Natale

Beh, ormai ci siamo. Il Natale pagano, laico, consumistico è alle porte. Non ci faresti caso se non fosse per le luminarie che infiocchettano le vie dello shopping. O per gli scaffali dei supermercati che strabordano di panettoni. Sotto le ceste regalo: ingombranti se opulente, e in ogni caso sacrileghe. Presumo che per molti il Natale migliore risalga all’infanzia, a quella parentesi di inconsapevole leggerezza che quando si chiude con tutti i crismi rimpiangi per una vita intera. Certo, a seguire ci sarà almeno un altro bel Natale: il primo insieme a tuo figlio o quello del diamante per sempre. Ma al netto di questi eventi che tanto impressionano la retina del cuore, tutti i Natali si somigliano. Per questo smettiamo di ricordarli. Per questo smettiamo di attenderli.