Quella foto è scandalosa, va rimossa

Ministero dello sviluppo economico, via la foto di Mussolini per evitare polemiche - Politica - ANSA

Quando l’immaginario è atterrito dalle ombre lunghe del passato, si allarma per un nonnulla e arriva a intravedere nella foto di un defunto le effigie di Satana: c’è che la foto di Benito Mussolini affissa all’interno della sede del ministero dello Sviluppo economico (Mise) per il 90esimo di Palazzo Piacentini è di insostenibile plasticità. Quindi, per non turbare le anime belle va rimossa, anzi, è già stata rimossa per la gioia, tra gli altri, di Luigi Bersani che si era subito espresso in questi termini: “Mi giunge notizia che al Mose sarebbero state esposte le fotografie di tutti i ministri, Mussolini compreso. In caso di conferma, chiedo cortesemente di essere esentato e che la mia foto sia rimossa“. Per amore di verità i funzionari del Mise hanno sottolineato che “il ritratto di Mussolini è anche a Palazzo Chigi nella galleria dei presidenti del Consiglio“. Ma niente, la polemica è innescata, la caccia alle streghe pure.

P.S. Il passato non si cancella, nel senso che è impossibile farlo. Quello che invece si può fare è imparare dagli errori, e avere paura di chi trama nell’ombra.

Quella foto è scandalosa, va rimossaultima modifica: 2022-10-18T20:55:45+02:00da VIOLA_DIMARZO

9 pensieri riguardo “Quella foto è scandalosa, va rimossa”

  1. E va tolta anche da palazzo Chigi, quale è il problema. Quella foto ricorda un doloroso periodo per l’Italia ed un uomo che morì da vigliacco, che non seppe affrontare dignitosamente la morte, morte che, con tanta nonchalance Mussolini ed i SUOI inflissero a tanti giovani. Irrilevante, poi, è che mandò a morte il genero, marito della figlia Edda, il conte Ciano. Gli Italiani devono avere memoria degli eroi e non dei VIGLIACCHI.

  2. Non sono un romantico del Fascismo ,nè mi interesso di politica,ma di Storia si’. Benito Mussolini non fu mai un anti-ebraico ,anzi la Comunita’ Ebraica,per un certo periodo del regime ,fu molto vicino al nuovo regime.Mussolini subi’ un grave ricatto da Hitler soprattutto sul piano socio-economico ,per aver egli una grossa dipendenza, in tal campo, dal regime hitleriano. A nulla valse il suo tentativo, durante il lungo incontro di cinque ore, tenuto al Brennero, di convincere il Grande Dittatore che l’Italia non era in grado, economicamente e militarmente, di sostenere una guerra ,seppure a breve termine,come allora si supponeva .Hitler ,durante l’incontro ,lo accuso’ addirittura di codiardia, prospettandogli un futuro non certo di pace, ove avvesse insistito nel defilarsi da un’alleanza: a Hitler interessava il pieno possesso del mediterraneo. Accettata l’alleanza, Mussolini fini’ per non contare piu’ nulla ,eseguendo alla lettera tutti i comandi di Hitler. Firmo’ le leggi razziali (con V.Emanuele III ) e mando’ i nostri soldati sprovveduti nell’inverno russo. Infine,fu costretto a fondare la cosiddetta Repubblica di Salo’, ove chi comandava era Hitler e ove fu fucilato ,su espresso ordine di Hitler ( documenti alla mano) Galeazzo Ciano ,il padre dei suoi nipoti. Mussolini ebbe svariate volte l’opportunita’ di salvarsi o di consegnarsi alle forze alleate, ma le circostanze non glielo permisero. Sappiamo oggi che l’ordine di fucilarlo ,senza dargli l’opportunita’ di essere giudicato da un Tribunale Militare, fu impartito dai comandanti delle Brigate Garibaldi.

  3. E’ una vicenda di obliterazione della storia e delle coscienze ed insieme una scenetta da teatrino popolare . L’Italia fu fascista e cadde nel gioco del pensiero unico allora come oggi ci casca il Signor Bruno. Togliere Mussolini dagli annuari e dalle pareti non serve a nulla , la storia e’ gia’ stata riscritta e le cancellature si vedono bene . La cancel culture e’ argomento internazionalmente amato da politici in ombra ed attivisti zelanti (o idioti) .

  4. Mi piacciono le persone come lei, che raccontano i fatti per come sono stati effettivamente e che, chi come me ha vissuto quel periodo, seppur bambina, ricorda. Mussolini fu costretto alle leggi razziali, come il re, a sua volta, certamente per sua volontà nulla sarebbe successo. Inoltre la Storia è quella, che piaccia o no. Un paese civile non fa cancel culture, specialmente chi la vorrebbe, discendente politico da quei comunisti, che avrebbero consegnato l’Italia a Stalin con immenso piacere se avessero vinto le elezioni del 1948. Ma stranamente gli Italiani, tanto stufi di dittatura ,non si affidarono a coloro che ancora oggi rivendicano tutti i meriti della Liberazione. Un paese che sa nutrirsi solo di odio, come l’Italia non potrà mai elevarsi come esempio per nessuno. Sarà sempre un paese di opportunisti voltagabbani. Buon pomeriggio.

  5. Giovanna, a parte il fatto che anch’io ho molto apprezzato l’intervento di Rocco per come è stato articolato, bisogna dire una cosa: non che fino a qualche mese fa fosse diverso, ma ora non si può dire assolutamente nulla in positivo di Mussolini, per cui sono propensa a pensare che non sono poche le persone che ammetterebbero di aver considerato positivamente una qualche fase del periodo mussoliniano. Molto banalmente, anche quando finisce un amore, un grande amore, per quanta amarezza e acrimonia porti con sé, ci sarà pur sempre all’interno del percorso di coppia una parentesi da salvare.

  6. Giovanna, a parte il fatto che anch’io ho molto apprezzato l’intervento di Rocco per come è stato articolato, bisogna dire una cosa: non che fino a qualche mese fa fosse diverso, ma ora non si può dire assolutamente nulla in positivo di Mussolini, per cui sono propensa a pensare che non sono poche le persone che ammetterebbero di aver considerato positivamente una qualche fase del periodo mussoliniano. Molto banalmente, anche quando finisce un amore, un grande amore, per quanta amarezza e acrimonia porti con sé, ci sarà pur sempre all’interno del percorso di coppia una parentesi da salvare.

  7. Intendiamoci, sarebbe stato meglio che quelle tristi pagine di storia non fossero mai esistite, ma quando si analizzano i fatti e i protagonisti niente e nessuno è tutto bianco o tutto nero, bisognerebbe sforzarsi, senza voler giustificare alcunché, di guardare nelle pieghe del non detto (dagli storici e persino dai protagonisti in prima persona). Io la penso così per tutte le cose della vita e per me è l’unico modo per arrivare a capire qualcosa…

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