I preti di strada preferiscono Francesco

Benedetto VXI rompe il silenzio: "Così mi sono dimesso da Papa" - ilGiornale.it

Papa Ratzinger resterà per i più un comunicatore nebuloso, macchinoso, ma chi non ama l’ordinarietà, sorriderà dei sempliciotti poco avvezzi a grattare la superficie per scorgervi il sostrato. Il problema più grande del defunto papa era la grande erudizione, e per quanto ci abbia provato a spiegare concetti che non sono poi così trascendentali, sostanzialmente alla folla è rimasto estraneo. Perché la folla è ignorante, e ha bisogno di forme di comunicazione che non le ricordino il suo stato. Con i dovuti distinguo, l’impopolarità di Benedetto XVI (la commozione di oggi ai funerali non conta perché presto farà posto all’indifferenza) è simile alla grandezza di certi scrittori i quali, nonostante siano capaci di pagine bellissime, nondimeno non vendono o vendono poco. Per converso un Federico Moccia, autore di libri che saranno dimenticati prima che passi a miglior vita, ha venduto tantissimo. C’è che la folla anela alla tolleranza liberale, non all’intransigenza dottrinale, ma pure certi uomini di chiesa non scherzano. I cosiddetti preti di strada, ad esempio, uno per tutti don Mazzi, hanno già detto apertamente di preferire papa Bergoglio. Per carità, posizioni perfettamente legittime, soprattutto se devi pascolare greggi che puoi gestire solo con molli blandizie.