150 euro per saltare le liste d’attesa. L’autonomia gioverebbe?

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E la notizia qual è? Pagare per scavalcare gli altri o rivolgersi, col medesimo intento, all’amico dell’amico che lavora al CUP, in Puglia è prassi consolidata. Purtroppo siamo messi malissimo, e chi può permetterselo perché non dovrebbe? In fondo si parla di salute. Io stessa pagherei tre volte tanto per un intervento che mi consentirebbe di togliermi un fastidio grande come una casa. Ma non so chi corrompere, per cui resterò in attesa. Del resto fui messa sull’avviso già un anno fa. Mi fu detto: prima di due anni non se ne parla. Il Covid ha stravolto le agende e le urgenze hanno la precedenza. Punto.

In questi giorni si fa un gran parlare di autonomia differenziata. Posto che in materia non ci capisco niente, sarei tentata di appoggiare la corrente che sostiene la necessità di dare più potere alle regioni. Questo però nel migliore dei mondi possibili, perché dove li troviamo, al sud, i governatori con le palle?

150 euro per saltare le liste d’attesa. L’autonomia gioverebbe?ultima modifica: 2024-01-24T12:35:19+01:00da VIOLA_DIMARZO

10 pensieri riguardo “150 euro per saltare le liste d’attesa. L’autonomia gioverebbe?”

  1. Eppure Cassese non giudica l’autonomia differenziata negativamente. «Grande chance per il Sud. I L.E.P. dovranno garantire l’unità sociale e civile del Paese». Così ha affermato e, onestamente, voglio esaminare a fondo questa autonomia, cioè i L.E.P. (livelli essenziali delle prestazioni) e tutto quello che ne verrà fuori. Cassese non è certo uno qualunque, anche se la sua visione politica guarda a sx, a me di queste peculiarità non me ne può importar di meno. Questo progetto, fra l’altro, vide prime luci nel 1° governo Conte, poi tutto si fermò per motivi conosciuti. Buongiorno Viola e a tutti.

  2. Buongiorno Antonio. In linea di principio queste riforme non sono un errore, però quando si passa allo stato pratico vengono sempre artatamente deviate per determinati fini. In effetti con l’autonomia differenziata si vuole continuare quel vecchio progetto di federalismo, inserito nella più grande visione di devoluzione, non solo fiscale. E anch’io non disprezzo affatto Cassese. Staremo a vedere se, come per il premierato, si andrà al referendum costituzionale.

  3. Veramente il premierato s’era capito subito che riguarda sono l’elezione diretta del P.d.C. Il premierato vero, alla tedesca, non questo che non lo è, quello con cui si riempì la bocca e la panza l’ex skipper roman/pugliese anni fa, non vide mai luce. Sull’autonomia differenziata voglio capire bene, non mi sono ancora fatto un’idea precisa.

  4. Vero, concordo in toto col tuo pensiero. Quello dell’ affarista di Gallipoli, allora presidente della commissione riforme istituzionali, doveva essere, almeno a parole, il c.d. premierato forte. Anch’io come te su questa (ri)forma di autonomia voglio vedervi chiaro: non vorrei finisse come per le province…..

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