Io come Brad Pitt, o quasi

Brad Pitt, l'attore sale sul Bullet Train e potrebbe essere l'ultimo- Corriere.it

È con ogni probabilità destinato a rimanere eterno il fascino esercitato dalla psiche umana, soprattutto nei suoi risvolti più sordidi. Ora, senza andare nello specifico che il ruolo del defunto Piero Angela non mi si addice, si converrà che un cervello sano suscita invidia e ammirazione, mentre un cervello invecchiato sconcerto e riprovazione. Tutto questo panegirico per parlare dei deficit di memoria che mi affliggono da un po’ di anni e per i quali non trovo rimedio; da lettrice accanita dovrei poter fare concorrenza alla Treccani, e invece ricordo a mala pena le trame dei film (persino di quelli che mi sono piaciuti) e difficilmente ricordo l’occasione in cui ho conosciuto qualcuno. Mi dicono di stare tranquilla, che sono in buona compagnia, ma a me dispiace perdere tutto quello che ho accumulato in anni di studi e letture. Tuttavia mi sento una privilegiata leggendo di Brad Pitt e della sua prosopagnosia, ovvero dell’incapacità di riconoscere i volti delle persone. Per fortuna non sono a quel livello, ma sempre più spesso, per strada o al supermercato, rispondo a un saluto solo per cortesia, trattenendo un Ma ci conosciamo? Per tacere di quando…ops, non me lo ricordo più.