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Oblii insostenibili

Eccomi di nuovo

Ieri direi dopo tanto, tanto, tempo, mi sono commosso. È scesa una lacrima, era parecchio che non accadeva.

La causa? Frida.

Ieri è stata sterilizzata.

Vederla inerme e totalmente priva di energie, inimmaginabile, è stato doloroso.

Esagerato? Forse sì. Tante che la mia compagna mi ha, bonariamente, preso in giro.

Anche ora vederla gattonare lentamente con la sofferenza sul muso è straziante.

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Doveva esser fatto. La veterinaria ha spiegato le ragioni e so che è un bene per lei.

Il senso di colpa, però, non riesco a togliermelo.

Un’umana sceglie, viene interpellata, convinta da un medico.

Lei invece no.

Si fida di noi e subisce senza possibilità di repliche le nostre scelte, spesso, molto spesso, per nostra convenienza.

Loro amato, ci amano, incondizionatamente, così tanto da diventare vittime.

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Ieri a Palermo un essere che non saprei come definire:

Criminale, malato, bastardo, infame, mostro, qualunque epiteto sarebbe poco, troppo poco.

Ha incatenato il suo cane, un pitbull di nome Aron, ad un palo l’ha cosparso di benzina e gli ha dato fuoco.

I soccorritori l’hanno dovuto sedare, tanta era la sofferenza.

Come si può?

Quale oscura ragione può generare tanta crudeltà?

Non obbediva ha esclamato questo figlio di puttana.

“La vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano. Trovo che più una creatura è indifesa, più ha il diritto ad essere protetta dall’uomo dalla crudeltà degli altri uomini.”

Mahatma Gandhi

Più una creatura è indifesa, più ha il diritto ad esser protetta.

Invece è destinata a diventare vittima.

“Questo nostro mondo umano,

che ai poveri toglie il pane, ai poeti la pace.”

Pier Paolo Pasolini

Ecco la verità detta da un depravato ucciso per le sue perversioni, questo era Pasolini per la sua società.

Un mondo che toglie pace.

Ci sono in varie parti del mondo, essere umani che tolgono la pace e con essa la vita.

Ci sono in varie parti del mondo, essere umani che tolgono la speranza.

Anche io ho tolto qualcosa al mondo. Ieri ho tolto la possibilità di creare la vita ad una creatura indifesa.

Chissà!!! Forse un giorno imparerò a dare.

Per adesso!!! Devo tenermi la mia anima così com’è!!!

 

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Il fascino del forte

Ieri è capitato quello che io e mia sorella speravamo non accadesse.
Era già da un pò che stava palesando un atteggiamento ribelle e contestatario, in fin dei conti fa parte della crescita contestare i genitori.
Mio nipote, da inizio anno maggiorenne, ha palesato com’è naturale per la sua l’età, l’età in cui si iniziano a prendere decisioni e seguire ideali, una posizione di pensiero, oggi, purtroppo molto in voga. Colpa, probabilmente, anche della sua attività sportiva, il pugilato.

Ieri c’è stato un acceso dialogo, sulle sue posizioni che stanno, sempre più, andando verso un estremismo nazionalista.
Colpa della madre a detta sua, troppo “inclusiva”.
Come spesso accade la vittima diventa o rischia di diventare carnefice, lui che da bambino veniva preso in giro, oggi prende in giro e critica chi è diverso da lui.

È arrivato a dire – secondo me per pura provocazione, troppo giovane per comprendere il senso profondo dell’affermazione – che è, fascista, ma non il fascista criminale e razzista, quello moderato, perché all’interno del fascismo c’erano anche i moderati che non accettavo la violenza gratuita fine a se stessa. È il fascismo che ha lasciato del buono, quello che adottava un metodo autoritario che oggi manca a detta sua, il fascismo che considerava la violenza come necessaria solo in alcuni casi. Questo mi fa capire che il suo è un pensiero indotto da una nicchia di idealisti, forgiati da un contesto fortemente agostico e nichilistico.

Da tutto questo ci siamo resi conto che il ragazzo è ottuso.

“È una caratteristica delle menti istruite accontentarsi del grado d’esattezza consentito dalla natura dell’argomento e non cercare l’esattezza laddove solo l’approssimazione è possibile.”
Aristotele

Non è mai l’ignorante che fomenta l’odio ideologico, è l’istruito che non va oltre la sua condizione di comprensione, che si ferma all’approssimazione ideologia di una verità, creando inevitabilmente danni e divisioni. Chi crede di sapere tanto da escludere il sapere insito nella sua opposizione, trasforma un’idea in un’arma.

Comprendo che è giovane e che la maturità porterà altre posizioni, ma riflettendoci, ieri, mi sono dovuto arrendere al fatto che il fascino del forte (per non dire male) è, in alcuni casi, irresistibile.

Per chi è stato un debole, rivalersi, può diventare come una droga, un effetto allucinogeno che può dare dipendenza.
Il mondo diventa il nemico su cui scatenare, rabbia e frustrazione.

Più è diverso il riflesso più è acuta la cuspide che punge.“Sei grassa”, non è un insulto è, solo un evidenza, un fatto, che non può portare a definirmi bullo, “io non me la prendo se mi dicono ottuso”. Ecco cosa pensa la gioventù d’oggi, questi i ragionamenti sfiorati ieri con mio nipote.

Ad un certo punto gli esempi cambiano, prima sono i genitori, dopo le celebrità, poi …. Bisogna con intelligenza e dialogo contrastare ogni esempio che possa nuocere, ma anche qui è questione di prospettiva, per me la Meloni è un brutto esempio, per altri è invece la guida da seguire.
È tutto relativo. Il buon senso? Un punto di vista.

Stamattina sono uscito con Frida una passeggiata, oramai è quasi libera e può godersi le belle giornate. Mentre passeggiavamo abbiano incontrato una signora con un cane e poi un’altra ancora, quest’ultima ha detto una frase che rispecchia gli esempio sbagliati che girano e che il tempo ha reso verità da usare come giustificazione per la paura, il pregiudizio e perché no anche la violenza.
La signora ha riconosciuto in Frida la razza pitbull, ed ha sorridendo detto, che si è fermata solo perché era cucciola, se era adulta non si sarebbe fermata, anzi, avrebbe cambiato strada, non si fida dei pitbull, ne ha visto uno uccidere un altro cane.

Ho cercato di spiegare insieme all’altra signora che non è il cane, “cattivo”, ma il padrone, il pitbull come ogni altro cane se educato con amore non attacca nessuno. E anche fosse non sarebbe da meno certo dell’essere umano, che a violenza non è secondo a nessuna razza.

Il pitbull è riconosciuto come un esempio di violenza e brutalità, e lo è.
È l’esempio della violenza e della brutalità che un uomo ha nel cuore. Il pitbull è l’esempio di quello che l’uomo può infliggere ad una creatura innocente e incapace di far male.

“Quelli che rendono impossibili le rivoluzioni pacifiche rendono le rivoluzioni violente inevitabili.”
John Fitzgerald Kennedy

Era una soleggiata giornata primaverile. Come ogni sabato Giulia si recò dalla nonna materna per accompagnarla a fare una passeggiata lungo la spiaggia. All’anziana donna faceva bene camminare e respirare l’aria di mare, e Giulia adorava passare del tempo con sua nonna con la quale spesso si confidava.
Quella mattina la giovane ragazza era molto triste per aver rotto con il suo fidanzato la sera precedente.
Parlando del suo stato d’animo con la nonna, chiese: “Come si fa a mantenere un amore e farlo durare?”
La nonna guardò la nipote e le rispose: “Raccogli un po’ di sabbia e stringi il pugno…”
Giulia strinse la mano attorno alla sabbia e vide che più stringeva, più la sabbia gli usciva dalla mano.
“Credo di capire cosa vuoi dire, nonna. La sabbia scappa” – disse la ragazza.
“Ora tieni la mano completamente aperta…” – aggiunse la nonna con un sorriso.
Una folata di vento portò via molta della sabbia rimanente.
La nonna sempre sorridendo disse: “Adesso raccogli un altro po’ di sabbia e tienila nella mano, mantenendo la mano aperta come se fosse un cucchiaio…”.
Giulia fece quanto suggerito e capì.
La sabbia non sfuggiva dalla mano ed era allo stesso tempo protetta dal vento, perché la mano era sufficientemente chiusa per custodirla e sufficientemente aperta per lasciarle la sua libertà.
“Ecco come far durare un amore”

La storia potrebbe esser all’apparenza slegata dalla prima parte della mia riflessione, ma nulla è slegato dalle mani che accudiscono, proteggono e insegnano.

Che sia un ragazzo o un cane, che sia una singola voce o un popolo intero è nel modo in cui noi tutti accogliamo le parole e con le parole le emozioni, che si forgiano idee di pace.

poveroMani

Buon 25 Aprile a tutti.

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Cuore di guerriera

Come è arrivata Frida.

Una cucciola in famiglia, in realtà, già c’era (tempo fa realizzai, anche, un post sulla piccola), è rimasta a casa di mia madre, era arrivata quando io vivono ancora con i miei genitori, era logico che rimasse a far loro compagnia. Oggi è abbastanza grandicella e allieta, come detto, mia madre e i miei nipoti.

Frida è un’idea della mia compagna, da tempo pensavamo di adottare un cucciolo.
Né io, né lei siamo favorevoli all’acquisti di cani, rispetto per gli allevatori e chi vuole un cane di razza pura, ma non crediamo sia giusto. Pensavamo di adottarne una da un rifugio, i più desiderosi e bisognosi d’una casa.

La mia compagna è arrivata anche a cercare nelle piazzole di sosta, non si sa mai, a volte ci sono cuccioli che girovagano spaesati.

Frida è stata trovata nell’officina di un gommista, il gommista dove si serve la comunità in cui lavora la mia compagna e dove da anni va anche lei.
Da quel che ho capito questo esercente ha una coppia e la femmina aveva appena dato allo luce cinque cuccioli, aveva collocato già quattro cucciolo, lei era l’ultima.
La mia compagna mi ha raccontato che mentre aspettava in officina ha sentito abbaiare, avvicinatosi ha trovato Frida all’interno di un recinto fatto di gomme. Il gommista era da un mese che cercava di collocare Frida, sperando in una casa degna, la mia compagna ha visto un segno in questo incontro e si è proposta per adottarla ed ecco che mi sono ritrovato questa cucciola in casa.

Da quel che ha detto il gommista Frida è un pitbull o dovrebbe esserlo.
Devo esser sincero, non ho detto subito sì, ciò pensato un pochino. I pitbull hanno una fama purtroppo non bellissima, non per colpa loro, sono cani estremamente intelligenti e sensibili, quel fisico atletico e possente li ha resi vittima di essere umani che non sono degni d’esser chiamati tali. Hanno bisogno di padroni esperti e sensibili, io sì, credo di esser sensibile, esperto non tanto.
La mia compagna si è innamorata a prima vista, lei non ha problemi, ha vissuto da piccola con cani, gatti, oche, galline, capre, quindi, non ha dubbi, e pensa che lei ed io siamo la scelta migliore per questa cucciola che potrebbe finire in mani meno sensibili e affettuose. Chissà forse ha ragione.

Sono passati cinque giorni da quando è arrivata a parte i soliti disastri, normali per un cucciolo, mordere tutto e non fare al primo colpo i bisogno nel luogo giusto, è tranquilla, intelligente e mostra di saper obbedire, ovviamente, ancora, non può esser uscita, quindi non può sfogarsi come vorrebbe, deve avere pazienza come noi.

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