La maternità surrogata spiegata attraverso i pinguini

A casa di Ed e Nichi: "Fuggiti in Canada per garantire futuro e diritti a nostro figlio Tobia" - la Repubblica

Nichi Vendola, che appartiene alla schiatta dei fortunati danarosi, in un’intervista di Claudio Bozza, a proposito di come lui e il marito Ed hanno spiegato al figlio che ha due papà, ha detto:

A un certo punto gli abbiamo raccontato che un bambino può nascere solo dalla pancia di una donna, ma che io ed Ed ci volevamo bene e avevamo bisogno di un uovo: così abbiamo chiesto a una donna di donarcelo e a un’altra di portarlo nella sua pancia. Poi gli abbiamo anche letto un fumetto molto tenero che racconta una storia vera. Allo zoo di Central Park a New York ci sono due pinguini maschi e sono tristi perché non hanno figli: uno prova a covare una pietra, poi il custode se ne accorge e gli porta un uovo abbandonato che covano. Alla fine nasce un pinguino e sono felicissimi“.

In tempi in cui l’egoismo è più che mai un assolo dialogante con se stesso, è normale volere un figlio a ogni costo e trovare, se si è dall’altra parte della barricata, quella necessità aberrante; tuttavia, bisognerebbe ascoltare le ragioni della minoranza che non ci sta ad essere privata delle gioie della genitorialità, non tanto per mostrarsi sodali con lei, quanto per tutelare la sua prole. Perché la legge dev’essere uguale per tutti, indipendentemente dal percorso compiuto per venire al mondo.

La maternità surrogata spiegata attraverso i pinguiniultima modifica: 2023-04-17T09:17:56+02:00da VIOLA_DIMARZO

19 pensieri riguardo “La maternità surrogata spiegata attraverso i pinguini”

  1. Vendola e’ una persona che mi suscita a pelle un sentimento di profonda ripugnanza . Il pargolo ha invece la mia solidarietà … ed indifferenza . Trovarsi con un padre o madre del genere non e’ il miglior regalo che la vita ti possa fare ma c’è in giro di molto peggio , quando si dice avere il culo nel burro… (sighs)

  2. Non credo che si possa ridurre il tutto ad una questione ideologica. Chissà quel bambino a quale destino sarebbe andato incontro, quindi bene ha fatto Viola a sottolineare certe peculiarità, senza pregiudizi di sorta.

  3. Certe iniziative del Governo non mi piacciono, i bambini non hanno colpe, bisogna tutelarli. Il rischio che possano finire in strutture particolari pur avendo due genitori, è inaccettabile.

  4. Frankly non correrei troppo avanti con funeree previsioni che solo i nazisti ed i comunisti cinesi …Tra le paure e le parole la distanza e’ abissale e lo stesso tra le parole ed i fatti. Vedremo che succede e secondo me la montagna partorira’ (per via surrogata) un topolino 🙂

  5. in effetti, quando un politico dice che tale situazione è assimilabile alla pedofilia, allora sì che siamo al paradosso…. Tipico surrealismo in salsa politichese!

  6. Panfilo, detto in maniera rude, se la maternità surrogata è una realtà, i bambini non possono pagare per l’egoismo dei genitori. L’ho già detto, non sono a favore della pratica a pagamento che sfrutta donne in difficoltà, ma io sono io e la mia è solo un’opinione.

  7. Salverei due soli principi, il primo e’ che ogni essere e’ sacro e come tale va protetto e salvaguardato, il secondo che fare mercato dello stesso essere e’ un crimine e non una violazione amministrativa .In mezzo ci sta il mondo e qualche tonnellata di distinguo. Ci sta pure un amen.

  8. Da quando l’idolatrato Conte non è più sugli altari, il Sig. Travaglio ha perduto anche quel po’ di senso della misura che faticosamente si riusciva ancora ad intravedere nei suoi modi. In siffatti casi discettare di buon gusto è come discutere dell’iperuranio, e parlare di doppia morale mi sembra persino riduttivo.

  9. Sono d’accordo, per discettare di certi individui, pur consapevoli dell’inutilità della cosa, ci vorrebbe una penna affilata per punirli a dovere; tuttavia, penso che Travaglio il giornalaio (copyright Spalmieros) abbia fatto il suo tempo.

  10. It’s important to remember that not everything can be boiled down to a mere ideological debate. Who can truly predict the path that child’s life might have taken? Viola’s insightful perspective wisely emphasizes specific nuances, steering clear of preconceived judgments.

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