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Topolino

La scorsa sera ho letto in rete un articolo che ha fatto riaffiorare nella mia mente un’ondata di ricordi. Come ho scritto altrove, ad una certa età basta poco per riaprire le porta del passato.
Tornando all’articolo, esso titolava:

Nuova Fiat Topolino
Compatta, divertente e 100% elettrica.

L’articolo come si evince dal titolo descriveva la nuova nata di casa Fiat.
Nata certo, nuova dipende dai punti di vista. La Topolino è e resta un’icona anni 50.
Ora! Per non so quale recondito motivo mi è venuta in mente una delle auto di mio padre, una vecchia 127 bianca.

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Auto che mio padre ha guidato tra gli anni 80 e 90.
Palando di vacanze e ricordando quell’auto mi sono venute in mente le gite estive ai lidi e le cosiddette “scampagnate”.

Come ho più volte sottolineato nei miei post sono un uomo riservato, una mia abitudine durante le gite era distaccarmi dal gruppo familiare e andare da solo in esplorazione, in una occasione ho anche beccato un paio di ceffoni da mio padre, mi ero allontano per parecchie ore causando un certo allarmismo negli adulti, al ritorno, perché tornavo sempre, mi sono beccato una bella sgridata e i due ceffoni. Mi sembrava normale allontanarmi, non sentivo il bisogno di restare e giocare con i miei cugini, sentivo invece il bisogno di restare solo e camminare, dal momento che ho iniziato a muovermi ho amato camminare, non avevo paura nonostante i miei 12 anni, né delle strade, né di stare solo, è anche vero però che erano altri tempi e altre strade. Molte volte mi accompagnava nella passeggiata un sottofondo musicale.
Gli anni 80 sono stati gli anni dei walkman. Con le cuffie nelle orecchie ascoltavo la musica che più mi piaceva, era anche l’era della cassetta registrabili, ricordo che mi sono creato le mie liste, registrate direttamente dalla radio.

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Oggi fare una lista è facile, ai tempi dovevi stare ore ad ascoltare le radio.
Un pò di nostalgia unita alla solitudine, ecco che nasce l’anima che soffre.

“Conosco vite della cui mancanza non soffrirei affatto – di altre invece ogni attimo di assenza mi sembrerebbe eterno.”
Emily Dickinson

Discernimento.

“Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene se non si è pranzato bene.”
Virginia Woolf

Ecco la fonte dei nostri guai. 🙂

Vi regalo un giro di melodie, le stesse che risuonavano in quelle cassette:

Cuore

Icone

Brividi

Bandiere

Dediche

Sicilia

Mare

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Primavera

30 Aprile.
Ieri nel mio paese si è festeggiata e si continuerà a festeggiare fino all’1 – tempo permettendo – la Primavera. Nella piazza principale i turisti hanno potuto ammirare e visitare tante bancarelle con gli immancabili prodotti degli artigiani locali, la sera si è, poi, goduto delle melodie di un concerto, un violinista che ha deliziato i presenti con una serie di melodie famose.

Da venerdì Frida è libera di uscire e interagire, la mattina l’abbiamo portata in un parco della città, provvisto di area recintata per far correre il proprio amico a 4 zampe. Tutto bene.

La sera, io, la mia compagna e Frida siamo poi andati in piazza. I cuccioli attirano, sempre, l’attenzione, è stata protagonista di moltissime attestazioni d’affetto, soprattutto da parte dei più piccoli, che sono privi a quell’età di ogni pregiudizio.

Mi ha colpito una ragazzina valdostana (in vacanza in Sicilia), poteva avere 10 anni, che si è, letteralmente, innamorata di Frida.
C’era, in verità, già un amore latente verso questa razza. La ragazzina sapeva tutto, la mamma le aveva imposto la condizione di informarsi su tutte le razze prima di prenderle un cane e lei l’ha presa in parola, sapeva tutto di ogni cane che passava. La sua scelta era, però, rivolta alla razza a cui appartiene Frida, anzi, voleva lo stesso colore di manto e lo stesso sesso, che dire è stato tenero vedere quella piccola bambina, perché tale era ancora, guardare e coccolare Frida.

L’innocenza dei bambini si accompagna ad una spontaneità che troppo presto viene persa a favore di una malizia che è inopportuna nella maggior parte dei casi.

“La spontaneità è una posa difficilissima da mantenere.”
Oscar Wilde

Wilde aveva ragione! Esser spontanei, oggi giorno, è difficile, lo è per me, sempre stato difficile.
È nella mia natura pensare prima di parlare o fare qualunque gesto, il bello è che non ottengo mai quel che la mente progetta e costruisce.

Da queste incongruenze, forse, nascono gli impacciati e gli imbranati, quelle anime particolari, che sembrano pesci fuor d’acqua anche in mezzo all’oceano.

2 Maggio.
Il pensiero che avete appena letto doveva esser pubblicato il 30 Aprile, ma non mi è stato possibile ultimare la condivisione, quindi ho deciso di unire quel che avevo scritto il trenta con il pensiero di oggi, inserendo però la distinzione temporale.

Oggi parlerò della giornata di ieri – 1 Maggio.

Siamo stati in pineta, io, la mia compagna e Frida.

In qualche pensiero passato ho espresso la mia preferenza per la montagna rispetto al mare, al contrario della mia compagna che adora il mare.

Non so spiegarvi la sensazione, ma è palese per me, chiaro come un riflesso, quando sono in un bosco sento la mente aprirsi, come se mi trovassi in un mondo alternativo.
La mente inizia a raccontarmi storie, ogni filo d’erba, ogni albero, dal più gracile al più alto, diventa protagonista di una visione che è fantasia, arte e poesia.

So che non esistono, ma ogni tanto immagino che nascosto dietro un muschio o un fungo appeso alla bruna corteccia di un albero, mi osservi un folletto.

Vi regalo quello che ho visto:

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“l grazioso popolo dei boschi
mi riceve cordialmente,
i ruscelli ridono più forte quando arrivo.”
Emily Dickinson

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E naturalmente Frida:
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Che ha corso, come se ha corso, e rosicchiato, rosicchiato tutto, avrà fatto a pezzi una decina di pigne, e mangiato cose che non doveva mangiare, per fortuna è abbastanza selettiva ma se vede del pane, con pezzi di salsiccia buttati senza riguardo, che può fare la piccola cucciola? È un banchetto irresistibile, sono riuscito a togliere quasi tutti i pezzi prima che lei si fiondasse come un fulmine, un pezzo non sono riuscito, però, a strapparglielo dalla bocca.
La furbetta afferra è corre. 🙂 purtroppo non c’è gara per me. 🙂
Il prossimo comando da insegnarle sarà non toccare cibo in strada, spero di riuscire a farglielo entrare nella sua testolina prima che diventi troppo grande.

“Non cercare la voce nei pesci né la virtù nelle persone male educate.”
Plutarco

Carte, bicchieri, bottiglie, come al solito l’essere umano, mostra la sua maleducazione lasciando spazzatura in un luogo verde, la rabbia sale perché, poi, i cestini ci sono, basterebbe avere un pò di cura e attenzione. Non riuscirò mai a comprendere certi atteggiamenti.

Mi sono accorto anche di una cosa non molto piacevole 🙂
Non ho più l’età per certe cose.
La maggior parte delle famiglie si era radunata all’ingresso della pineta, dove erano allestite le strutture per il barbecue, i bagni e le tavole con panche, io, la mia compagna e Frida ci siamo spostati cercavo una zona più riparata dove liberare Frida. Abbiamo cercato di salire il monte, a metà abbiamo mollato 🙂 troppo ripido e privo di sistema di scorrimento, vent’anni fa avrei continuato 🙂

Per oggi è così.

Buona giornata a tutti.