Un vecchio gatto di campagna…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un vecchio gatto di campagna ha poca voglia di correre nei prati o saltare i fossi negli orti. Non ha più gran voglia di andare a caccia di topi o di lucertole. Non sente più il bisogno di seguire il padrone nelle sue faccende quotidiane. Un vecchio gatto è troppo stanco per tutto questo. Si limita a qualche fusa ogni tanto a qualche moina, resta per gran parte del tempo sdraiato a sonnecchiare, alzandosi solo per mangiare a passi lenti lenti. Un vecchio gatto non esce più di casa, non sa più cos’è la notte e non sa più sognare. Un vecchio gatto e parte dell’arredamento con il pelo spellacchiato. Il padrone lo osservava e si disperava “Ah, la vecchiaia! E un veleno che ti inniettano appena nato e che agisce adagio adagio fino a farti appassire anno dopo anno…Non è vero briciola? Anche per me sarà così” Una notte il gatto si sentì chiamare. Alzò la testa dal suo giaciglio dove stava dormendo e aguzzò le orecchie verso quel vocio. Era il suo nome che veniva chiamato, ma in lontanza. Era una voce affascinante e serena che proveniva da fuori nelle campagnie. Decise di alzarsi e di andare fuori a vedere. A passi lenti attraversò lo spiraglio a soffietto della porta della cucina, costruito tanti anni fa per lui, ormai da tempo poco utilizzato. Una volta fuori il gatto fu sorpreso dalla notte. Non si ricordava l’ultima volta che aveva fatto una passeggiata di notte. Lui che di solito al calar del sole dormiva ormai. Rimase rapito da quello spettacolo notturno, i suoi occhi si adattarono alla perfezione a quel buio. Si guardò intorno finchè non si sentì nuovamente chiamare: “Briciola!” . Diede ancora un’occhiata intorno. Poi capì che la voce proveniva dal pozzo. Lentamente si diresse lì e con un balzo impacciato e poco atletico si sedette sul bordo del pozzo. Osservò il suo interno e vi trovò una palla luminosa dentro: “Briciola, mi devi aiutare. Io sono la luna e il mio posto è al centro del cielo durante la notte. Solo che oggi sono caduto e adesso mi ritrovo intrappolato qui dentro. Solo i gatti riescono a sentirmi parlare, solo i gatti riescono a vedermi splendere in maniera perfetta. Briciola forse ora non lo ricordi più, ma noi chiacchieravamo spesso una volta. Ti chiedo di liberarmi, di allungare una zampa verso di me e tirarmi fuori di qui. Noi due siamo legati dalla nostra vecchia amicizia…” Briciola ebbe un momento lucido e si ricordò di quando più giovane scorazzava per le campagne, si ricordò di quando riusciva sul serio a parlare alla luna e facevano lunghe chiacchierate. Doveva aiutarla a ritornare in cielo, così si sforzò di allungare una zampa verso la luna con l’intenzione di salvarla… Il padrone trovò Briciola affogata nel pozzo la mattina seguente. Con l’espressione triste e dispiaciuta gli parlava: “Piccolo amico spero che il veleno una volta terminata la sua azione lasci in bocca un sapore dolce e non un sapore amaro”. E guardando l’espressione serena di Briciola non poteva essere altrimenti.

Un vecchio gatto di campagna…ultima modifica: 2023-04-28T18:31:26+02:00da OPIUMPASSIONE
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