Il re è nudo

La Cia sicura, Putin cercherà vendetta con Prigozhin. Una fonte nel Gru russo: il capo di Wagner sostenuto da pezzi della nostra leadership - La Stampa

Possiamo dire che l’ennesima vendetta di Putin si è compiuta o sarebbe più prudente avere ulteriori riscontri? Certo che se su un aereo viaggia un certo Yevgeny Prigozhin è difficile credere nella fatalità o nel destino, sarebbe come ammettere d’avere facoltà di discernimento pari a zero. In quest’ottica basta ricordare che in tempi non sospetti, anche se nel suo caso ogni parola o mossa è sospetta, Putin disse che quello che non perdonerebbe mai è un tradimento. Affidiamoci dunque alla logica, consegniamo all’oblio il comandante mercenario, ma restiamo in campana. Con uno come Putin non si sa mai.

Censurati i sederoni dei Queen

Pin on But be yourself anyway!

Potrebbe essere un tema allettante per chi ancora  gode degli ozi agostani sotto l’ombrellone, ma in realtà è di un’assurdità che dovrebbe interessare tutti: è stato censurato un vecchio brano dei Queen perché elogia i sederoni. Incredibile? E invece è andata proprio così, manco fossimo in pieno medioevo. Si obietterà: raccontiamola bene, la censura è scattata su Yoto che è una piattaforma dedicata ai giovanissimi. E allora? che male c’è nell’evocare un gluteo stratosferico? La sintesi migliore per questo ennesimo affronto alla libertà di espressione, per di più datata, la offre il Daily Mail:

Nessuno riesce a capire perché una canzone così divertente e bonaria possa non essere considerata accettabile nella società odierna. Perché non apprezzare le persone di tutte le forme e dimensioni come la società dice che dovremmo, piuttosto che sbarazzarcene?“.

Ecco, perché non insegnare ai ragazzini, anche attraverso il rock, che non si può operare un discrimine su base fisica tra una persona e un’altra? Certo, la canzone incriminata, Fat Bottomed Girls, non è esattamente una canzoncina da gita scolastica, ma reputo che lascerebbe indifferenti proprio coloro che si vuole tenere al riparo dalle seduzioni del diavolo.

Brian May, l’autore del testo ora incriminato, in tempi non sospetti spiegò:

Mi erano semplicemente venute in mente una melodia e un po’ di parole. Poi è diventata una canzone sulle ragazze che dietro le quinte contribuiscono a tenere alto il morale dei musicisti. Le groupies, o come volete chiamarle. Ricordo di aver pensato: ‘Ma perché a tutti piace l’idea di fare sesso occasionale con persone che in altre situazioni non vorrebbero frequentare? Perché ha tanta importanza per loro? Da dove arriva questa idea?’ Poi ricordo anche di essermi detto che Freddie doveva cantarla, e che l’avrei scritta in modo che la si potesse intendere a piacimento. Puoi darle una qualunque connotazione sessuale e non perde affatto di senso. L’ho scritta pensando a Freddie, come si fa quando hai un grande cantante attratto dalle ragazze con il sedere grosso… o dai ragazzi”.

Qualche verso tratto da Fat Bottomed Girls:

“Ero solo un ragazzo magro, non distinguevo il bene dal male ma conoscevo la vita anche prima di lasciare la mia cameretta.

Lasciato solo con la grossa e grassa Fanny. Lei era una tata così cattiva, una donna grande che mi ha fatto diventare un ragazzo cattivo.

Ragazze dal culo grosso, siete voi che fate girare questo mondo traballante…

E questo dovrebbe turbare i giovani virgulti? ma la violenza dei testi rap l’abbiamo dimenticata o ne stiamo facendo una questione di culi?

L’italiano vero

Morte di Toto Cutugno: la malattia del il cantante scoperta grazie ad Al Bano

Un po’ mi dispiace che sia morto, e non perché sia mai stata una sua fan. Ma mi faceva simpatia quell’espressione perennemente corrucciata, quell’essere un bastian contrario, uno che per logiche di mercato si piega al sistema ma fino a un certo punto, perché poi sbotta. Tuttavia, dopo un doveroso requiescat, credo sia giunto il momento di mettere all’indice il brano che ha reso Toto Cutugno famoso oltre i confini nazionali: L’Italiano. Sì, perché quel “vero” che nella canzone connota l’italiano non è più ammissibile in tempi in cui si contestano usi e costumi tradizionali, tempi che vedono oggetto di revisionismo persino i capolavori della letteratura americana in cui compare la parola nigger o qualcosa di altrettanto discutibile per la sensibilità contemporanea. E poi l’italiano vero chi sarebbe? quello che può vantare un albero genealogico dal DNA italico, in questo differenziandosi dagli innesti? Se chiediamo la testa di Vannacci perché autoproducendosi ha scritto “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!”, allora togliamo il “vero” dalla canzone di Cutugno. Così dimostreremo una volta per tutte d’aver perso oltre al senno il senso della misura.