Quando sai che l’attenzione mediatica di mezzo mondo ha puntato i riflettori su di te, anche se non stai calcando l’ennesimo red carpet ma sei in tribunale con l’accusa di aver travolto un uomo con gli sci, prima di sedere sul banco degli imputati studi i look più giusti per apparire elegante e discreta. Infine, ti risolvi per un tailoring impeccabile e borghese. È quello che ha fatto Gwyneth Paltrow, assolta per non aver commesso il fatto e contemporaneamente promossa da siti e riviste di settore per aver indossato outfit che sono apparsi come simboli di lusso non sfacciato malgrado appartengano all’empireo del fashion. Tra l’altro, neppure una grande fatica in termini di scelta: affidandosi al cachemire e ai colori scuri o neutri il risultato è garantito. Ma si sa, anche indossare la banalità e risultare glam è questione di fortuna, tanto che in un attimo ti ritrovi ad essere capostipite di uno stile che neppure esisteva, e che da quel momento in poi prenderà il nome di court-core o courture, un mix tra court e couture.
Pare che l’attrice abbia sussurrato al querelante: “Le auguro il meglio”. Per dire: quando un piglio da Oscar trasfigura l’irrilevanza giuridica di una vicenda che se avesse avuto un’altra protagonista sarebbe stata rubricata a farsa.
Chapeau….
A Gwyneth tutte le ciambelle riescono col buco 🙂
Che strana coincidenza….
?
La tua affermazione involontariamente calza a pannello con l’attrice in questione…
Non ti seguo comunque…
Mi riferivo alle sue strane attitudini…..
A me non piace. La trovo molto insignificante. Non ho visto i suoi film quindi nulla posso dire sul suo talento artistico.
A me piace. La trovo del genere acqua e sapone.
Non so nemmeno chi sia, ma… si fosse vestita diversamente sarebbe stata condannata? hahaha fosse stata una donna qualunque forse si, ma forse non sarebbe nemmeno stata querelata. Misteri del mondo dell’apparire.
Mah, non credo che abbia cercato protagonismo.
No, ha solo giocato d’astuzia come ha fatto prima di lei, ma con esiti opposti, la ex di Johnny Depp. Del resto la finzione cinematografica insegna: quando un’imputata va in tribunale, niente scollature o trucco pesante, e via libera ad acconciature che mortificano il viso e abbigliamento che pure un talebano approverebbe. O quasi:)
Difatti i paparazzi sono lì a apposta, senza nemmeno scomodarsi a chiamarli…. E il jet-set li sa.