Tanto rumore per nulla

Salvini e il video della giudice di Catania Iolanda Apostolico: l'ipotesi dell'uomo misterioso dietro la Digos

Grande spreco di parole per una vicenda semplicissima: un magistrato deve essere super partes, e nel momento in cui partecipa a una manifestazione pubblica in cui si contesta l’operato del Governo denuncia da che parte sta; e se pure il misfatto risale a cinque anni prima è passibile di condanna, motivo per il quale la dottoressa Iolanda Apostolico biasimi se stessa se ora è al centro di questo polverone. Toccherà al Consiglio superiore della magistratura, non alla politica, decidere sul da farsi. Quello che dev’essere chiaro è che ogni volta che ci mettiamo la faccia, poi dobbiamo assumerci la responsabilità di quanto detto o fatto. E in quest’ottica non è di alcuna importanza risalire alla manina che ha passato il video a Matteo Salvini, perché allora si dovrebbe far luce su tutte le manine che hanno passato intercettazioni e carteggi segreti a giornali e tv.

Tanto rumore per nullaultima modifica: 2023-10-06T12:00:43+02:00da VIOLA_DIMARZO

9 pensieri riguardo “Tanto rumore per nulla”

  1. La Jolanda furiosa, e varie altre nobili declinazioni … declamava con raffinato buon gusto la signora Litizzetto. Mi sembra che in diversi ambiti manchi quello, il buon gusto della correttezza , e pure il gusto positivo del fare le cose per bene Ed invece no , sempre a tirare il carretto dalla parte che sconviene, quella che prima o poi ti porta ad inciampare. Ma tant’ è che per vari personaggi e categorie in qualunque buca inciampino a farsi male sono sempre gli altri . Una vicenda triste ed una conferma di quello che il popolino impotente già conosce .

  2. E’ vero, tanto rumore per nulla. Forse la signora Iolanda dovrebbe spiegare al paese bue cos’è il diritto d’opinione e spiegare anche che, per lei, metterci la faccia significa proprio esprimere la propria opinione senza temere che essa possa considerarsi in conflitto d’interesse tra la sua immagine privata e quella pubblica. Se questo fosse un timore, sarebbe triste vivere in un paese dove una giudice in un processo per violenza femminile dovesse temere che una sua foto con la mimosa in mano possa diventare conflitto d’interesse.
    E’ anche vero, però, che da un paese ipocrita, fascista, zotico sul diritto e bigotto non è che ci si potesse aspettare che la signora Iolanda venisse contestata nel merito ovvero sull’incompatibilità di quel decreto con le norme della Ue, e con i principi sanciti dalla Corte di giustizia europea e con l’articolo 10 della Costituzione. Invece no, le si contesta il diritto ad avere delle opinioni e a non nasconderle. Del resto buttarla in caciara è fascismo e tanto basta. Sarebbe strano il contrario. Strano e innaturale per un paese con un dna come il nostro.

  3. Mi dispiace, ma nel momento in cui un giudice si rivela parziale, come può sperare che qualcuno lo creda imparziale in aula? Sia chiaro, detto da me che sono una zotica fascista, questo pensiero ha valore zero. Pazienza. Mi consolero’ pensando che Sabino Cassese la pensa come me.

  4. Credo che sia semplicistico ed insensato stigmatizzare intere categorie. Non si può collocare sullo stesso scaffale un romanzo di Dostoevskij ed un romanzo di Saviano; così come, quanto a magistrati, non si può paragonare un Palamara a un Falcone o a un Borsellino. Ritengo poi che un personaggio politico – e ci mancherebbe altro – possa piacere o meno, e che un magistrato – e ci mancherebbe anche qui – possa avere un orientamento politico. A differenza però di un politico, il magistrato non può e non deve “piacere” o “non piacere”, bensì svolgere il proprio ufficio, ossia l’interpretazione e l’applicazione della norma, in modo prettamente tecnico ed imparziale, a prescindere dai suoi gusti in fatto di partiti politici. Mi riesce difficile ravvisare che tale requisito venga soddisfatto nell’operato, presente e trascorso, della Dott.ssa Apostolico venuto alla ribalta della cronaca. Ancor più che la sua “inopportuna” (per dirla tra molte virgolette) partecipazione attiva alla manifestazione del 2018, inscenata evidentemente di una certa sinistra radicale, nonché i “like” alle invettive all’allora ministro degli Interni Salvini, mi hanno lasciato molto perplesso le modalità e le motivazioni da lei adottate per rimettere in libertà tre immigrati irregolari, uno dei quali era già destinatario di un provvedimento di espulsione. Non c’è stato bisogno di un ripasso dei miei studi per rammentare che un giudice, qualora venga sollevata da una delle parti in causa (e sia proponibile e fondata), o ritenga lui stesso di sollevarla, una questione di costituzionalità, non può e non deve proseguire un giudizio “sui generis”, bensì deve sospendere il giudizio stesso, emettere una ordinanza di rinvio motivata e rimettere gli atti alla Corte Costituzionale, attendendone poi la pronuncia in merito. Da quanto ho appreso (ovviamente non ho letto le carte), questa giudice ha invece ritenuto “motu proprio” illegittima una normativa e l’ha disapplicata in base a sue personali convinzioni e successive motivazioni. Mi sembra che ci sia abbastanza su cui dibattere, posto che è spontaneo e legittimo ipotizzare che la Dott.ssa Apostolico sia stata orientata nella sua decisione non dalla necessaria equità del singolo caso, ma piuttosto da una certa avversione pregiudiziale verso i provvedimenti di un Governo che non pare essere esattamente la incarnazione dei suoi ideali.

  5. Grazie a te Viola, spero che non mi sia mancata la chiarezza. Aggiungo che ho una grande considerazione per il lavoro dei magistrati (ne conosco di impeccabili ed irreprensibili), ma è pacifico che non tutti lo esercitino nel miglior modo tecnicamente possibile e con esemplare senso della terzietà. Siamo umani evidentemente, in tutte le nostre attività; ce ne sono alcune tuttavia che reputo siano delle missioni più che delle professioni o dei mestieri: genitore, medico, insegnante, giudice,…; in certi ambiti non è permesso non essere capaci ed intellettualmente onesti, perché in difetto di tali doti si arrecano danni difficilmente rimediabili.

  6. Concordo in toto con n Antonio S. Credo sia palese un conflitto di attribuzione tra Poteri dello Stato, anche alla luce del fatto che il Capo dello Stato, magistrato e di sinistra moderata (PD), abbia firmato il decreto senza eccepire riserve in merito. Inoltre la giudice in questione, date le circostanze, avrebbe potuto/dovuto astenersi, oppure in alternativa essere ricusata. Però permettetemi di dire che ci sono 2 cose strane: come mai questo filmato esce fuori solo ora? E come mai il sommo vate Salvini, a fronte di sbarchi numericamente triplicati rispetto al recente passato, non attacca Piantedosi con la stessa veemenza che usava nei confronti della Lamorgese? Questione di partigianeria/vigliaccheria anche questa?

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