Qualcuno doveva pur dargliela una lezione agli imbecilli che si nutrono di fake news, e forse proprio in quest’ottica o forse per puro divertissement – o meglio ancora con l’intento di unire l’utile al dilettevole – l’americano Peter McIndoe con l’aiuto dei suoi amici sparge qua e là graffiti e cartelloni con una rivelazione inquietante per i fessi di cui sopra: Gli uccelli non sono reali. Doveva essere una parentesi destinata a durare poco, e invece oggi Birds aren’t real è un movimento con quasi un milione di seguaci. “Combattere la demenza con il demenziale”, ha dichiarato Peter McIndoe al New York Times. Bravo Peter, non c’è altro modo. Certo, si potrebbe sperare nell’estinzione di tutta la variegata galassia d’ascendenza medievale, ma per carità cristiana lasciamo che sopravviva. Soprattutto a se stessa.
Arma ambigua.Nel momento in cui ridicolizzi una falsità così ovvia azzeri come false tutte le non ovvietà che possono essere false o vere. Non mi stupirei se la teoria avesse qualche sponsor molto occulto e molto addentro al potere.
Il tuo immancabile retropensiero 🙂 non è una critica ma solo la presa di coscienza che, benché io stia invecchiando, resto sostanzialmente un’ingenua (il blog attiva la moderazione indipendentemente dalla mia volontà).
Nessuna iniziativa se non estremamente violenta (in senso lato) puo’ raggiungere il pubblico allargato od i media se non e’ espressamente appoggiata dall’establishment o da forze di pari portata.
Intanto è un bene che si parli di tutto, se poi le rivoluzioni gloriose sono destinate ad essere solo quelle del passato, pazienza, evidentemente è quello che meritiamo.