Le donne non hanno un bel niente da festeggiare. E gli uomini la smettessero con la retorica del rametto di mimose, se per tutto l’anno non sono stati in grado di rispettare la donna che vive al loro fianco.
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Nel tentativo di abolire una volta per tutte mentalità arcaiche decisamente anacronistiche, il governo francese vieterà ai medici di rilasciare il certificato di verginità richiesto dalle famiglie islamiche più rigoriste. E può farlo in virtù del fatto che la Francia è un paese laico, e come tale deve rendere chiaro che il valore di una donna prescinde dalla sua illibatezza.
Il fondamentalismo islamico però è faccenda seria: talvolta rilasciare l’attestato di verginità è necessario perché una ragazza non più vergine può essere rinnegata dalla famiglia, subire violenza o addirittura diventare oggetto di transazioni dal momento che il matrimonio prestabilito viene annullato, e la stessa andrà in sposa a un altro uomo, in genere nell’Africa subsahariana, dove quel certificato vale oro.
Finché non ci sarà un cambio di rotta, in Francia la ricostruzione dell’imene sarà rimborsata dalla mutua. E involontariamente si continuerà a istituzionalizzare la misoginia.
Paese che vai, usanze che trovi. E bisogna rispettarle.
Esatto. Se vuoi vivere in Francia, dimentica la barbarie.
Parlo dei musulmani, non dei francesi.
E io parlo dei musulmani che vivono in Francia.