Natural jeans

  Il primo denim compostabile al mondo è frutto della ricerca dell’azienda italiana Candiani che ha sede nel Parco del Ticino; in realtà i tessuti elastici riciclati erano già presenti sul mercato, ma la tecnologia Coreva è diversa perché l’elasticità del filato è tutta vegetale in quanto ricavata dalla gomma naturale. Come spiega il global marketing director Simon Giuliani: “La vera sfida era ottenere un denim biodegradabile stretch senza compromettere performance, estetica e durabilità. Ogni anno, circa 25 miliardi di capi inutilizzati vengono mandati in discarica o inceneriti e la maggior parte sono realizzati con elastomeri sintetici a base di petrolio. Si tratta di fibre che possono richiedere fino a centinaia di anni per decomporsi”. Per un paio di jeans Candiani occorrono 33 litri d’acqua anziché 2660 e 6 mesi per sciogliersi nel terreno, quindi, a giusta ragione fiero di questa piccola grande rivoluzione, Simon Giuliani fa sapere che per il momento l’azienda ha deciso di condividere i risultati solo con 15 brand selezionati tra cui Stella McCartney e Dondup. Ora, plaudendo a questi prodigi diversamente stretch, cosa vogliamo di più? Solo duecento euro circa per poterli comprare. E se l’ambiente non ne beneficerà in maniera significativa, be’, è solo un dettaglio. Candiani non è il padreterno.

Natural jeansultima modifica: 2020-04-27T13:12:09+02:00da VIOLA_DIMARZO

4 pensieri riguardo “Natural jeans”

  1. Duecento Euri e non puoi neanche fartici seppellire dentro perche’ dopo 6 mesi si decompongono e ti lasciano senza braghe. Ma ben vengano i vestiti riciclabili e da fibre riciclate, ho gia’ detto che vado in giro vestito di cotone biologico oppure di bottiglie di plastica, vuote ovviamente? Che piene fanno l’effetto lente 🙂 e se sei senza slip sono guai peggio che ad essere morto col jeans furbino

  2. La cosa divertente fra questo ritorno al biologico è che qualsiasi prodotto, comunque la mettiamo, al consumatore costa sempre di più. Leggo che i porti sono pieni di petroliere che non possono scaricare il petrolio perché nessuno lo vuole. Sono arrivate al punto di dire, se me lo fate scaricare pago io a voi. Niente da fare, rimettilo nel pozzo. Però fra combustibili e derivati, non ce n’è uno che costa meno di quanto costava. Quando la matematica diventa economia, entra in quel tunnel dal quale non esci più. Le facoltà di economia dovrebbero utilizzarla come motto la dantesca: “Perdete ogni speranza, o voi ch’entrate”.

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