Swifterature

Taylor Swift: Here's why there's no one else like her.

Con ogni probabilità la professoressa associata Elly McCausland è una donna illuminata: malgrado sulle prime possa apparire stravagante, il suo corso all’università di Gand, in Belgio, sui testi delle canzoni di Taylor Swift contenenti involontari richiami alla tradizione letteraria, sta avendo successo. E ha il grande merito di aver riportato alla luce alcune figure straordinarie della letteratura inglese come Chauser, Dickens e Sylvia Plath. “Voglio dimostrare che i classici possono diventare più accessibili se li guardiamo da un’angolazione leggermente diversa” spiega, forte dell’interesse suscitato anche al di fuori dell’ateneo.

“Literature: Taylor’s Version” è un progetto il cui approdo definitivo resta ancora incerto. Ma se dovesse diventare un classico alla maniera dei fantasmi letterari evocati, significherebbe che la didattica a suon di musica funziona. Dunque, tocca agli adulti fare in modo che per i giovani lo studio diventi un piacere, e non solo una mera e stantia necessità.

Swifteratureultima modifica: 2023-09-17T15:02:42+02:00da VIOLA_DIMARZO

5 pensieri riguardo “Swifterature”

  1. I richiami non sono involontari. Per esempio, anni addietro Ron & Tosca vinsero il festival di Sanremo con Vorrei incontrati tra 100 anni, pezzo scopiazzato da un sonetto di Shakespeare. Idem Claudio Baglioni che prendeva spunto da poesie di Carducci. Per non parlare di altre imitazioni, veri e propri plagi.

  2. D’accordo che una qualsiasi attività sia meglio accetta se svolta in modo divertente , ma non credo , venendo all’argomento proposto che avvantaggiare gli studenti a suon di musica porterà grandi risultati. Li istruirà a vantare qualche remoto diritto ad una istruzione divertente in luogo di istruente… con le conseguenze del caso. Io fosse per me sarei ancora per le divise scolastiche e le punizioni corporali che mi rendo conto sono un tantino out of fashion , ma non credo che i risultati si possano ottenere senza l’antico e sacrosanto sacrificio, unico metro per inquadrare il valore personale di un obiettivo raggiunto. Che quegli altri ( cioè questi) rimangano ignoranti come le mucche e facile preda delle sirene postmoderne ,che poi mi sembra il destino al quale le generazioni meno antiche sono destinate.

  3. Panfilo, se mi estraneo dalla contingenza temporale la penso esattamente come te: studiare richiede impegno e a volte dedizione, può spaventare, ma con gli insegnanti giusti sa persino essere entusiasmante. Purtroppo serietà e sacrificio, anche in campo lavorativo, sono concetti desueti e per questo si ricorre a escamotage come quelli proposti da McCausland (tra l’altro neppure una novità in senso stretto). C’è poco da fare, siamo circondati ma resisteremo ad ogni costo 🙂

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