“La figlia segreta di Pippo Franco” e “l’underdog”

Elly Schlein all'opposizione, Giorgia Meloni al governo: due donne a confronto — L'Indro

Non potrebbero essere più diverse queste due, e del resto, qualora si volesse cercare a tutti i costi un punto di contatto, milieu famigliare e curriculum vitae testimoniano dell’antitesi che le separa. In pillole:

Giorgia Meloni: preparata, determinata, conservatrice, draghiana a più livelli.

Elly Sclein: laureata, riservata, un pedigree da fare invidia a chiunque voglia tirarsela, contemporanea.

Spiace che in entrambi i casi la manovalanza da tastiera abbia insistito sui difetti fisici di due donne che hanno cambiato il corso della politica italiana: nel caso di Meloni sottolineando a più riprese il “ruspante” che alberga in lei; nel caso di Schlein, rinfacciandole un viso troppo poco simmetrico, come se l’assenza d’armonia nei connotati fosse una colpa.

Potrebbe finire male per entrambe, ovvero potrebbe accadere che la parentesi felice che le vede protagoniste si chiuda su un nulla di fatto. Non sarebbe comunque motivo di scandalo, giacché fa parte del gioco l’eventualità di cadere nella polvere. Tuttavia, il pas de deux senza la componente maschile non glielo toglierebbe nessuno.

“La figlia segreta di Pippo Franco” e “l’underdog”ultima modifica: 2023-03-11T16:28:18+01:00da VIOLA_DIMARZO

10 pensieri riguardo ““La figlia segreta di Pippo Franco” e “l’underdog””

  1. Peccato che Pippo Franco sia di orientamento politico attualmente opposto a quello della sua figlia putativa. Riguardo lady Garbatella, a me piace il suo temperamento casereccio.

  2. L’underdog e’ una locomotiva a vapore che ha sferragliato in salita per anni su una linea malmessa ed oggi non deve dimostrare a nessuno chi e’ , casomai cosa riuscira’ a fare in un frangente che ha schiantato paladini apparentemente piu’ belli e corazzati. La seconda (seconda) e’ un subitaneo fuoco d’artificio acceso da mani potenti per rischiarare la notte buia dello pseudofascismo democratico. Una cometa venuta chissadadove che deve dimostrare in primis chi e’ e che per intanto abbaia al treno che passa.

  3. Le donne che fanno politica non sono tenute a essere belle, possiamo solo auspicare che siano all’altezza del ruolo che ricoprono, proprio come facciamo con i loro colleghi.

  4. Quelle che mi piacciono e seducono non sempre mi convincono: Ravetto, Picierno, Bernini, Ronzulli. Una invece che forse mi convince è la Boschi.

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).