E se lasciassimo che i bambini facciano i bambini?

Peppa Pig, in onda la prima coppia lesbica nella storia della serie animata - Luce

Non è innocuo come potrebbe apparire all’occhio distratto questo frame appartenente alla serie Peppa Pig, perché il personaggio che compare si chiama Penny Polar Bear e sta disegnando la sua famiglia, composta da due mamme. In realtà non ci sarebbe niente di male se non fosse che…

La domanda da porsi è questa: perché la stragrande maggioranza dei bambini italiani, il cui nucleo di appartenenza  è la famiglia tradizionale, dovrebbe confrontarsi con la realtà infinitesimale delle famiglie arcobaleno in virtù del fatto che è un cartone animato a proporlo e, indirettamente, certa cultura mainstream che pretende di raggiungere chiunque senza filtri? I bambini sono chiamati a fare la differenza attraverso la fantasia, l’allegria, la purezza: verrà anche per loro il momento di confrontarsi con la complessità del mondo ma, finché possiamo, perché non preservarne la leggerezza che comunque resta tale anche nel caso in cui in prima elementare arriva il compagno/la compagna con due mamme o due papà? È solo una questione di tempi che prima o poi apriranno al ventaglio delle possibili relazioni umane, e la foga di precorrerli è davvero immotivata. Anche l’arcobaleno necessita della fine del temporale per palesarsi.

Qui i dettagli dell’ennesima inutile polemica.

E se lasciassimo che i bambini facciano i bambini?ultima modifica: 2022-09-12T12:46:58+02:00da VIOLA_DIMARZO

9 pensieri riguardo “E se lasciassimo che i bambini facciano i bambini?”

  1. Nessun pregiudizio per famiglie con due mamme o due papà. Ulteriore motivo per essere contro la vaiassa Meloni dato che Fratelli d’Italia, il suo partito, ha criticato il telefilm di Peppa Pig con due mamme.

  2. Adesso sei ideologico e non va bene per il semplice fatto che non hai una grande apertura mentale. Ma capisco, come da tua stessa ammissione, che Parigi val bene una messa pur di denigrare per l’ennesima volta Meloni.

  3. La vaiassa non fa che denigrare i giovani italiani e i possedenti del reddito di cittadinanza..che solo per questo e le sue idee e promesse che non potrà mai mantenere e lei lo sa o se fige allora è più ignorante di me..non prenderà voti

  4. Cara Viola, ho notato che i miei commenti a tutti i tuoi blog attualmente sul web non sono stati pubblicati. Bene, prendo atto di essere un indesiderato. Non voglio credere che il motivo sia da ricercarsi nel mio odio per la Meloni. A proposito ho notato che il termine vaiassa ha avuto grande successo, contro ogni aspettativa è piaciuto molto. Buona fortuna.

  5. Bruno, i tuoi commenti a questo blog sono stati tutti pubblicati; quanto all’altro blog, devi sapere che se non ho nulla da postare “non lo apro”, tutto qui. 🙂

  6. Non mi piace e ciononostante mi adeguo? Non sono un fan delle famiglie arcobaleno, una cosa e’ fare col proprio affetto\ sedere quello che ti pare, altra cosa coinvolgere un individuo (figlio) in un menage che con la natura biologica ha poco o nulla a che vedere. Facciano come gli pare ma vadano bellamente affanculo. Mi scuso per il francesismo. 🙂

  7. Come ho già scritto, talvolta dai francesismi non si prescinde 🙂
    Come del resto da certe espressioni poco raffinate ma che rendono l’idea: è finita la pacchia. Avventata di una Meloni, ma non lo sa che poi si spaventano tutti? :))

  8. io sono contrario alle famiglie arcobaleno, meglio che i bimbi crescano sereni negli affettuosissimi orfanotrofi africani o dell’est.
    Meglio la famiglia tradizionale meglio per noi, che chi pontifica magari nemmeno si è sposata. Ma no che dico mai, cosa vado a pensare…

  9. io NON sono contraria alle famiglie arcobaleno, ma meglio che i bimbi crescano sereni senza sovraccaricarli di questioni da adulti.
    Meglio la famiglia di ogni colore purché sia tale, famiglia, ma questo forzare la mano, subdolamente, non mi sembra necessario. Come ho scritto nel post, quando si presenta l’occasione alla prole si spiega che i genitori possono essere mamma-papà, mamma-mamma, papà-papà. E allargando un po’ il discorso, non mi sembra che la profusione di pornografia gratis abbia dato buoni frutti, così come l’assenza di rispetto per i prof a scuola, e prima ancora per i genitori a casa. Prima di fare discorsi in lode di ogni libertà, guardiamoci intorno e tiriamo le somme. E magari proviamo a capire perché la generazione Z non vota.

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