mente è, anche, questa capacità di creare una reale illusione, illusione che ci rende sopportabile anche la miseria.
      Grazie a te per i contributi che doni.

  • prefazione09

    A cosa paragonare la speranza?

    “La speranza, al contrario di quel che si crede, equivale alla rassegnazione. E vivere non è rassegnarsi. Per quanto disincantati siamo, ci è impossibile vivere senza alcuna speranza.” dal web
    Perchè di questo stiamo parlando, la “pazienza” nel tempo muta la prospettiva ed viene associata alla speranza, che qualcosa di buono possa cambiare la nostra esistenza.
    E di pazienza di speranza in questo arco di tempo, ne abbiamo davvero bisogno.
    La speranza è qualcosa che assomiglia alla sopravvivenza, e non dobbiamo averne paura-

    • natodallatempesta0

      Una visione cupa e reale di quella che dovrebbe essere la fonte di ogni rivincita e sconfitta.
      In effetti la speranza è chiamata solo quando tutto è perso e nulla resta più a cui aggrapparsi. Arriva quando la morte è l’ultima spiaggia, allora lei sorge a darci forza e spingere via la rassegnazione.
      La speranza quindi è un occasione per continuare a vivere e sì sopravvivere.

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