Qualcosa sull’ignoranza del maschio

Dakota Johnson Brings Sex Researcher Shere Hite to Life in a Dazzling New Documentary | Vanity Fair

Difficilmente dire la verità è una buona idea. Ne fece esperienza anche Shere Hite quando, da acclamata sessuologa, finì con lo scomparire dalle scene a causa del suo The Hite Report che rivelò, tra le altre cose, come il 70% delle donne non provasse l’orgasmo con la penetrazione. La società patriarcale del tempo, era il 1976, fece di tutto per screditarla riuscendoci in pieno. Ora il documentario The Disappearance of Shere Hite ne ripercorre la vita. E, per quel che serve, la riabilita.

Si spera sempre che l’ottusità abiti l’impermanenza ma quella continua a serpeggiare, perché, a ben guardare, è dalle spire del pregiudizio che trae linfa. E per le sue ramificazioni untuose non c’è borotalco che tenga.

Qualcosa sull’ignoranza del maschioultima modifica: 2024-02-05T10:12:49+01:00da VIOLA_DIMARZO

20 pensieri riguardo “Qualcosa sull’ignoranza del maschio”

  1. E chissà perchè molte donne soprattutto quelle più mature ricorrono al pene in silicone più simili a quello vero dove se lo metteranno non lo so.. il solito errore che fa la femminista di oggi il voler essere più intelligente del uomo e non uguale..ci sono uomini ignoranti e altrettanto donne ignoranti

  2. Avrei motivo di lagnarmi proprio a proposito degli uomini d’antan ma mi taccio, chiarendo però che non scommetterei neppure un centesimo sui più giovani, allevati come sono a pane e pornhub 🙂

  3. L’erotismo riguarda entrambi, altrimenti un rapporto potrebbe vedere un rapporto sbagliato di “superiorità e inferiorità” che non deve esserci. Sono oltre 35 anni che da me funziona così e va benissimo.

  4. Ci sono cose che non si possono spiegare,bisogna viverle.
    Ci sono sentimenti ed eros che si mescolano,c’è un “dare” e un “prendere”,eccitazione,emozione,che travolge mente e corpo,che permette a entrambi di alternarsi nel gioco del piacere,in un duello simulato tra amanti. Ma quanti erotismi esistono?
    Tanti quanti ne abbiamo vissuti e ognuno diverso,ora sono ricordi per me,bellissimi,travolgenti ma ricordi.
    Mi torna in mente Vecchioni e Milano.

    “Luci a San Siro di quella sera
    che c’è di strano siamo stati tutti là,
    ricordi il gioco dentro la nebbia?
    Tu ti nascondi e se ti trovo ti amo là.
    Ma stai barando, tu stai gridando,
    così non vale, è troppo facile così
    trovarti amarti giocare il tempo
    sull’erba morta con il freddo che fa qui

    Milano mia portami via, fa tanto freddo,
    ho schifo e non ne posso più,
    facciamo un cambio prenditi pure
    quel po’ di soldi quel po’ di celebrità
    ma dammi indietro la mia seicento,
    i miei vent’anni e una ragazza che tu sai
    Milano scusa stavo scherzando,
    luci a San Siro non ne accenderanno più.”

    https://youtu.be/7keLdTin03g?si=w69UUb0UBO8VEJi5

  5. ah che sollievo! ogni tanto salta fuori qualcuno che mi capisce…senza nulla togliere a chi ti ha preceduto, nelle faccende d’amore resto un’incompresa. Comunque, anche per me certe parentesi “estatiche” sono solo ricordi ai quali torno, casualmente, senza nostalgia né rimpianti. Al limite con un po’ di malinconia più che altro legata al tempo che passa. Grazie Boezio per aver ricordato la splendida canzone di Vecchioni. Rilancio con un inno all’amore di matrice femminile 🙂

    https://www.youtube.com/watch?v=TNlr1TKRRhU&list=RDGMEMQ1dJ7wXfLlqCjwV0xfSNbA&index=3&ab_channel=maggiolina3

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