Chi ha rubato il cappotto della senatrice?

Alla senatrice del M5s Cinzia Leone hanno rubato il cappotto. Media e social hanno commentato l’incresciosa vicenda usando per lo più l’aggettivo “clamoroso”. Ma perché dovrebbe essere clamoroso un atto di ruberia, solo perché è avvenuto a Montecitorio? Forse che Montecitorio è un porto franco dalle malefatte umane? Ecco lo sfogo della senatrice su Facebook:

Buongiorno care e cari, scusate lo sfogo ma sono profondamente INDIGNATA su quanto mi è accaduto in Transatlantico di Montecitorio, venerdì scorso al termine della votazione del PdR. Premesso che in aula non è consentito entrare con il cappotto (della foto) lo lasciai, giusto il tempo della votazione, su di uno dei divani nel Transatlantico. Un capo dal taglio militare, un doppiopetto con bottoni dorati, un tessuto che si intuisce soffice e caldo, un bell’indumento che protegge dagli spifferi di un inverno non troppo freddo, in verità, senza che l’eleganza ne risulti sacrificata. Per dirla con l’immortale russo: “C’erano due vantaggi: uno, che teneva caldo e, secondo, che faceva figura”. Ma l’imprevisto incombe. Ebbene il cappotto non l’ho trovato laddove lo lasciai, dopo il voto, al che iniziai a controllare nei vari divani, ma niente. Ho sperato che qualcuno lo avesse preso involontariamente e che a breve giro lo avrebbe fatto rinvenire al guardaroba. Sono trascorsi giorni ma mi è stato confermato stamane che nessuno ha fatto pervenire il mio cappotto. Provo profonda tristezza poiché pur comprendendo che era un cappotto di buona manifattura e un apprezzato brand LSpagnoli che qualcuno lo abbia RUBATO è davvero impensabile in un ambiente frequentato da Senatori, Deputati, Commessi, giornalisti. Ma la vita va avanti. E tocca correre qualche rischio. Comunque quest’oggi ritorno a Montecitorio con un altro cappotto che rigorosamente consegnerò al guardaroba e presenzierò all’insediamento del PdR Sergio Mattarella“.

Ora, quantunque partecipi del suo dolore, una domanda dobbiamo farcela: ma come diavolo scrive questa donna? Basta una sola lettura del testo per convenire che il suo italiano è degno degli anni Cinquanta e, benché io non abbia alcun desiderio di denigrarlo, è troppo innaturale – quando non sgrammaticato – e a tratti caricaturale. Comunque, stia pure serena Leone,  il brand che ha citato con tanta solerzia le farà recapitare prestissimo un altro cappotto. Bisogna pur mostrare gratitudine per la pubblicità gratis.

P.S. Giuro di aver letto questo articolo dopo aver pubblicato il post. Ci avevo visto giusto.

Chi ha rubato il cappotto della senatrice?ultima modifica: 2022-02-04T07:56:45+01:00da VIOLA_DIMARZO

20 pensieri riguardo “Chi ha rubato il cappotto della senatrice?”

  1. FA SCALPORE CHE UNA GRILLINA PARLI MALE MA CHE META’ “POLITICI” DI ALTRI PARTITI RUBINO A MANBASSA NO! E NEMMENO FA SCALPORE CHE META’ PARLAMENTARI ABBIANO CANDIDATO A PDR UN PLURI, PLURI,PLURI CONDANNATO,CONDANNATO RIPETO E SOTTOLINEO CONDANNATO !
    FA PIU’ SCHIFO CHI E’ COMPLICE DI QUESTO…..ED I 5 STELLE NON C’ENTRANO!!

  2. Non diciamo sciocchezze, non appena si è saputo della candidatura del signore cui alludi, i detrattori hanno fatto ripetutamente la lista delle sue reali o presunte malefatte. Poi, che in Italia abbiamo grandi difficoltà a gestire la lingua, non è un segreto per nessuno.

  3. Mettono le video camera nelle piazze e,faticano a trovare il ladro.Immaginate nel Transatlantico!

  4. Le 5 merde c’entrano sempre, finchè non spariranno………..credo molto presto! Incapaci, inutili, spocchiosi, incompetenti, analfabeti, usurpatori di titoli, poltronari, ………………..continuo???

  5. Forse la grillina non è al corrente che in Italia ogni giorno ci rubano di tutto.
    Dai servizi essenziali inesistenti come la sanità di base che in Campania non esiste per più di sei mesi all’anno, dall’assistenza alle persone affette da disabilità, dai trasporti inesistenti,
    dall’istruzione fallimentare in quartieri difficili dove l’abbandono è alle stelle, attraverso le riforme fiscali approvate per coloro che guadagnano di più, attraverso il ridimensionamento se non l’annullamento di tutto ciò che dovrebbe rappresentare il bisogno quotidiano del cittadino comune molto distante dal verticismo di tutti i partiti.
    Quando un movimento si trasforma in partito diventa potere e non riesce più a tastare il polso che misura il battito della realtà quotidiane molto distante dai palazzi ” istituzionali”

  6. ops, sarà pure così ma tra fonti inesatte e scarsa scorrevolezza del post della senatrice, io non ci sto capendo più niente. Comunque, resta il fatto che avrebbe potuto fare di meglio, per esempio cercare di risalire all’autore del misfatto con chi di dovere, invece di rendere pubblico, con accenti indignati, il semplice furto di un cappotto. Magari avrà imparato che il Transatlantico non è un ritrovo di santi.

  7. I grillini avrebbero potuto significare molto, o forse poco ma sarebbe stato comunque importante, per questo Paese e invece, e lo dico con rammarico, la storia ci insegna che avremmo dovuto dare ascolto a chi nella bella retorica degli esordi (compresi i vaffa day) non ci ha mai creduto.

  8. Nessuno ha rubato nulla, semplicemente la tizia, pensando di essere a casa sua, ha maleducatamente mollato il prezioso capo, pieno di contenuti etici e morali come lei stessa scrive, sulla prima panca che ha trovato. Un solerte commesso lo ha rinvenuto e consegnato a chi di dovere all’interno del Parlamento, se non altro per senso di ordine e decoro, dopodichè le è stato riconsegnato. Scrivi minuscolo, grazie.

  9. Bene ha imparato a usare il guardaroba! perchè è anche maleducazione lasciare il proprio cappotto su un divano qualsiasi di un locale cosi importante come Montecitorio… pensava di essere in discoteca?

  10. Stento a capire il livore, il disprezzo, i sarcasmi sullo scritto “sgrammaticato” di questa senatrice, che da vittima di un furto – come tutto sembra indicare – diviene bersaglio di questi furbetti pieni di complessi e di frustrazioni che parlano per parlare… Quali sono gli errori del suo scritto? Il passato remoto da lei usato? Ma parliamo e scriviamo chiaro. Cosa che ha fatto questa senatrice, ma che non hanno fatto i furbetti difensori della lingua italiana…

  11. Beh! Prima dell’arrivo del M5S, gli aggettivi che stai usando erano , di fatto, proprietà di tutti i partiti, composti da persone incapaci, inutili, spocchiosi, incompetenti, analfabeti, usurpatori di titoli, poltronari, ………………..continuo??? Io aggiungerei corrotti! Che ne pensi?

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