Se solo non soffrisse di amnesie, il buon Giuseppi ricorderebbe che l’invio di armi all’Ucraina è stato voluto dal governo Draghi di cui ha fatto parte la sua squadra. Perciò, all’ennesima rimostranza in Aula del Pacificatore che ha ribadito il suo no all’invio di armi all’Ucraina, nella sua replica al Senato sulle comunicazioni del Consiglio europeo, Giorgia Meloni si è vista costretta a una boutade:
“Si può proporre un reddito di cittadinanza ai russi per convincerli a ritirare le truppe?“.
Ora, anche a noi che a scuola di politica non ci siamo andati appare chiaro che la guerra a oltranza non è mai la soluzione, e che trattare è sempre un’azione di buon senso. Ma se la controparte, russa in questo caso, non sente ragioni, e alla vittima dell’aggressione abbiamo assicurato, obtorto collo, il nostro appoggio, come ce ne usciamo? Se Giuseppe Conte è un illuminato si mostri compassionevole e indichi a tutti la via. Oppure taccia fino a nuovi sviluppi.
Questa guerra e’ stancante ed inutile, ed ormai parteggiare per l’una o l’altra sponda pare portare a guai dello stesso tipo. Conte ha la memoria assai corta ma e’ un uomo generoso se si tratta di incassare consenso non bada a spese di denaro altrui… il problema serio e’ che lo vedo incattivirsi su questioni dove ha torto ed incattivire al seguito i suoi fedeli mah..buona serata 🙂
ah, ecco perché non indossa più la cravatta…
Ci risiamo a crocifiggere Conte, non si sa per quali colpe.
ok, però nemmeno lo si può santificare ad ogni costo. Oramai è di dominio pubblico che, da quando è stato eletto, cerchi sempre di strumentalizzare.
Bruno, chiedi al tuo beniamino come si può fare, la guerra non la vuole nessuno, le risposte le vorremmo tutti.
Ma chi dovrebbe strumentalizzare, spalmieros, non lo hai detto.
Sia lui sia molti che lo sostengono. Dai, non neghiamo l’evidenza.