I politici, da talentuosi imbonitori, lo sanno bene: le parole devono suggestionare, mai portare alla luce la trama di fili che ogni arazzo ha in dote. Sarà anche per questo che da un po’ di tempo l’avverbio più usato da coloro che, detto con la prosaicita’ dovuta, dovrebbero adoperarsi per il bene del Paese è “sommessamente”, ovvero un mezzo tono linguistico di marca trasversale usato sempre a sproposito. Verrebbe da dire: asserite e se necessario urlate, ma quel sommessamente lasciatelo a prosatori e poeti, perché la nuova working class tanto quanto i nipoti del miracolo del boom economico hanno bisogno di un linguaggio che sia rappresentazione del mondo e di quello che vi passa per la testa. Vero è che a poco vale interrogarsi su certe ambiguità: siamo in pieno declino culturale e sociale. Ma, qualora concordaste, iniziate con un sommessamente.
P.S. Credo che la prima ad usare con una certa insistenza l’avverbio sommessamente sia stata Giorgia Meloni.
In verità il primo è stato Walter Veltroni: a tal proposito si può vedere l’imitazione di Crozza.
Sommessamente, copiano Veltroni o Crozza?
credo entrambi: inoltre il cinefilo Walter ha una certa inclinazione nell’uso del suffisso “mente”….
Purché non menta… 🙂
un politico che non mente? Magari….
Data la premessa del post, non poteva che essere una boutade.
Sommessamente credo che “sommessa-mente” doni in modo particolare alla Meloni laddove il “mente” non vada inteso come sostantivo, ma verbo.
Sommessamente credo che operare dei distinguo in questo campo sia un esercizio di sterile dialettica.
In un mondo ( e periodo) di urlatori e piazze aizzate a sproposito , parlare ed agire sommessamente e’ una qualità. Ma probabilmente il termine usato nel contesto è sbagliato, pacatamente era più adatto. Ma stiamo tagliandola molto molto fine la questione, al di là della parola in sé il concetto ha una sua forza positiva e di lungo periodo.
“al di là della parola in sé il concetto ha una sua forza positiva e di lungo periodo.”
e siamo d’accordo, ma sentirlo ripetere di continuo, quel sommessamente, perde di significato, diventa un intercalare pretestuoso, senza senso.
Vero, un po’ come il “prima di tutto” di Gigino d’Arabia oppure il “mi consenta” del fu Berlusca. Riguardo le piazze aizzate a sproposito, oramai ci siamo abituati, sin dai tempi di tangentopoli. Ma poi si sa, in perfetto stile italiota, tutto passa …
Infatti, tutto questo timore di disordine sociale è paventato solo per indispettire la maggioranza. Non ci sarà nessuna rivoluzione, solo qualche coro di protesta davanti ai municipi, poi tutto finirà confidando nella Provvidenza.
D’altronde chi tirava a campare anni addietro, senza il famigerato reddito da marchetta grillina, continuerà a farlo. Quando Monti, col suo governo dei professori da tartina, paventava lacrime e sangue, tutti, da destra a sinistra, li votavano in Parlamento. E non mi pare che siano state occupate fabbriche, oppure invase piazze con grandiose manifestazioni e disordini alla francese.
Non ho capito una sola parola del post. Fa nulla. La chiarezza non è una dote di tutti.
Sommessamente, vai al diavolo.
Cos’è successo, ti hanno rimesso in libertà?
p.s. se vuoi farti notare, fallo lontano da qui.
Tranquilla, il tempo di beccarsi un’altra querela dai suoi compagnucci….
Avrà beneficiato di un indulto….
Non prendertela, in fondo il suo cervello è sommesso….
…e sommerso.
p.s. non me la prendo, ma deve sapere che può fare lo sbruffone ed esercitare la sua inclinazione alla misoginia altrove. Con me non c’è partita.
Come sempre io e te ci intendiamo al volo… Per il resto, ennesimo caso di chi, nonostante si professi di sinistra, stranamente manifesta forme di intolleranza.