Concita, tu quoque?

Concita De Gregorio: età, altezza, peso, marito giornalista, figli, dov'è nata

Ma che fine ha fatto la mia Concita? chiedevo disperata in queste sere (no, non sono lesbica, è che amo il suo garbo). Possibile che sia già andata in vacanza?, insistevo afflitta all’indirizzo di chi con me condivide il piacere di seguirla di tanto in tanto. Infine scopro, e del tutto casualmente perché mai avrei potuto immaginare un epilogo del genere, che si è allontanata dagli schermi perché bersaglio di critiche spietate, addirittura di minacce di denuncia per aver detto ragionando sul premier Draghi:

A volte assume questo tono da titolare di cattedra Harvard che è finito in un alberghiero di Massa Lubrense”.

Apriti cielo! Mentre io, ignara, non mi capacitavo della sua scomparsa,  il sindacato Flc-Cgil aveva già tuonato:

Parole in libertà che però testimoniano la scarsa conoscenza dei contesti reali da parte di opinionisti che vanno per la maggiore“.

Eppure questo era il meno: in una lettera firmata da ben duecento insegnanti dell’istituto campano chiamato in causa, si legge:

Lei forse non sa che negli istituti alberghieri e negli istituti professionali in genere, si lavora e si insegna con la stessa dignità, e con la stessa professionalità di tutte le scuole. Faccia il suo bagno di umiltà e ci pensi bene prima di offendere chi le prepara il pranzo, chi le serve il caffè, chi le prepara il dolce e chi, sorridendo, le porge la sedia e poi la saluta col sorriso. E magari, d’ora in poi, lasci una mancia, che i ragazzi dell’alberghiero, i supplenti, i docenti, di mance alla vita ne hanno lasciate parecchie“.

Dulcis in fundo, Amalia Mascolo, preside dell’Istituto Polispecialistico “San Paolo” (che si divide in quattro plessi, di cui uno proprio a Massa Lubrense) è stata ancora più perentoria:

Si tratta di parole fortemente degradanti e totalmente errate dal punto di vista pedagogico. Abbiamo intenzione di fare rete con altri istituti alberghieri e procedere per vie legali. Noi lavoriamo, ci facciamo in quattro per i nostri istituti e poi arriva la prima che capita e ci offende. Non capisco questi continui attacchi contro gli istituti professionali, siamo stanchi. Si tratta di un intervento assolutamente gratuito di cui non comprendo la ragione

O my god, quanto sconcerto per una frase in fin dei conti infelice e tuttavia non offensiva. Ma tranquilla Concita: se il tuo editore ha sorvolato su certe intemperanze di Giletti, chiuderà un occhio anche su questa vicenda donchisciottesca.

P.S. Un pensiero a parte lo merita l’articolo al vetriolo scritto da Massimiliano Parente: va bene tutto, per fare a pezzi una persona bisogna infierire, ma questo passaggio è ridicolo:

I libri di Concita avrebbe potuto scriverli Veltroni e viceversa (all’istituto alberghiero di Massa Lubrense potrebbero insegnare a usarli quando un tavolo balla, sono sicuro che lì leggono Proust più di lei, infatti a differenza di Concita non scrivono)“. La stragrande maggioranza degli studenti, e non necessariamente di un istituto alberghiero, sotto dettatura scriverebbero Prust, caro Parente.

Concita, tu quoque?ultima modifica: 2022-07-25T16:56:51+02:00da VIOLA_DIMARZO

11 pensieri riguardo “Concita, tu quoque?”

  1. Il solo sistema per battere il politicamente corretto e’ essere scorretti ed insistere per la propria strada. La signora non e’ nemmeno stata scorretta, ha accidentalmente sollecitato le anse intestinali di presunti incontinenti che in realta’ hanno il colera.

  2. :)) che sciabolata!
    Pensa che a bella posta ho scelto di non usare l’espressione “politicamente corretto”, ma tu mi conforti, usarla non sarebbe stata una forzatura…comunque pensa un po” come siamo ridotti, tanto casino per una battuta in fondo dozzinale…e poi Meloni sarebbe la fascista quando qui parlano addirittura di denuncia.

  3. Concita non meritava tanto can-can, ma, purtroppo lei è un bersaglio facile in quanto è fuori dal coro. Fa – e bene – il suo lavoro di giornalista, intellettualmente LIBERA e anche solo per questo va elogiata. Cara Viola ho colto nel tuo commento precedente una tua difesa della vaiassa Meloni. Spero di essermi sbagliato.

  4. Devo darti un dolore, ti sei sbagliato 🙂
    Ho la pretesa, caro Bruno, di considerarmi “intellettualmente LIBERA”, quindi esprimo le mie opinioni senza preconcetti. Almeno spero.

  5. Ma insomma, la difendi o no!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Vorrei – in quanto ti stimo molto – conoscere le tue motivazioni.

  6. Non c’è nulla da difendere, ho solo detto che mi pare quasi da fascisti denunciare una persona per una battuta infelice.

  7. uh che ridere ! P. a me pare confermare la tesi di C. – toni da prof al sud (se leggono Goethe:). A volte per capire certi meccanismi di cancel culture andrebbero somministrati masterclass su digiland!! + class action inglese che manca. Scrivo puntato sennò arrivano altre lettere . Buon 27M

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