Ricominciare a vivere

Bibiána Baltovičová & Adam Bardy in 'Freedom on Hold' by Branislav ...

  Prima o poi Covid-19 sarà affidato agli annali della storia. Due scrittori e una regista provano a indovinare quel che sarà. Astenersi pessimisti. I punti di vista a seguire vengono da persone privilegiate.

  André Aciman, autore di Chiamami col tuo nome

“Dal mio punto di vista, come scrittore, sogno che presto le persone che mi hanno invitato per ascoltare le mie parole e sentirmi leggere brani dai miei libri si riuniranno di nuovo in tanti luoghi diversi in giro per il mondo per darmi il benvenuto, che mi verranno a cercare con ancora più entusiasmo e che mi permetteranno di mostrar loro, come mi è sempre piaciuto fare, quanto sia grato della loro fiducia, della loro lealtà e della passione che hanno dimostrato per quello che ho scritto fino a ora”.

  Manuel Vilas, autore di In tutto c’è stata bellezza

“Quando tutto questo finirà, credo che non daremo mai più un bacio privo di significato. Tutti i baci saranno baci potenti, forti, enormi, sexy e salvaggi. Quando la vita tornerà, perché lo farà, mi troverà con un sorriso benevolo sulle labbra. Perché la vita tornerà. E io uscirò in strada con le mie scarpe nuove”.

  Alice Rohrwacher, regista e sceneggiatrice, vincitrice del primo per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes per Lazzaro felice

“In questi giorni, vedendo le immagini dei droni che passano sulle città deserte, mi sono ricordata dei miei viaggi archeologici e ho letto quegli spazi come una sorta di archeologia del presente. Vedere questi spazi contemporanei vuoti mi ha fatto pensare che per quanto ne dicano, non sono belli in sé, ma sono belli per la memoria che ci riportano della vita della gente. È come vedere lo scheletro di una persona amata in una radiografia, e poi ritrovarla florida e allegra nella stanza accanto. È proprio l’averli svuotati che li ha resi desiderosi del pieno. Da troppo tempo erano asfissiati del nostro viavai quotidiano, che ne aveva cancellato il tempo e lo spazio, li aveva drogati in un andirivieni ormai cieco ed estraneo. Ma ora, per la prima volta dopo tanto tempo liberi, li abbiamo visti come risvegliandoci da un torpore, e abbiamo desiderato ritrovarli gremiti e abitati, invasi da manifestazioni e cortei umani. Le piazze, i viali, gli alberi sono belli perché ci mancano”.

  La foto in alto è di Branislav Simoncik che ha scelto di ritrarre due modelli che sono una coppia anche nella vita; ha volontariamente citato una foto del 1937, anno di una violenta epidemia di influenza in tutto il mondo; a Hollywood gli attori provavano le scene d’amore con le mascherine.

Ricominciare a vivereultima modifica: 2020-04-30T13:30:59+02:00da VIOLA_DIMARZO

6 pensieri riguardo “Ricominciare a vivere”

  1. Non sono pessimista, sono realista e, quindi, mi astengo dal fare altre previsioni.
    Sicuramente sono opinioni privilegiate quelle, ma tutt’e tre dicono la stessa cosa in modo diverso. Del tipo: “prima o poi pioverà” oppure “prima o poi uscirà il sole”.
    La foto di Vogue è bella però. Anche se non ne capisco il senso. In fondo il bacio a distanza, quello che non racconta due idioti con la mascherina, esiste da una vita ed è quello che ti dai nella mano e poi lo soffi. 🙂

  2. Non è un bacio a distanza, i modelli si baciano per davvero nella vita reale, essendo una coppia; piuttosto dimmi, non ti saresti aspettato di più, a livello letterario, da due scrittori e una sceneggiatrice? Come faccio spesso, non ho riportato integralmente la pagina del giornale, ma ti assicuro che anche il resto non era da wow

  3. Io mi aspetto sempre di piu’ ed i testi citati sono davvero mosci scialbi senza verve …….indovino che questi signori la quarantena non l’hanno fatta o sono isolati in qualche location particolare per cui non hanno mai cambiato vita per davvero. E allora o sei uno davvero bravo e sai esprimere quello che pensi gli altri provano oppure fallisci il bersaglio e questi bravi non sono, al netto di un successo o fama meritati o meno..
    La fotografia, io avrei messo un bacio vero senza mascherine ,allora si che era un messaggio, cosi’ e’ un adeguarsi alla comunicazione comune, fatta di notizie false, contraffatte o quando vere inattendibili…come la foto…chi si bacia mai con una mascherina addosso? 🙂

  4. Grazie Mario…e sono anche contenta di sapere che la pensi come me, che i testi riportati non sono niente di che…a volte rimprovero me stessa dicendo: ma non credi di esagerare, di essere troppo cerebrale, sempre protesa verso l’oltre? e comunque sia, resta il fatto che la fortuna spesso non premia i fuoriclasse, ma bendata com’è colpisce davvero a casaccio 🙂

  5. Avendo scritto “tutt’e tre dicono la stessa cosa in modo diverso. Del tipo: ‘prima o poi pioverà’ oppure ‘prima o poi uscirà il sole’.”… credevo fosse chiaro, Fannì, che avessero detto delle ovvietà. Mi pare, comunque, che tu ed io già concordavamo su quanta supervalutazione c’è nelle librerie. Forse, considerato quello che si trova, si dovrebbe smetterla di lamentarsi che in Italia leggiamo poco. Il problema semmai è il contrario, leggiamo troppa spazzatura e…

    “a volte rimprovero me stessa dicendo: ma non credi di esagerare, di essere troppo cerebrale, sempre protesa verso l’oltre?”

    … e quindi, non hai proprio nulla da rimproverarti e se, anche se raramente, mi complimento con te, il motivo c’è, e non è fortuna.

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