Greta Beccaglia molestata in diretta: “A quante succede a telecamere spente?”

Giornalista molestata in diretta tv

Certi accadimenti non necessitano di premesse. Basta riportare i fatti.

Greta Beccaglia era fuori dallo stadio Castellani per una diretta del post-partita Empoli-Fiorentina. Un tifoso, non ancora identificato, ha pensato bene di toccarle il sedere. Dopo, la giornalista ha commentato: “Quello che è accaduto a me è una cosa che non è accettabile e non si deve ripetere. In questo caso la molestia è stata ripresa in diretta tv perché io ero lì a lavorare. Ma purtroppo, come sappiamo, tali molestie avvengono ad altre donne, a telecamere spente, cioè senza che nessuno venga a saperlo. Questo non può succedere e non deve accadere mai più, peraltro è successo dopo che si era celebrata da poco la Giornata della violenza contro le donne“. Esponenti di tutti i partiti hanno solidarizzato con Beccaglia, chiedendo che venga individuato il responsabile e che tali gesti non siano sottovalutati. L’Ordine dei Giornalisti della Toscana, col presidente Giampaolo Marchini, ha espresso solidarietà a Greta, e ha criticato il conduttore in studio perché “invece di condannare il gesto e il molestatore, ha invitato la collega a non prendersela“. Il commento a caldo del giornalista in studio la dice lunga sulla mentalità maschile. Becera, preistorica, vomitevole.

Greta Beccaglia molestata in diretta: “A quante succede a telecamere spente?”ultima modifica: 2021-11-28T20:26:35+01:00da VIOLA_DIMARZO

17 pensieri riguardo “Greta Beccaglia molestata in diretta: “A quante succede a telecamere spente?””

  1. Un gesto sconsiderato, quello del tifoso, ma chissà cosa sarebbe successo a parti invertite. A un mio amico una donna mise le mani in mezzo alle gambe, non ti dico dove. Mentalità maschilista da un parte e zoc…dall’altra. E il cerchio si chiude. Con buona pace per tutti.

  2. Assolutamente no. Esistono donne, per così dire audaci e a volte inopportune, ma nella maggioranza dei casi le molestie arrivano da parte dei maschi (chiamarli uomini non sarebbe corretto, perché gli uomini sono ben altra cosa).

  3. Capisco la Sig.ra Beccaglia. E’ capitato anche a me mentre lavoravo come camierera. Un bicchiere di troppo e uno perede le inibizioni. Mi sono sentita violata. Bisogna provarlo per capirlo. Tra l’altro ero pure incinta, quindi il mio imbarazzo, la mia vergogna, mentre intorno ridevano…

  4. Le molestie da qualunque parte avvengano vanno subito Punite! Comunque oggi è noto a tutti che le donne sono quelle che pagano Un Prezzo molto più pesante in fatto di criminalità Subita oltre tutto nella maggioranza Dei casi i Responsabili la fanno sempre franca. Per questi assassini di donne ci vuole una legge speciale x loro Fino ai Lavori Forzati!
    P.S.
    Preciso che tutto questo accade grazie al governo sia attuale che dei passati governi che hanno solo fatto chiacchiere e pacche sulle spalle

  5. Comunque non credo che il Furbetto del Palpeggio la passi Liscia. Abbiamo Gente nelle forze dell’ordine che hanno gli attributi e di certo non si fanno prendere in giro da un Imbecille D.O.C.

    ALLE DONNE RIPETO SPESSO DENUNCIATE I VOSTRI AGGRESSORI CHIUNQUE SIANO!

  6. La verità è che il mondo è TUTTO UNO SCHIFO. Uomini e donne sono poste sullo stesso livello in quanto a depravazioni. Se ti dicessi quello che mi dicono le donne sulla chat di Libero ti metteresti le mani nei capelli, tanta è la volgarità e lo squallore che pervade le menti di queste donne.

    Inutile condannare uno e assolvere un’altra. Ripeto: il gesto del tifoso è stato molesto, ma da qui a parlare di VIOLENZA mi sembra eccessivo. La violenza è quanto ti spaccano la testa, non quanto ti mettono la mano sul culo. Che poi la polizia si è mobilitata nell’individuare il tizio, la trova una barzelletta. Una volta individuato cosa gli faranno secondo te? Una denuncia che magari verrà pure archiviata. E tutto finirà lì. Gli uomini continueranno a comportarsi da molestatori e le donne da zo…E amici come prima.

  7. ” ma da qui a parlare di VIOLENZA mi sembra eccessivo”, e invece trattasi di violenza perché nessuno è autorizzato a toccare una donna senza il suo consenso; poi la stessa può “darla” a destra e a manca ma per sua espressa volontà. Riesci a capire la differenza? ti faccio una domanda semplice semplice: se qualcuno avesse messo una mano sul culo a tua sorella, a tua madre, alla tua compagna, come avresti reagito? come il conduttore in studio?

  8. Il conduttore in studio non è il fratello della reporter. Se ha detto quello che ha detto è stato per non esasperare gli animi. In quel momento si stava trasmettendo un servizio, sarebbe stato penoso se la situazione fosse degenerata. Spetta ai giudici condannare l’azione dell’uomo, non al conduttore. Lui, per contratto, ha il dovere di parlare di sport, non di mettersi a fare dibattiti sulle molestie sessuali.

  9. Non sono d’accordo, il conduttore è stato colto di sorpresa come tutti e ci sta che sulle prime abbia cercato di sdrammatizzare, ma subito dopo, prima di riprendere a parlare di calcio, avrebbe dovuto stigmatizzare l’accaduto…sarebbero bastate poche parole, ma andavano dette.

  10. È un gesto odioso, che viola la dignità di una donna. Ancora più antipatico, che anche il conduttore della trasmissione non abbia preso le sue difese, anzi disse:NON PRENDITELA, SONO COSE CHE SUCCEDONO. A Questo signore, Giorgio m8cheletti, gli domanderei, se quel gesto lo avessero fatto a sua moglie.

  11. La violenza è erotica. Separare erotismo e violenza ( o forza sottomissoria, tipicamente maschile ) è possibile ma richiede una preparazione non ordinaria . Un po’ come voler cancellare la malizia erotica, tipicamente femminile La semplice soppressione forzata degli istinti prevaricatori senza una maturazione profonda può portare all’ effetto opposto e innescare comportamenti violenti nel senso letterale del termine. Il caso in questione mi pare un ” polverone in un bicchier d’acqua”. Solidarietà alla signora.

  12. Ovviamente nessuno chiede la testa dello scemo del villaggio (bisogna ridimensionarlo, questo tipo), ma il messaggio che doveva passare è passato, e tanto basta.

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