Cancellare fino allo sfinimento

Il bar delle Folies-Bergère di Edouard Manet - ADO Analisi dell'opera

Se i tempi cambiano, le opere esposte nei musei vanno dislocate diversamente. E all’occorrenza rimosse. La Tate Britain insegna: via le tele controverse, spazio a paesaggi classicheggianti, perfino nel caso in cui a realizzarli siano stati pittori non particolarmente versati. Razzismo, colonialismo e questione di genere reclamano la ribalta e, oltre al Tate Britain, a farsi carico delle rivendicazioni contemporanee è la Courtauld Gallery che ne Il bar delle Folies-Bergère di Manet arriva a ravvisare riverberi maschilisti perché “la barista appare solo come un altro oggetto dell’invitante insieme: vino, champagne, liquore e birra”.

Ma quando lo capiranno questi sepolcri imbiancati che non serve cancellare la storia per legittimare un nuovo corso?

Cancellare fino allo sfinimentoultima modifica: 2023-03-08T17:22:35+01:00da VIOLA_DIMARZO

9 pensieri riguardo “Cancellare fino allo sfinimento”

  1. Alla idiozia non c’è rimedio e quando la stessa è ”condivisa” diventa una piaga sociale. Che la portino innanzi delle istituzioni culturali è doppiamente nefasto . Ma il rimedio?

  2. Oramai siamo pervasi, oserei dire ossessionati, da queste mode, anzi manie, del politicamente corretto, cancel culture, epurazioni e censure di sorta…..

  3. Il rimedio sarebbe rinsavire, ovvero tornare a difendere la libertà d’espressione, ma tu che, a differenza di me, sai di manovre occulte, dovresti anche sapere che non c’è soluzione.

  4. Non sono insani. Sono lucidi e coerenti, additano il pericolo che sta nelle persone che immaginano cose a sufficienza per imbastire un pensiero autonomo. E quegli altri , i beoti che trangugiano qualsiasi verita’ gli venga offerta dall’alto si concentrano sul dito e guardano quello mancando di mettere a fuoco l’obiettivo dichiarato della rivoluzione di costume.

  5. Quindi gregge di pecore che segue il bastone? Può darsi, cose simili sono sempre accadute: prima coi giornali, poi con la TV ed infine con la rete. Però questi sono dei mezzi, l’arte e la cultura sono, o meglio, dovrebbero essere il fine nobile.

  6. Commettono un errore marchiano questi soloni: se parliamo di rispetto, va rispettata anche la persona retriva, retrograda, conservatrice. Ma per restare nello specifico, vanno rispettati gli artisti che hanno semplicemente restituito la realtà in base alla loro sensibilità. La verità in senso assoluto non appartiene a nessuno, del resto non esiste neppure.

  7. Non capisco. Il Tate dice altro. Andiamoci di persona:)
    La propaganda, nemmeno questa ha colore o proprietari specifici.
    Gli artisti poi riguardo al contemporaneo vanno ‘rispettati’ come figli del loro tempo. No?
    Viola buon8

  8. Non si può cancellare la storia dislocando un opera d’arte. Il fanatismo appanna ogni barlume di logica e intelligenza. Un dipinto fa parte dei costumi e della società di un tempo, non può assolutamente rivelarsi provocatorio ai tempi di oggi.

  9. Tempo sentii qualcuno dire che “i mascalzoni sono preferibili agli imbecilli, perché i primi ogni tanto si concedono una pausa”.

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