Esiste il diavolo?

– Esiste il diavolo?

– Certo, anche se cerca di persuaderci che la sua esistenza è solo una superstizione.

– Quindi esiste anche l’inferno…

– È all’interno di ognuno di noi.

 

Questo, in buona sostanza, un dialogo immaginario con Ananda K. Coomaraswamy, studioso di cultura indiana e occidentale, fermamente convinto dell’esistenza del diavolo. Nel saggio La tenebra divina, il nostro parte dall’assunto che una delle astuzie più sottili del diavolo è quella di lasciarci credere che la sua esistenza sia frutto della superstizione, e prosegue spiegando che in ogni uomo esiste una parte mortale e una divina per cui, grazie a quest’ultima, Dio è in noi.

Fin qui tutto chiaro, soprattutto perché siamo avvezzi alle semplificazioni del catechismo cattolico; ma la via verso la salvezza, chiarisce Ananda K. Coomaraswamy, viene ostruita dall’uso della parola Io che spetterebbe solo a Dio, e che invece l’uomo pronuncia a sproposito, rivelando così la presenza satanica in sé.

In pratica vantandoci di un Io, entriamo in rotta di collisione con Dio giacché è come proclamare l’indipendenza dal divino e la sottomissione al male.

Il punto di vista di Papa Francesco

“A questa generazione, e a tante altre, hanno fatto credere che il diavolo fosse un mito, una figura, un’idea, l’idea del male. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui. La vita è una milizia. La vita cristiana è una lotta, una lotta bellissima, perché quando il Signore vince in ogni passo della nostra vita, ci dà una gioia, una felicità grande: quella gioia che il Signore ha vinto in noi, con la sua gratuità di salvezza. Ma sì, tutti siamo un po’ pigri, no, nella lotta, e ci lasciamo portare avanti dalle passioni, da alcune tentazioni. È perché siamo peccatori, tutti! Ma non scoraggiatevi. Coraggio e forza, perché c’è il Signore con noi. La vita cristiana è un combattimento continuo contro le tentazioni, contro il demonio, il mondo e le passioni della carne. Il diavolo esiste e bisogna sconfiggerlo, lo dice Paolo, non lo dico io! La Parola di Dio lo dice. Ci vogliono forza e coraggio per resistere e per annunziare. Per andare avanti nella vita spirituale si deve combattere. Non è un semplice scontro, no, è un combattimento continuo. Non si può pensare a una vita spirituale, a una vita cristiana senza resistere alle tentazioni, senza lottare contro il diavolo, senza indossare questa armatura di Dio, che ci dà forza e ci difende”.