Senza nulla togliere alle persone premiate quest’anno e tanto meno a quelle medagliate negli anni passati, non sarebbe ora di smetterla con queste onorificenze? Siamo stanchi di stare alla finestra in trepida attesa della sfilata di fine anno che decreterà il bipede che si è distinto a vario titolo. Ripeto, senza nulla togliere a chi è stato insignito, in buona sostanza i premiati non sono che nani e ballerine che hanno saputo risplendere meglio di altri. Ma come l’Oscar che sembra d’oro e non lo è, pure loro possono vantare soltanto una patina luccicante e poco altro. Dunque, per non far torto all’intelligenza di cui ci vantiamo, proporrei di nominare persona dell’anno quella che sarà in grado di cancellare dalla faccia della terra guerra e povertà. Ma prima del suo arrivo, mandiamo in soffitta questa inutile tradizione. Anche perché l’Ambrogino d’Oro a Chiara Ferragni, giusto per restare nella stretta attualità, dimostra a tre anni di distanza che è molto facile, per i soloni che si arrogano il diritto di eleggere questo e quello, prendere una cantonata.
Persona dell’anno 2023
Persona dell’anno 2023ultima modifica: 2023-12-23T12:25:53+01:00da
Capirai, di gran lunga migliore l’ omonimo caffè….
E’ proprio impossibile non darti ragione, ogni volta che scrivi. Mi ha fatto piacere rileggerti e ti lascio gli Auguri più belli per Natale e il Nuovo Anno con un saluto cordiale! Giovanna
Dopo l’iran a capo dei diritti umani di cosa ci meravigliamo? Buone feste signora giusy
Perfettamente d’accordo con te, Viola. Buone festività a te e ai tuoi cari, ciao Antonio.
Mi raccomando, non mangiate troppo….
Ciao Violè letti gli ultimi post e commenti scelgo questo per lasciare un pensiero che considero sintesi e specchio della frammentazione dell’informazione e della conoscenza o della viralità di un fatto e che anche il caso Cecchettin (mi) ha rammentato quando è scattato il fake Turetta “bravoragazzo” e con esso la conferma di una pressoché costante operazione del dettaglio “sfuggito” all’ investigazione di una moltitudine crescente di soloni e complottisti, che alla vigilia di un ennesimo adempimento italiano sui divieti di informazione perfeziona l’idea che ogni cosa può esser detta da qualsiasi fonte tranne che da quella a cui atti concreti erano accessibili; ciò rende l’attualità e la società stessa estremamente confusa come la caratteristica di internet che può dare l’impressione che “due fenomeni opposti siano in corso simultaneamente: inoltre i contenuti più diffusi sono consumati in una scala sorprendente, mentre la popolarità e persino la celebrità sembra miniaturizzata e conservata in cerchie diverse (Atlantic)”. Questo per dire che “persona dell’anno” non riesce ad avere più il suo “appeal” se non all’interno di una dinamica fandom, parcellizzata e parziale. Non è il caso del tuo scritto, che indica fatti di cui è impossibile essere parziali come sarebbero la fine di guerra e povertà da premiare ma prendono una via utopica, lo è di fondo al concetto di viralità che richiami col paragone Ferragni. Non ho letto l’articolo dell’Espresso ma spero che consideri anche questi aspetti della “notizia” con una analisi di fondo delle interpretazioni collettive, corali e vox populi alle barricate; su giusto e sbagliato non hobby del pensiero e fanseria. Perchè questo è il caso dell’anno. A tal proposito per sdrammatizzare concludo richiamando alcune comunità creative – non le famigliole di puzzole – che inventano capolavori, che non esistono davvero. Buon29
Buongiorno Solita, è vero, Cecchettin è il caso dell’anno, ma non avrà grandi ripercussioni in termini fattuali; un esempio per tutti: i centri antiviolenza non ricevono fondi o ne ricevono in forma di elemosina, quindi mi chiedo: per una donna che denuncia, quante resteranno in balia dell’aguzzino non avendo vie di fuga? Per tutto il resto, benché sia sempre dell’opinione che è giusto schierarsi in un senso o nell’altro – su ogni questione – ormai mi pare persino inutile aprire bocca. Da troppo tempo mancano i fondamentali, e su tutti l’esercizio al pensiero.
Buon tutto M., soprattutto per l’anno a venire.
“È inutile parlare delle stеsse cose
Parliamo sempre di scapparе, non ricordo dove
Forse in un sogno che sembrava un incubo, ma era bellissimo
Forse in un posto che sembrava un altro
Non me ne ero accorto, ma stiamo tornando
Al contrabbando
Giochiamo con il fuoco sottobanco
Fianco a fianco, è tutto contrabbando
Adesso che uscivamo via dal fango
Fianco a fianco, è tutto contrabbando
Però va tutto bene e se qualcuno te lo chiede
“Come stai?” Come sto?
“Come stai?” Come sto? Di merda”
per sdrammatizzare 🙂
Bellissima ))) Buon bon tutto anche a te direzione 2024 bel bisestile “una giornataccia in più del solito” mah!| pciù)))
Per favore, nessuno tocchi l’anno bisestile. Neppure immaginate lo sbattimento di chi nasce il 29 febbraio. Continue spiegazioni, per tutta una vita, in merito al giorno in cui si sceglie di festeggiare il compleanno quando la “bizzaria” temporale non c’è :)))
no no :::il vantaggio c’è e diviso 4, evergreen anche sulla carta)) a parte ciò, adoro i luogo non luogo, infatti ho sempre desiderato inventare l’arco di tempo rimosso dall’avvento del Gregoriano. Il bisestile è un “gioco” simile.
Buongiorno cara Viola. Beh, il buon Fabri Fibra, al secolo Fabrizio Tarducci da Senigallia, ci sta sempre ad hoc. Singolo o associato…..
Sì, il nostro è intelligente e capace, un caposcuola nel suo campo.