Briatore rilancia la Dolce Vita con una pizzeria chic in Via Veneto

Costa Smeralda, una margherita a 20 euro nella nuova pizzeria di Briatore

Flavio Briatore ha deciso di tornare a investire in Italia con il suo nuovo brand di ristorazione. Si chiama Crazy Pizza, ma non è una pizzeria come le altre. A Repubblica ha spiegato: “La mia idea è eccezionale, potentissima: in Italia non esiste niente del genere. È pieno di Pizza Antonio, Pizza Giuseppe. Non c’è un brand“. E scendendo nei dettagli: “La pizza è uno street product, di solito te la portano su tavoli spogli o non apparecchiati, te la buttano là con un servizio approssimativo, roba che non ti invoglia a rimanere nel locale. Noi abbiamo pensato di fare una pizzeria chic, branché. Serviamo ottime pizze, in un posto elegante, con un servizio impeccabile. La pizza è un prodotto importante, ma è presentato in modo cheap, noi gli abbiamo creato intorno un environment diverso“. Va da sé che anche i prezzi saranno rimodulati tenuto conto degli standard alti che prevedono, tra le altre, la pizza al tartufo (40 euro circa), “ma certo”, rassicura l’ex team manager di Formula 1 “non occorrerà svaligiare una banca”.

Bravo Briatore. Anzi no. Perché dal momento che siamo usi a uno stato assistenzialista, e troviamo sacrosanto poter contare sul reddito di cittadinanza, gli imprenditori non li capiamo e quindi li denigriamo. Dimenticando che si tratta di persone che investono, e rischiano, usando il proprio denaro.

Briatore rilancia la Dolce Vita con una pizzeria chic in Via Venetoultima modifica: 2021-12-23T18:23:40+01:00da VIOLA_DIMARZO

25 pensieri riguardo “Briatore rilancia la Dolce Vita con una pizzeria chic in Via Veneto”

  1. Allora, mio malgrado mi tocca salire in cattedra anche la vigilia di Natale, così la finiamo di raccontarcela. Esiste la cosiddetta “invidia dei poveri” che non sono quelli che vivono per strada e non hanno letteralmente nulla, ma sono quelli come me e te, e migliaia di altri, che hanno un tetto, di che sfamarsi e vestirsi, e una volta all’anno possono permettersi la vacanza in un posto cheap, come direbbe Briatore. Premesso ciò, noi non viviamo in un mondo perfetto, e sai di chi è la colpa? Nostra, di tutti noi, che siamo maledettamente imperfetti, altrimenti non si spiega perché dopo millenni facciamo ancora piuttosto schifo. Quindi, se Briatore vuole aprire una nuova attività e di conseguenza dare lavoro a chi ha voglia di lavorare (e pazienza se il salario non è quello che dovrebbe essere) ben venga. Perché, caro Bruno, ci sono padri di famiglia, onesti, disposti a essere sottopagati pur di portare il pane ai figli, e la Caritas la lasciano come opzione estrema.

  2. “Perché, caro Bruno, ci sono padri di famiglia, onesti, disposti a essere sottopagati pur di portare il pane ai figli”. Questo modo di fare si chiama sfruttamento del lavoro. E’ un reato che se lo fai con un immigrato finisci in galera (si chiama caporalato), se lo fai con un italiano è normale. Come detto in precedenza, prima di parlare, informatevi e solo dopo (forse) potrete salire in cattedra. Di sapientoni che parlano senza sapere nulla, ne è pieno il web.

  3. Vede, poco gentile Apollion, la sua e’ una visione distorta ,probabilmente dalla ideologia, che trova corrispondenza in quei casi dove l’imprenditoria ” privata” si fa collusa con il potere burocratico e politico, anche di basso e bassissimo livello , casi che sono non per niente la normalita’ nel mondo imprenditoriale. Lei certamente non ha mai intrapreso niente di piu’ che acquistare pane e salsicce e non sapendo nulla di nulla del mondo imprenditoriale semina appellativi poco convenienti che si adattano invece perfettamente alla sua persona. Saluti

  4. Gentilissima Viola, certo il signor Briatore non e’ il prototipo dell’imprenditoria italiana, direi che ha trovato nel filone del ‘lusso apparente’ il punto debole di una buona fetta di societa’ e ci gioca nell’interesse suo. La iniziativa del Crazy Pizza e’ stata abbondantemente criticata per la sua scarsa o nulla profittualita’ dei locali gia’ aperti, puo’ darsi che stavolta il ‘nostro’ abbia sbagliato target..ma chissa’….Come dimostrano diversi commenti qui sopra la dabbenaggine e’ di casa nel nostro paese e senz’altro i locali aperti in Italia avranno piu’ successo di quelli esteri. Ti abbraccio 🙂

  5. Quello che mi stupisce, cara Viola, è che un losco individuo come Briatore- che certamente sfrutta i lavoratori – non ti faccia SCHIFO!!!!!!!!!

  6. Gli imprenditori rubano tutti. Dal più grandi ai più piccoli, sono tutti ladri. E molti sono anche collusi con la mafia. Tra soldi pubblici sprecati, finanziamenti statali dirottati, opere pubbliche mai finite o finite male, capitali esportati all’estero ed evasione fiscale, il nostro paese perde ogni anno qualcosa come 150miliardi di euro. Altro che reddito di cittadinanza. Fortunatamente io, in questa giungla di papponi e di parassiti che si fanno passare per imprenditori, non ci sono.

  7. Bruno, io non sto difendendo Briatore (oltretutto non appartenendo alla sua casta, che motivo avrei di perorarne la causa?). Ho solo detto, e lo ribadisco, che se Briatore è in grado di dare lavoro a una decina di persone almeno, come in questo caso, per me va bene.

  8. Signor Apollion la sua squisitezza è commovente. Le auguro ogni bene. PS continui ad investire in salsicce …..

  9. Ma grazie Apollion, mai avremmo potuto immaginare il nostro eroe capace di simili nefandezze! Che ingenui che siamo, tu però non ti smentisci mai, non c’è modo di farti comprendere neppure i concetti più semplici.

  10. Adesso un concetto semplice te lo spiego io. E visto che sei la professoressa che sale in cattedra, dovresti capire. Un evasore fiscale è da ritenersi a tutti gli effetti un LADRO perché sta rubando soldi dalle casse dello Stato e sta truffando quei cittadini che, grazie a questa pratica disonesta, hanno servizi scandenti, sanità malfunzionante, trasporti inefficienti, scuole degradate e tanto altro ancora. Quindi, chiunque-come hai fatto te-elogia le iniziative di un personaggio come Briatore, condannato per evasione fiscale, sta elogiando un LADRO. Ti è chiaro il concetto o ti devo fare pure un disegnino?

  11. Il disegnino lo faccio io a te, anzi no, ti invito a fare esercizi di comprensione del testo perché sei tu, con i tuoi commenti, ad aver alterato il focus del post.

  12. Cerca di non trattarmi come un cretino, che non lo sono. Il focus l’ho capito benissimo. Ecco la tua perla:

    “Bravo Briatore. Anzi no. Perché dal momento che siamo usi a uno stato assistenzialista, e troviamo sacrosanto poter contare sul reddito di cittadinanza, gli imprenditori non li capiamo e quindi li denigriamo. Dimenticando che si tratta di persone che investono, e rischiano, usando il proprio denaro”.

    1) Lo stato assistenzialista è uno stato che assiste anche quelle aziende che vivono di soldi pubblici, molte delle quali sono indebitate fino al collo e andrebbero chiuse. Invece restano aperte grazie all’assistenzialismo statale, tanto è vero che lo stesso Mario Draghi ha detto che molte aziende andrebbero fatte fallire anziché essere mantenute dai fondi pubblici.

    2) Gli imprenditori investono i propri soldi? Falso. Investono i soldi che loro prendono mediante finanziamenti statali che poi spariscono nel nulla tramite bancarotte fraudolenti e denaro trasferito sui paradisi fiscali. Oppure cominciano un’opera pubblica e poi la lasciano a metà dichiarando fallimento e i soldi incassati non vengono restituiti allo stato, ma restano agli imprenditori.

    3) Briatore investe i suoi soldi? Errore. Lui prima investe capitali, poi se li riprende indietro frodando il fisco. In questo modo truffa non solo lo stato, ma truffa pure quei lavoratori costretti a pagare tasse elevate sul costo del lavoro.

    Come vedi, cara sapientona, nessun imprenditore investe i suoi soldi e si accolla il rischio d’impresa. Il rischio cercano sempre di accollarlo allo stato e alla collettività.

    Quindi, come direbbe Sgarbi, studia di più invece di dire cose che non sai. Chi è non capisce, adesso?

  13. Io maestro, non ho capito… hahahhaha…ora però scendi dalla predella e, te lo ripeto ancora una volta, cambia tono. Se non ti piace l’aria che tira in questo blog, pascola altrove.

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