Per sopravvivere il branco deve restare unito

  Forti dell’ufficialità di una data che sancisce la fine del lockdown, i buontemponi già programmano sfracelli e baldorie a risarcimento della clausura che ha stravolto l’ordine manierato della vita. Sarebbe preferibile, invece, provare ad uscirne arricchiti, perlomeno della consapevolezza che non ci riapproprieremo in tempi brevi delle consuetudini con cui ci schiudevamo al mondo. L’insensatezza è materia per giovani e in quelli si condensa: avere in animo di proporsi come tali quando il ricordo dei trent’anni ti trafigge e si dissipa prima ancora che venga messo a fuoco, equivale a dichiarare di essere dei mentecatti. Ora, senza stare a glorificare chi si trincera nell’astrazione (vettore di depressione nelle menti meno strutturate) o chi, legittimato dai tempi, sentenzia che tutto è male, possiamo fare una cosa: i più forti incoraggino i più deboli, ricordando loro che prima della resa esiste per tutti una possibilità che, con un po’ di fortuna, ci traghetterà in un pacificato domani.

Nick Brandt: un grido per l'Africa - Grandi Fotografi - Articoli ...

foto di Nick Brandt

Per sopravvivere il branco deve restare unitoultima modifica: 2020-04-24T09:48:09+02:00da VIOLA_DIMARZO

9 pensieri riguardo “Per sopravvivere il branco deve restare unito”

  1. presumo (presuntuosamente) di appartenere alla categoria dei più forti eppure, quale tallone d’achille, dei più deboli proprio non mi frega niente; che restino a crogiolarsi nel loro brodo, purché non mi schizzino …

  2. Io invece credo che una parola di speranza possa essere spesa per chiunque e se detta col cuore può pure sortire un qualche effetto benefico

  3. Non avevi forse detto in un post di pochi giorni addietro a proposito della fine della emergenza e del comportamento da aspettarsi : ”ognun per se’ e dio per tutti? ” Ecco, sara’ cosi’. 🙂

  4. Certo, e non mi sono contraddetta, ma ribadisco l’importanza di una parola di incoraggiamento. Io lo sto già facendo, possiamo farlo tutti 🙂

  5. “Sarebbe preferibile, invece, provare ad uscirne arricchiti […], i più forti incoraggino i più deboli, ricordando loro che prima della resa esiste per tutti una possibilità che, con un po’ di fortuna, ci traghetterà in un pacificato domani.”

    Il problema è che ne usciremo impoveriti. Lo so, tu ti riferisci ad arricchimento mentale ed io mi riferisco ad impoverimento reale che, purtroppo, ci metterà di fronte ad un quotidiano difficile da immaginare perché difficile da credere. Così come è ancora più difficile da credere, ma in questo caso, abbastanza immaginabile, il “pacificato domani” perché, con tutta la buona volontà, le premesse non sono per nulla ottimistiche, anzi di quale arricchimento speriamo, visto che il covid sta portando alla luce il razzismo più becero e diffuso. Dal razzismo dei gommoni, siamo passati al razzismo fra regioni. Nord e sud a sputarci vicendevolmente addosso. E questo nel nostro orticello; volando un po’ più in alto, ancora peggio fra italiani, francesi, tedeschi, svedesi ed olandesi. Per non parlare poi a livello planetario dove, quale occasione migliore è stata il covid, per fare della Cina il diavolo e tutti gli altri acqua santa. Se questa è la premessa, e lo è nei fatti documentati, finito il covid arriverà il conto da pagare.

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).