Cala il sipario su Vannacci

Basta odio. Né con Vannacci, né con i generali del politicamente corretto', il nuovo libro di Gianluca Barbera è una risposta alle derive contemporanee - L'ESTRATTO IN ANTEPRIMA

Per chi si occupa o si interessa di libri la notizia della settimana, a parte il Nobel per la letteratura a Fosse, è che il libro del generale Vannacci non è più nella Top Ten. Intendiamoci, il suo resta un successo clamoroso benché fraudolento, e con un certo imbarazzo riporto una frase che mi è saltata agli occhi stamattina mentre al bar davo una scorsa al giornale in attesa della colazione. È di  Montag, l’eroico pompiere di Fahrenheit 451:

Mi sono accorto che dietro ogni libro c’è un uomo. Un uomo che ha dovuto pensarli. Un uomo a cui è occorso molto tempo per scriverli“.

Ovviamente, Vannacci non ha avuto grandi travagli temporali mentre era alle prese con la stesura del suo best seller. Ha solo frugato tra i suoi simulacri strabici. Non ha pensato. Il mondo al contrario in tutti i sensi.

Il generale dall’ascesa inarrestabile

Cosa c'è scritto nel libro del generale Roberto Vannacci: le frasi

La domanda è: il libro del generale Vannacci è un libro necessario? Stando alle copie vendute pare proprio di sì. Ma il lettore sentimentale, mentre scorre le classifiche dei libri più venduti, non può impedirsi una stretta al cuore: ha in mente vari titoli di maestri assoluti della letteratura che o sono stati dimenticati oppure vengono citati a sproposito. E sebbene sappia di commettere un errore madornale, compara i titoli di indubbio valore a Il mondo al contrario, prefigurando uno scenario distopico a cui attingerebbero volentieri una Margaret Atwood o un Aldous Huxley se mai si ritrovassero nella condizione del cosiddetto blocco dello scrittore. Insomma, il primo posto di Vannacci in tutte le top ten è la vittoria della sgradevolezza, e per certi versi dell’ovvietà di un certo pensare, su tutti noi che non abbiamo più la forza di reagire, e ci ripieghiamo nella routine rassicurante del lasciare che sia.