Anche all’intelligenza giova l’understatement

Michela Murgia si è sposata in articulo mortis: "Ormai ogni giorno una complicazione fisica"

Cara Michela,

secondo me, un testamento spirituale vale molto di più se non lo trasformi in uno strumento per polemizzare, perché il rischio di snaturarne il messaggio è forte; oltretutto, che motivo c’è di ricorrere all’invettiva quando ancor prima di scoprire che la vecchiaia ti sarà aliena, hai scritto, dibattuto, deriso in nome di quell’acronimo che del plus finale fa il suo punto di forza? Ora, se è vero che la famiglia queer si fa beffe delle carte bollate come di tutte le cerimonie con le quali, inversamente, gli irregimentati vanno a nozze, allora il piglio da estremista è poco più di una smorfia: sarebbe meglio trovare la maniera di lasciare gli averi a chi desideri, e chiudere la porta alla villania di quella parte di mondo che non ti ha mai sedotta. Solo in questo modo, dopo che tutto si sarà compiuto, è probabile che il tuo Nemico si riconosca inadeguato ai tempi, fino ad ammettere che avevi ragione tu.

Anche all’intelligenza giova l’understatementultima modifica: 2023-07-17T09:22:20+02:00da VIOLA_DIMARZO

15 pensieri riguardo “Anche all’intelligenza giova l’understatement”

  1. Ho dovuto cercare la notizia ed ho trovato qualcosa, ma il senso del tutto mi sfugge , un matrimonio in punto di morte lo posso capire, cosa significhi famiglia queer lo ignoro e nemmeno voglio saperlo. Non comprendo l’andazzo e la polemica e non li voglio comprendere, sono un vecchiaccio antiquato e mi sarebbe bastato sapere che si sono sposati per motivi legali. Fin lì ci arrivo…il resto mi fa pena, la sofferenza può portarti molto lontano e non sempre per la strada migliore

  2. In fondo trattasi di una persona che sta per morire. Potresti anche sorvolare per una volta, lasciandola alle sue ultime volontà, visto che non è da tutti morire come si è vissuto.

  3. Per la carità, non sto dicendo di volare alto, ci mancherebbe. D’altronde con tipi come lei, Saviano, ecc… non è che si possa pretendere chissà cosa. Direi piuttosto che in certe circostanze basterebbe planare. In fondo anche ai condannati a morte si fa una concessione prima che vengano giustiziati.

  4. Una umana pietas è doverosa in casi del genere. Ma perché tuttavia ho la sgradevole sensazione che alla radice di talune scelte ci sia spesso un più o meno sotteso intento di spettacolarizzazione?

  5. Spalmieros, facciamo un po’ di chiarezza: nel momento in cui ti esponi, che tu sia in punto di morte o meno, ti becchi lodi e critiche. La signora Murgia, della quale condivido la volontà di far conoscere (spero non di imporre) un altro modello di convivenza affettiva – la famiglia queer che lei racconta molto bene nell’intervista a Vanity Fair- ha insistito anche con toni sgradevoli in merito, toni che onestamente non credo giovino alla causa. Il fatto stesso di unirsi civilmente sottolineando quanto la cosa la disgusti (ma la legge è uguale per tutti, anche per gli “illuminati”) non le fa onore, e ritengo sia stato insensato pubblicare le foto dell’evento dal momento che per lei sono l’equivalente di una gogna. Invece trovo pertinenti le osservazioni di Panfilo che del resto ha solo detto di non essere interessato alla questione, e trovo altresì condivisibile che “la sofferenza può portarti molto lontano e non sempre per la strada migliore”. Questo è un punto molto importante, chi soffre rischia di convincersi d’essere dalla parte della ragione, e ragioni può averne tante ma non tutte. n.b. non sto biasimando il tuo punto di vista, se mi sono permessa di articolare un po’ è perché con te si può parlare.

  6. Infatti esistono vari tipi di accanimento.
    Quanto al dove “la sofferenza può portarti “, approvo senz’altro la riflessione. Detta in altri termini, sono convinto che i percorsi impervi facciano emergere il meglio o il peggio di noi stessi.

  7. Riguardo a Berlusconi il suo suscitare eccessi gli sta sopravvivendo. Non sono allineato con chi lo santifica , abbiamo già detto di lui e del suo valore e disvalore come uomo, ma chi lo vuole da morto sul banco degli imputati sta rendendo un pessimo servizio alle corporazioni giudiziarie già sotto pressione per gli eccessi e le possibili illegalità presenti e passate. In fondo buona parte della magistratura d’assalto ritiene convintamente di essere un ‘potere’ e non un ‘ordine’ e gioca su due tavoli in un atteggiamento passivo aggressivo che richiederebbe per capirci qualcosa di essere più psicologi che fini giuristi.

  8. difatti, a proposito di chiarezza, lungi da me difendere o perorare questo punto di vista della famiglia queer e dintorni, poiché la cosa mi lascia del tutto indifferente, mentre altri noto che quasi si accaniscono: questo discorso vale sia per la Murgia che per il Berlusca. Su quest’ultimo, è stato, ed è tuttora, un personaggio tanto divisivo (per chi lo disprezza) quanto trasversale (per chi lo vede sotto altri punti di vista). Non mi piace commiserare il vittimismo di bandiera, però devo confessare che ho avuto, per tutta una serie di motivi, sempre un certo debole per l’ex Cav, ma non come politico…. A proposito di vecchiaia e malattie, spesso ho visto invece migliorare i cattivi e peggiorare i buoni.

  9. Anche questa volta il Berlusca ha trovato il modo di sopravvivere, direi, se non proprio eternità, quasi una sorta d’immortalità. Riguardo la magistratura, lui la definiva un contropotere, e non aveva tutti i torti, poiché non siamo negli USA dove i giudici, essendo eletti, rendono noto in anticipo il loro orientamento politico (rosso/rep., blu/dem., oppure una minoranza di liberali ed indipendenti). Purtroppo sia i sistemi di diritto civile che comune hanno i loro pro e contro. Nella fattispecie italica, una riforma seria della giustizia dovrebbe recepire una serie di principi basilari del diritto comune, anglosassone e d’oltreoceano.

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