Ad eccezione dei cerebrolesi, Julia Ituma sarà stata ammirata e invidiata da tanti: 18 anni, 192 centimetri di altezza, 3000 euro al mese guadagnati giocando con la sua squadra, la Igor Gorgonzola. Eppure, niente di tutto questo le è bastato, neppure l’amore che, almeno in via teorica, era presente nella sua vita: a poche ore dal volo fatale, cellulare alla mano, ha vagato per il corridoio dell’albergo di Istanbul dove alloggiava insieme alle compagne. Poi si è accucciata a terra e ha dato sfogo al pianto. Finora, nessuna spiegazione plausibile. E allora converremo che la storia di una persona va letta dall’inizio e non dalla fine. E una volta giunti al capitolo conclusivo, meglio non aspettarsi un finale convincente. Che ogni vita è un’allegoria a sé.
La fragilità umana….
E’sceso un velo di omerta’ sugli aspetti poco chiari di tutta la vicenda, e non si tratta di delicatezza …
qualcuno sa e prima o poi verrà fuori tutta la verità
Francamente di sapere la verita’ mi importa poco. Al netto di possibili intromissioni nel fatto di persone e responsabilita’ terze, se si e’ trattato come sembra di un dramma intimamente personale non voglio avere alcuna spiegazione o dettaglio. Non per insensibilita’ ma per pudore. 😉
Calma, se il suicidio non ha avuto registi di sorta, anche per me va bene così, tuttavia ho il sospetto che ci sia qualcosa dietro…