Giorgia, la più forte la più cattiva

Giorgia Meloni: «Fiera della fiamma. Noi per il presidenzialismo, gli italiani sceglieranno»- Corriere.it

L’occasione era ghiotta e quindi perché lasciarsela sfuggire? E pazienza se la figura è stata barbina dal momento che Giorgia Meloni aveva attinto da una notissima testata giornalistica il video della donna stuprata a Piacenza, andava comunque denigrata per aver strumentalizzato, per il proprio tornaconto politico, un gravissimo fatto di cronaca. Ma, volendo volare alto sulle polemiche che si susseguono ancora, sarebbe meglio riflettere su queste parole di Giampietro Bisaglia che su ilpiacenza.it ha scritto:

In buona sostanza “Giorgia” ha pubblicato qualcosa che era già ampiamente di pubblico dominio. E chiariamo bene, a scanso di equivoci, che qui non stiamo prendendo alcuna posizione pro o contro il post della Meloni. Dio ce ne scampi.

Da addetti al mestiere ci sorgono però una serie di considerazioni, in primis deontologiche, che riguardano appunto il caso in cui i giornalisti travalichino i limiti del diritto di cronaca. E questo, a nostro giudizio, è un caso da manuale.
Riteniamo sia sufficiente rimandare all’articolo 15 della legge sulla stampa (la n.47 del 1948) che riguarda le pubblicazioni a contenuto impressionante o raccapricciante:
“Le disposizioni dell’art. 528 del Codice penale si applicano anche nel caso di stampati i quali descrivano o illustrino, con particolari impressionanti o raccapriccianti, avvenimenti realmente verificatisi o anche soltanto immaginari, in modo da poter turbare il comune sentimento della morale o l’ordine familiare o da poter provocare il diffondersi di suicidi o delitti”. Inutile affermare che anche questo deve valere per l’informazione digitale“.

A questo punto, facendo tesoro delle parole di Bisaglia, perché non fare un bell’esame di coscienza collettivo? D’accordo, la pecora nera G. M. andrebbe rinchiusa in un ovile perché ha oltrepassato il limite, ma quanti possono dirsi immuni da nefandezze, ammesso che quella di Meloni lo sia? Il signor Letta, ad esempio, invece di mostrarsi sdegnato, farebbe meglio a prepararsi per il faccia a faccia di Porta a Porta. Perché potrebbe perderla, la faccia.

Giorgia, la più forte la più cattivaultima modifica: 2022-08-22T16:49:33+02:00da VIOLA_DIMARZO

24 pensieri riguardo “Giorgia, la più forte la più cattiva”

  1. Non è la più forte, senz’altro è la più cattiva, ma soprattutto è una grande VAIASSA, in volgarità ed atteggiamenti aggressivi contro tutti e tutto non la batte nessuno. Se diventasse premier, bisognerebbe solo andar via dall’Italia per la durata del suo mandato. Al suo livello infimo c’è solo la CASELLATI, che certamente in Basilicata avrà quello che si merita dal popolo Italiano che finora ha dovuto sopportare la sua alterigia e lo sprezzo delle regole, non dimentichiamoci che ha usufruito, senza che ve ne fosse alcuna necessità, dei voli – circa 200 – di Stato a nostre, cioè dei contribuenti che lei disprezza, spese.

  2. Tra le donne è la più forte e volendo potrebbe vincere contro tanti colleghi maschi. Rimane il fatto che lei fa notizia ogni giorno, molti altri solo in relazione a lei.

  3. Ma cara Viola, gli Italiani non sono nè fessi nè ingenui e nel momento in cui voteranno sapranno chi merita di essere votato. Io ho grande fiducia negli Italiani che, ne sono sicuro, non si lasceranno di certo stronziare dalle notizie quotidiane e dalle APPARIZIONI altrettanto quotidiane della grande vaiassa, che l’unica cosa che può provocare è il vomito.

  4. Vede Bruno se le stanno bene le cose così come sono non c’è problema nel votare i suoi beniamini. Ma chi vorrebbe cambiare non ha altra alternativa che votare Giorgia Meloni,il solo politico che non è mai stato provato al governo. E che probabilmente bersaglio del fascismo piddino avrà seri problemi a spuntarla. Comunque i suoi epiteti nei confronti di una donna dicono molto di Lei stesso e nulla del suo bersaglio. Si vergogni lei è un cafone

  5. “gli Italiani non sono nè fessi nè ingenui e nel momento in cui voteranno sapranno chi merita di essere votato.”
    e invece sono sia fessi che ingenui perché voteranno per l’unico vero antagonista di Meloni. Come dice Panfilo, sarebbe ora di provare altro e se pure dovesse andarci male, cos’altro abbiamo da perdere? Edgar Morin ha detto: “Vorrei dirlo con chiarezza, non stiamo vivendo soltanto la crisi di una sinistra in rovina, la crisi della democrazia nel mondo intero, la crisi di uno Stato sempre più burocratizzato, la crisi di una società dominata dal denaro, la crisi di un umanesimo sopraffatto da odio e violenza, la crisi di un pianeta devastato dall’onnipotenza del profitto, la crisi sanitaria scatenata dalle epidemie. Stiamo vivendo, soprattutto, una crisi più insidiosa, invisibile e radicale, la crisi del pensiero”. Ecco, caro Bruno, la tragedia del nostro tempo: la crisi del pensiero.

  6. Ma lei, Panfilo, come si permette di darmi del cafone, io ho solo espresso il mio giudizio – e siamo in democrazia – sulla Meloni, che ho chiamato vaiassa, usando un appropriato termine napoletano, in quanto aggredisce tutti verbalmente e fa scintille. Pertanto si vergogni lei, in quanto un vero cafone è lei.

  7. Mia cara Viola, il mio pensiero sul mondo di oggi, molto diverso da quello di ieri, non è per nulla in crisi. Quello che ho sbagliato – e mi dispiace dirlo – è il mio giudizio su di te. Peccato, me ne farò una ragione. Ovviamente ribadisco il mio giudizio sugli Italiani, che conosco da oltre 60 anni. Quanto, poi, che come dice Panfilo, sarebbe ora di provare altro, ovviamente – e su questo dissento da te – non sono affatto d’accordo, in quanto è una enorme CAZZATA. Comunque chi vivrà vedrà.

  8. Panfilo anche in Francia si dava per scontato che le pen avrebbe vinto ma poi i francesi hanno scelto macron..chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova..la feccia

  9. Lei si esprime in termini indegni di un gentiluomo e di un uomo di fede (come lei si definisce) chiamarla cafone è un complimento

  10. Avevo due follower, Panfilo, due, e li ho persi a causa tua, ergo non sarò mai un’influencer :)))
    ma bando alle ciance, buona giornata a te e anche a Bruno, certo, che l’ha presa sul personale (pure con me); questo il grosso limite di moltissimi, l’incapacità di prestarsi al confronto, persino quando nessuno ha da guadagnarci qualcosa, come nel nostro caso 🙂

  11. Alex, Meloni e’ l’unico politico che non si e’ dimostrata finora disonesta. Al netto del superscandalo che la intellighenzia di sinistra inventera’ nelle prossime 3 settimane per screditarla ulteriormente le possibilita’ che Meloni la spunti sono assai risicate ed il perche’ e’ presto intuibile: Gli italiani sono un popolo di gregari ed inetti abituati a fregarsi gli uni con gli altri. Non e’ un popolo-nazione ma tanti popoli-paesello . Responsabilita’ ed orgoglio sono due parole che non gli vanno a genio e voteranno Pd ed accoliti, sono d’accordo con te. Detto questo e cioe’ che sarebbe auspicabile una netta vittoria della destra ho seri dubbi che poi la eventuale Meloni sarebbe in grado di governare. Il fascismo, quello vero, che osteggia ed impedisce il libero pensiero e’ all’opera
    e restano da immaginare le manifestazioni oceaniche , i distinguo, gli sputtanamenti socio-finanziari ad ogni livello, interno ed internazionale che la poveretta sarebbe costretta ad affrontare. (Detto cio’ la poveretta e’ l’Italia costretta da decenni a farsi governare dal piu’ lampante e conclamato regime fascista , altro che fascista la Meloni. )

  12. Non credo che tu possa perdere followers a causa mia, Viola, ma se questa e’ la tua convinzione non mi resta che adeguarmi al destino di solitario-bastian-contrario in cui ti ho trascinata- e lasciare perdere? non so, non credo ma ci sono rimasto male..chi sono questi signori che hanno paura di un vecchio Yacht solitario che naviga disarmato? Mah

  13. Ma dai! scherzavo, pensavo fosse palese. Non è affatto vero che ho perso qualcuno per colpa tua, ma per il semplice fatto che prima o poi veniamo a noia a tutti, e non si può pretendere il contrario…e poi proprio a me parli di “non mi resta che adeguarmi al destino di solitario-bastian-contrario”, io che ho nell’indipendenza assoluta da tutto e da tutti il mio punto di forza? su, puoi fare di meglio 🙂
    con affetto, la tua vecchia Musa

  14. Quali sarebbero i termini indegni di un gentiluomo, secondo lei, Panfilo, non l’ho compreso. Quello che ho compreso è che lei, Panfilo, è un gran villano, per cui è giusto che voti una gran VAIASSA come la Meloni.

  15. Dato che io mi ero sbagliato su di te, stai tranquilla non scriverò più alcun commento ai tuoi blog dato che un tuo fedelissimo è quel villano di Panfilo, i cui giudizi tu condividi.

  16. Allora Bruno, ci siamo già salutati ieri sera, quindi inutile tornare sull’argomento, ma sia chiaro, non sono stata io a definirti “cafone” e comunque Panfilo stamattina si è scusato con la sottoscritta e ha dato il buongiorno anche a te. Qualcosa significherà, giusto? Un’ultima cosa, a me non piacciono gli appellativi offensivi, e vaiassa lo è, tuttavia te l’ho fatto passare innumerevoli volte, quindi non bacchettatemi perché sono persona estremamente tollerante, tant’è vero che lascio passare persino i commenti di Alex che in passato si è comportato in maniera decisamente spiacevole. Mi dispiace salire in cattedra, ma se proprio mi costringete…

  17. Vaiassa non à affatto un termine offensivo. E’ una parola del dialetto napoletano e sta ad indicare una donna strepitante, schiamazzante, litigiosa, quindi si attaglia perfettamente alla Meloni. Cara Viola, prima di bacchettare informati sul significato di una parola dialettale che, ovviamente, non conosci.

  18. Ovviamente, non essendo napoletana. Non a caso preferisco scrivere in italiano e non nel mio dialetto, così da onorare la tradizione dello “sciacquare i panni in Arno”.

  19. Wikipedia dice che significa serva o domestica..che poi sono state proprio le donne di sinistra a trattare male le loro domestiche

  20. “Forse vaiassa (vajassa) è qualcosa di più e di diverso. Basta scorrere il Dizionario etimologico napoletano di Francesco D’Ascoli e ritrovare il significato di “fantesca”, “donna volgare”. È il Dizionario etimologico italiano di Carlo Battisti e Giovanni Alessio (e così le postille etimologiche di Carlo Salvioni) a indicare il significato di “serva”, “fantesca”, ma anche “donna d’infimo rango” e “sgualdrina” da una base *bacassa/*bagassa (di origine oscura, forse orientale), che è poi quella da cui proviene bagascia. Ma come non sentirci anche l’abbaiare o forse il baiare, “gridare”, “urlare”, “schiamazzare”, che è dell’italiano e ha importanti attestazioni nei testi napoletani?”
    https://sicapisce.wordpress.com/2011/05/16/etimologia-di-vajassa/

  21. Comunque la pensiate sarei proprio curioso di vedere all’opera la pasionaria di destra, se oltre alle chiacchiere (cosa nota nei politici) è anche sostanza. E lo scrive uno di sinistra deluso.
    Saluti

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