Concita, attenta a come parli

Concita De Gregorio insulta le persone disabili. E le sue "scuse" dimostrano che non l'ha capito - Il Fatto Quotidiano

Fa specie che una persona come Concita De Gregorio, in genere compassata e propensa ai mezzi toni, possa essersi ritrovata al centro di tante polemiche in seguito all’editoriale attraverso cui ha inteso esternare il suo punto di vista sulle legioni di imbecilli che vivono di selfie. Ora, posto che almeno imbecilli si possa dire, De Gregorio ha sbagliato nella scelta dei vocaboli: se fino a non molto tempo fa era d’uso comune appellare qualcuno con termini del tipo “decerebrato”, adesso non si può più. Ed è un bene, perché abbiamo capito che certa terminologia è offensiva nei confronti di chi non è stato tanto fortunato da venire al mondo senza gravi problemi di salute. Quindi, ci risiamo: per un lanzichenecco messo in soffitta, un “pulisciti però prima la bocca” ha riaperto le danze. De Gregorio ha sbagliato e ha chiesto scusa, ma se prendiamo per buono che tutti possono sbagliare, allora mandiamo in soffitta anche questo scivolone etico perché, smessi i panni delle anime belle dentro i quali ci compiacciamo di figurare, quello che più ci preme è fare baldoria a ferragosto, altro che inopportunità lessicali. Prima, però, un bell’esame di coscienza: riteniamo davvero plausibile che fosse nelle intenzioni di De Gregorio offendere bambini e adulti destinati a una vita particolarmente difficile?

L’editoriale incriminato:

Allora dunque ci sono questi cretini integrali, decerebrati assoluti che in un tempo non così remoto sarebbero stati alle differenziali, seguiti da un insegnante di sostegno che diceva loro vieni tesoro, sillabiamo insieme, pulisciti però prima la bocca. Ecco ci sono questi deficienti, nel senso che letteralmente hanno un deficit cognitivo – non è mica colpa loro, ce l’hanno –  e che però pur essendo idioti hanno probabilmente centinaia o migliaia di followers, non ho controllato ma non importa, è assolutamente possibile che siano idoli della comunità. 

Sono influencer, leggo nelle cronache. Insomma ci sono questi influencer, gente che influenza e orienta i comportamenti di altra gente, che per farsi un selfie nel Varesotto, a Viggiù, hanno distrutto una statua ottocentesca. Ma non importano l’epoca né il valore commerciale: poteva essere un Michelangelo, uno Jago. Hanno distrutto un’opera d’arte perché dovevano farsi una foto da postare sui social. C’è il video, prova suprema. Ridono. Probabilmente non succederà niente: i genitori premurosi ripagheranno il danno, o i nonni. 

Editorialisti, vi prego. Direttori di giornali e di reti tv, vi supplico. Commissionate alle migliori menti del nostro tempo, filosofi scienziati celebrità pensanti, piccoli monologhi da frazionare su TikTok che spieghino che esistiamo anche se non ci fotografiamo. Come si fa a riavvolgere il nastro di questo delirio: questo sì che è un tema epocale, altro che Pnrr. Genitori: puniteli. Toglietegli le chiavi di casa, negategli la ricarica della prepagata e se guadagnano più di voi e per questo vi intimidiscono, suscitano il vostro rispetto: riprendetevi, toglietegli il sorriso. Io non lo so come si fa, ma si deve“. Concita De Gregorio

Concita, attenta a come parliultima modifica: 2023-08-09T15:42:11+02:00da VIOLA_DIMARZO

15 pensieri riguardo “Concita, attenta a come parli”

  1. Discorso, questo che su questo blog riprendiamo spesso e con unanimità di pareri. I decerebrati ”sani” esistono, ed evidenziare la fallacia del loro fare è un pubblico dovere.Bene fa la signora Concita ad usare termini che non possono essere fraintesi, e se quaqlcuno li fraintende delle due l’una o sono in mala fede o , magari sotto diverse spoglie, appartengono alla categoria in questione. Amen e via via che c’è il ferragosto (per inciso il giorno di ferragosto io lavoro, me ne vado altrove quando gli altri sono tutti a casa ) Amen

  2. Ps chiaro che di comportamenti e frasi di questo tipo non ci si scusa, casomai si sotttolineano e specificano.

  3. Il problema è che i termini a cui ha fatto ricorso De Gregorio non si possono più usare, ecco perché ha dovuto scusarsi. In questo caso siamo oltre il politicamente corretto, è vietato.

  4. La cosa che mi ha colpito di Concita De Gregorio è stato il racconto della sua malattia, in particolare quando si è trovata di fronte al dilemma di come spiegarlo al suo ultimo figlio. Per il resto, ritengo trattasi della solita aria fritta. Inoltre mi piacerebbe sapere cosa pensa lei a proposito della tax bank meloniana, che ha creato uno spiazzamento bipartisan.

  5. Come ha osservato anche Panfilo, Concita De Gregorio ha soltanto descritto la realtà, una realtà che in tanti riconoscono e in tanti (pur senza argomentare) non riconoscono . Così come ritengo sacrosanto stigmatizzare chi vandalizza un monumento, trovo legittimo ridicolizzare chi campa di selfie, tiktok, idolatria dell’influencer di turno e baggianate simili.
    Quanto allo spunto interessante fornito da Anonimo in merito alla attuale vexata quaestio della tassazione degli extra profitti delle banche, è ragionevole presumere che un siffatto provvedimento non avrebbe avuto ragione di essere adottato se le banche stesse semplicemente avessero seguito un criterio equo ed etico: innalzare la remunerazione dei depositi così come sono stati immediatamente alzati i tassi dei mutui a seguito della incomprensibile attuale politica della BCE. Aumentare il tasso di riferimento per frenare l’inflazione può avere un senso se l’inflazione stessa è generata da un aumento eccessivo della domanda e della spesa; non è evidentemente il caso attuale, poiché la situazione inflattiva è dovuta ad altre cause e l’attuale politica della BCE rischia invece di provocare una stagflazione. Sic et simpliciter.

  6. Editoriale? Con quei termini? Non è plausibile, né per fede né categoria. Leggerla, sembra affetta (anche lei) da “peste del linguaggio”. Bella la cricca dei giornalisti, di ogni colore, che sdogana l’interloquire populista e da social. Poi mi domando quando facciano ammenda dei loro errori di narrazione (storica). Non mi dilungo con esempi epocali . Suggerisco solo a Violadimarzo la lettura del “caso mongoloide giugno 1972”, il virgolettato trascritto in google porta direttamente all’articolo 00: fondamentale per chiarire fin da subito la mia posizione sul peso delle parole, che per primo e in ogni caso vale per un giornalista, ma che nei casi in cui la penna si arma affonda come un delirante coltello. (Gli specchi bisogna romperli): perché la De Gregorio non riferisce che erano tedeschi, piuttosto e intanto, o li avrebbe offesi doppiamente? Se voleva rendere l’universalità del bene comune, ad esempio, ha attaccato davvero male quello scritto. Il clamoroso quanto geniale caso di Paolo Rosa ci offre tutta la pochezza degli argomenti della signora dal filo corto.

  7. Difatti in Europa occidentale si scopiazza sempre ciò che avviene in USA. Nella fattispecie, aumentare i tassi non ha più senso, perché l’inflazione dell’euro zona è di natura sistemica, cioè da costi, energetici in primis. A differenza di quella USA, che invece è prevalentemente da domanda. Così facendo, rischiamo una recessione UE in piena regola.

  8. Mi chiedevo: chissà cosa pensa Viola dell’affaire Massimo Segre/Cristina Seymandi…. Ci starebbe bene un prossimo post su questo matrimonio del secolo saltato all’ultimo momento?

  9. @SolitaM Intanto ho recuperato l’articolo che suggerisci (https://www.doppiozero.com/de-dominicis-uno-scandalo-lungo-cinquantanni) ma che in questo momento non posso leggere con attenzione. Nel frattempo chiarisco che anch’io, come ho già detto a Panfilo, non sono d’accordo con quel modo di esprimersi per i motivi espressi nel post e tuttavia insisto, non credo nella malafede di De Gregorio. Ha sbagliato, ha chiesto scusa e tanto basta. O dovrebbe fustigarsi in pubblica piazza?

  10. “Mi chiedevo: chissà cosa pensa Viola dell’affaire Massimo Segre/Cristina Seymandi…. Ci starebbe bene un prossimo post”; ci starebbe benissimo e ti rispondo a caldo: essendo una donna molto passionale, avrei fatto la stessa cosa che ha fatto Massimo Segre. Ok, non è chic, i panni sporchi si lavano in casa ecc. ma per me il matrimonio è sacro, motivo per il quale non capisco perché metterlo su, dopo una convivenza, con quelle premesse. Chi non ha rispetto per la persona che dice di amare non lo merita, il rispetto. Amen

  11. Banalmente solo per essere stata la responsabile di un giornale come l’Unità prima del fallimento è un mito in automatico, s’è fatta prendere la mano …sinceramente se non leggevo qui non sapevo che qualcuno dava importanza alle sue scuse, obbligatorie. Che le ricordino una maggiore intellettualità. Buona serata

  12. E farà male, lasciando campo aperto ai decerebrati di cui sopra , e come lei altri, finchè non esisterà più spazio di cui non scusarsi (o essere costretti a scusarsi) con qualcuno. Che poi, le scuse… a cosa servano si sa?, a cambiare idea non credo, a redimere un torto nemmeno, servono ad umiliare la coscienza e la libertà di pensiero e niente altro.

  13. Panfilo, la questione è questa: io posso scrivere “legioni di imbecilli si fanno i selfie”, ma non posso scrivere “legioni di mongoloidi/handicappati/ si fanno i selfie”. Non si può, punto. Neppure il contrario, “normodotato”, è ammesso… vedrai che a breve non sarà più possibile scrivere “legioni di coglioni” perché nel frattempo sarà sorto un comitato a tutela dell’onore e del buon nome dei testicoli :))
    (sono Viola)

  14. Cara Viola, essendo anche io passionale, concordo in toto col tuo pensiero. Certo, non avrei avuto il coraggio di fare un azzardo del genere, ma in fondo posso comprendere lo stato d’animo di questo Signore d’altri tempi, che ha amato invano una donna arrivista, in pieno stile grillino/casalino. E, visto il passato irrequieto di lei, le premesse per il fallimento di questo ennesimo matrimonio (per lei) c’erano tutte. Davvero un gran peccato, sarebbero stati una bella coppia: lui un uomo distinto, lei innegabile che sia intelligente e bella, anche se questa volta ha trovato uno più furbo di lei.

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