Certe notizie mi vengono servite su un piatto d’argento per farmi sobbalzare. Quella del giorno è questa: la clinica St Medica di Belgrado è quasi pronta a far partorire chi prima era un uomo. Manca soltanto una terapia immunosoppressiva adeguata. Ovviamente, dietro questi benefattori in camice bianco c’è un business che neppure Elon Musk: perché in quella clinica la transizione chirurgica da uomo a donna viene offerta a tempi e prezzi competitivi, molto più vantaggiosi rispetto agli Stati Uniti, giusto per fare un esempio. E i clienti, perché definirli pazienti non mi sembra appropriato, non mancano. Ora, se è vero che niente dovrebbe essere precluso a chicchessia, è altresì incontestabile che i limiti etici e morali esistono. Per cui sei nato maschio ma non ti senti tale? Fai bene a cambiare sesso. Ma partorire no, quello deve restare di esclusiva pertinenza delle donne per nascita. E che restano tali fino alla morte.
foto: Trystan Reese, uomo transgender al nono mese di gravidanza nel 2017