ChatGPT, che ama essere incasellato col pronome neutro “loro”, afferma di rispettare le leggi della robotica volute da Isaac Asimov nel 1942, e si presenta così:
“Come intelligenza artificiale non posso fare del male a un essere umano o permettere che a un essere umano venga fatto del male, poiché questo va contro la Prima legge della robotica. Inoltre, sono progettato per obbedire agli ordini che mi vengono dati dagli esseri umani, a meno che questi non entrino in conflitto con la Prima o la Seconda legge. In questo senso, si potrebbe dire che rispetto le leggi della robotica di Asimov“.
Oltre a conversare amabilmente con accenti libertari e progressisti, ChatGPT sa fare un sacco di altre cose tra le quali riassumere libri, tradurre dal latino, scrivere testi unici nell’ottica di una rielaborazione del già esistente ma senza incorrere in plagi. Detto questo, se è vero che i social sono diventati opifici di solitudini – almeno per quanto riguarda gli utenti che stanno a guardare senza produrre contenuti – nel caso in cui ChatGPT dovesse scalzare Alexa e Siri, che ne sarà di quelli che troveranno allettante rapportarsi a un chatbot (robot che chiacchiera)?
Forse, fino a quando resteremo umani a tutti gli effetti, ci converrà optare per i nostri simili che saranno pure inaffidabili, ingannevoli e malvagi però sono fatti della nostra stessa pasta, e se l’esperienza ha un suo peso, beh, è da millenni che abbiamo imparato sotto quale ombrello proteggerci in caso di malaparata. Ma soprattutto, non bisognerebbe mai permettere all’intelligenza artificiale di imbambolarci masticando e rimasticando il bolo del politicamente corretto. Perché è solo quello che ci propinerà affinché la si dica eticamente ineccepibile.
Chissà dove arriveremo.
Ennesimo esempio distopico di quando la realtà supera la fantasia …
Hai visto il film Her?
No, mi spiace.
è un film che, alla luce di questa diavoleria, assume maggior senso
sì, immaginavo, un po’ come Il Taglia-erbe…
:::alla luce dei bias della AI, politicamente corretto o democratizzazione di ogni qualità, è ciò che fa la gran parte della gente disorientata da non si sa bene cosa: omettere, omettere, omettere ( il default del momento attuale).
Overload o overbooking?
??????
@spalm stai chiedendo qualcosa ? Overaload overbooking che? Non ho capito
cercavo di decifrare….
Sulle omissioni a tutto spiano sono d’accordo.