Uno dei post più belli tra quelli presenti su Libero l’ha scritto una donna. Non ha neppure titolo. Se lo avesse sarebbe Congedo. Ma chi, invogliato da questa premessa, cercasse in quel post la ricercatezza della forma resterebbe deluso (io stessa ho subito una stretta al cuore, in aggiunta a quella emotiva, per i puntini di sospensione restituiti in numero pari). Perché la bellezza di quelle righe è tutta nel messaggio che non posso riportare testualmente ma che grosso modo dice: sono stanca di sentirmi sola, mi fermo qui. Molti i commenti, ovvero le inezie sillabiche che, come un annuvolarsi di uccelli neri, non hanno ottenuto risposta. E sono passati due anni. Ma anche il silenzio ostinato ha un suo perché, e se lo guardi dritto negli occhi ti restituisce uno sguardo d’accusa.
Signora giusy come lei sa sono curioso..chi è questa donna..quale blog?
Perchè uno sguardo d’accusa? Tra le molte solitudini quella elargita dal web non è la peggiore, ammesso ma non concesso che la solitudine sia sempre una condizione negativa. Direi piuttosto il contrario, la solitudine cercata , in special modo quella che si vive in ambiti affollati è uno stato d’animo privilegiato, anche se non pare sia stato così per la signora che tanto ti ha colpito.
La solitudine dei numeri primi….
Panfilo, perché non rispondere, anche solo con un saluto, agli amici di blog? So per certo che la signora è viva e vegeta, e quindi il suo silenzio non può che essere una forma di risentimento. Oltretutto non ci sono di mezzo storie d’amore finite male né litigi di alcun tipo perché la tipa è corretta e garbata.
Signor Alex, ma secondo lei io faccio tutto questo giro di parole per poi dirle bellamente di chi sto parlando?
Signora giusy,sono passati 2 anni evidentemente la signora non si sente più sola e non ha più il bisogno di rifugiarsi nel virtuale per non sentirsi sola
Sono vecchio stampo, un RSVP sarebbe d’obbligo.
Il “sentimento” della solitudine è molto diffuso nel mondo umano – dei rapporti.. umani. Via web oppure all’interno della società più “concreta”. Non so il motivo, dipenderà forse dall’esigenze diverse degli individui che si incontrano…
(comunque bisogna sempre considerla come possibile evenienza di una qualunque interazione umana.)