Revenge spending? No, grazie. Abbiamo imparato la lezione

  Prima del lockdown i più ottimisti profetizzavano che alla riapertura dei negozi ci sarebbe stata un’impennata delle vendite, ma nel frattempo la curva dei consumi si è appiattita in tutto il mondo per cui non ci sarà alcun revenge spending; piuttosto si profila già un nuovo modo di fare acquisti nell’ottica della sostenibilità. Consumi più oculati saranno il risultato di due ovvie conseguenze del Covid-19: impoverimento e relativa necessità di eliminare gli sprechi; sotto questo aspetto saremo coadiuvati dal fatto che fare acquisti è più complicato e quindi ci faremo bastare ciò che abbiamo. Anche il settore del lusso registra un cambio di rotta: fuori il fast fashion per far posto ad acquisti sostenibili ed essenziali. Ne è convinto Alasdhair Willis, direttore creativo di Hunter, il brand di stivali da pioggia usati anche dalla Regina Elisabetta nelle passeggiate a Balmoral; a proposito della sostenibilità del dopo Covid-19, dice: “Dal 2017 abbiamo avviato un programma con Long Trail Sustainability per analizzare il ciclo di vita e tracciare l’impatto ambientale dei nostri stivali. Dal 2018, con The Carbon Trust, misuriamo le emissioni di CO2 in azienda, nei nostri uffici e negli store, con l’intenzione di ridurle. Inoltre abbiamo iniziato una collaborazione con Stella McCartney per produrre stivali di gomma proveniente solo da coltivazioni certificate in Guatemala (onde evitare lo scempio delle foreste pluviali), lanciato una campagna di upcycling delle vecchie galoche, e introdotto poliestere e cotone bio riciclati nel nostro outerwear. Non mi sembra poco”. No, non è poco ma ho ancora negli occhi un servizio di stamattina sui terremotati di Messina che ancora vivono in baracche. E sinceramente brand di lusso, vip e compagnia bella hanno davvero stufato. Tutto troppo insensato, avvilente…

Revenge spending? No, grazie. Abbiamo imparato la lezioneultima modifica: 2020-04-28T17:54:24+02:00da VIOLA_DIMARZO

21 pensieri riguardo “Revenge spending? No, grazie. Abbiamo imparato la lezione”

  1. Le conversioni repentine alla sostenibilità dei prodotti puzzano di falso da chilometri ,sono un altro fattore del marketing selvaggio volto a gabbare il cliente due volte,con il brand prima e con il prodotto sostenibile e carissimo poi. Riguardo più in generale allo spending credo che chi può ha già approfittato delle molte promozioni online di queste settimane mentre in Italia passeremo direttamente dai saldi invernali a quelli estivi. A giugno vedremo i danni che la amministrazione attuale sta creando. Sempre ammesso che qualcuno si prenda la pena di raccontarci i fatti cioè i numeri e non le favole che stanno circolando ora e da un po’.

  2. Potrei sbagliare ma, poiché tutto ha un prezzo e “ccà nisciun è fesso”, mi chiedo quanto abbia chiesto la sovrana per indossare e farsi fotografare con gli stivali Hunter. Uno spot pubblicitario da capogiro.
    Tornando al post, immagino che gli stivali realizzati con la gomma proveniente dalle coltivazioni guatemalteche e poliestere e cotone bioriciclati, costeranno sempre un botto, ma saranno ancora più pregiati perché c’è in essi tutto l’amore e l’attenzione per l’ambiente. E poi, se li indossano i sovrani… in fondo chi se l’aspettava… ma allora anche la regina è umana come noi… incredibile!

  3. Incuriosito sono andato a studiare gli stivali Wellington modello Balmoral che costano solo 100 euro scontati e secondo me valgono meno degli indistruttibili Superga che ho ereditato da mio padre ancora oggi reperibili scontati a circa 60 euro Né sono più cari i modelli Hunter Vegan per i quali basta il nome, alla fine li puoi sempre mangiare tenendo il colesterolo sotto controllo .Sul sito però nessun cenno alla conversione ecologista,si devono essere dimenticati di scriverlo. Mah……Hunter o Superga? A voi amici la risposta

  4. Per me le Adidas sono perfette…certo non sono cool come le Nike o le Saucony ma grazie al cielo sono fuori da certi ingranaggi 🙂

  5. Per me Hunter tutta la vita visto che li indossa una regina. Che poi, passino gli stivali, ma quel foulard… ecchecazzo! Non dico una corona da gran cerimonia, ma una corona per passeggiate campagnole che facesse pendant con gli stivali non ce l’ha?
    “Papà ma chi è quella vecchia?”
    “Little George, quella è la regina!”
    “Ma valà, sembra la nonna quando va ad accudire le galline, cammina pure come lei…ahahahah”
    “Scusi, ma è suo figlio?”
    “Ehm… mio figlio? Ma chi cazzo lo conosce! Vai ragazzino, vai da quella troia di tua madre.”
    “Sorry, avevo pensato fosse suo figlio! Piacere, sono il Duca di Hamilton”
    “I am Lord Arien, how do you do?”

  6. Ma sei tremendo! dissacrare così una dinastia che vanta un prestigio secolare…certo che se ti si dà uno spunto non sai trattenerti 🙂

  7. Lord Arien Lei immagina come una Regina sottoponga il prodotto ad uno stress alquanto relativo fede ne sia il fatto che Hunter propone lo stivale Wellington anche in versione lucida davvero poco adatto alle incombenze più pesanti. Se è vero quindi del blasone è pur vero che mio padre ,agricoltore lombardo usava solo tre cose di marca e tutt’e tre ‘heavy duty’, i cappelli Borsalino, la maglieria Zegna ed appunto lo stivale Superga , buono quest’ultimo non solo a pestare cacche di cavallo purosangue e pipì di Fox Terrier ma pure la assai corrosiva boassa da Frisona da latte padana oltreché adattarsi alle estenuanti notti da irrigazione della pianura assetata. Quindi Superga forever , un prodotto duro per durare, là dove osano i contadini e le Regine e le duchesse zoccole si astengono per manifesta insufficienza fisica. Amen e Buonanotte

  8. Oddio Fanni, a zoccoli e zoccole e non solo a stivali la dinastia pare usa ed ab_usa da tempi immemorabili. Perché non ci posti un qualcosa sul solo essere libero del Regno,quel Lord Mountbatten che ha vissuto una vita da nababbo e colma di gaffes memorabili….’ il Duca può benissimo frequentare una ballerina ma mai sposarla..ma i tempi cambiano e qualcuno è arrivato al punto di sposare delle americane ”(2010)…profetico Filippo.

  9. Oddio, ho già fatto un giro di ricognizione…c’è del materiale su Lord Mountbatten, ma mi pare di capire che tu vorresti qualcosa di boccaccesco, giusto? e quindi devo ravanare ancora 🙂

  10. AIUTO TEMO DI AVERE FATTO UN CASINO..il Lord Mountbatten che intendevo e’ diventato Duca e quindi l’appellativo di Lord non gli si confa’ (per quello che ne so) Lord >Mountbatten e’ quindi un altro e non il Prince Philip Mountbatten duca di Edimburgo e piu’ familiarmente Principe Filippo bello di mamma sua a cui mi riferivo (a titoli nobiliari sono scarso)

  11. Beh devo dire che siamo oltremodo cinici verso quei reali che stanno vivendo un dramma di dimensioni impressionanti che, purtroppo, il covid sta coprendo sia mediaticamente che senza alcun rispetto. Qui c’è in ballo l’amore fra due giovani che stanno lottando per cercare un lavoro dignitoso che possa continuare a tenerli impegnati in quella missione così faticosa e dispendiosa di andare in giro per il mondo ad abbracciare mamme e bambini nei posti più impensati del pianeta. Come se fosse facile ricordarsi a memoria le domande da fare e non confondersi.

    “Tu come ti chiami?”
    “Khoutù”
    “e quanti anni hai?”
    “Khoutù”
    “???”
    “ehm, Khoutù significa sei” (dice l’interprete)
    “ahhh… e che lavoro fai?”
    “khoutù scema?”
    “ehm…”
    “no, non tradurre, questa l’ho capita…”
    E scatta l’applauso di tutta la comunità.

  12. Mario, lei capirà che in quanto io Lord della Corona, già il soffermarmi a dialogare con un plebeo renda onore solo a Lei, ma non pretenda addirittura che io stia qui a discernere delle cacche di cavallo purosangue, di pipì di Fox Terrier e anche della particolare acidità della boassa da Frisona da latte padana. Diamine, porti rispetto! Che Wednwsday di merda, Today.

  13. Inaffidabile. E mò chi glielo dice a Fannì che tutta la ricerca che ha fatto può buttarla via e ricominciare daccapo!
    Cerca di stare più attento la prossima volta! Mica stiamo a pettinare le bambole qui.

  14. Qui non c’è più religione; avevo già pronto un post bello e pronto da proporre con la “finesse” che mi contraddistingue, e ora che me ne faccio? oltretutto tra tutti questi titoli nobiliari non mi raccapezzo più!

  15. Non ho capito perche’ in un mondo di nobili io dovrei finire per fare il servo delle gleba. Puah——cacca di cavallo La situazione e’ che Lord Mountbatten a quanto leggo sarebbe un argomento assai scottante e pruriginoso, cosi’ scomodo da toccare con mano e forse con altro aspetti assai scomodi. Tanto per iniziare ce ne sono tre o quattro con lo stesso titolo, uno morto e che riposi, uno accusato di pedofilia ed uno sposato con un uomo, del quarto ho perso traccia ma l’avevo qui un momento fa. Da NOBILUOMO qual sono mi sono avveduto che con l’argomento avrei messo Lady Fanni in precario equilibrio su un pendio scosceso, col rischio che andando la poveretta a gambe all’aria sotto la gonna si potesse vederle PARIGI . Amen 🙂

  16. “col rischio che andando la poveretta a gambe all’aria sotto la gonna si potesse vederle PARIGI”…

    ahahahahahah questa è un capolavoro! Anche se equivarrebbe a restarne non so se più delusi o presi per il culo. Comunque chapeau!!!

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).