San Patrignano: più ombre che luci?

Chi era Vincenzo Muccioli, fondatore della comunità di San Patrignano e protagonista della serie SanPa - Il Riformista

E chi si ricordava più di Vincenzo Muccioli! Eppure negli Anni 80 si parlò e si polemizzò tanto del suo operato a San Patrignano, inquadrandolo tra luci e ombre, quest’ultime ispessite infine dall’omicidio di Roberto Maranzano, avvenuto nel 1989, e di cui Muccioli non si assunse la responsabilità morale nell’immediatezza dei fatti. Ora le vicende controverse della più grande comunità di recupero d’Europa tornano d’attualità in relazione al documentario SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano, disponibile su Netflix; i 5 episodi che ne ripercorrono la storia, fino alla morte del suo fondatore nel 1995, sono ovviamente divisivi: c’è chi li trova confusionari e parziali – la stessa Comunità si è dissociata perché: “il racconto che emerge è sommario e parziale, con una narrazione che si focalizza in prevalenza sulle testimonianze di detrattori, per di più qualcuno con trascorsi di tipo giudiziario in cause civili e penali conclusesi con sentenze favorevoli alla Comunità stessa, senza che venga evidenziata allo spettatore in modo chiaro la natura di codeste fonti“, e c’è chi come Giovanni Minoli, che ha sempre difeso Muccioli, alle accuse di scarsa aderenza alla realtà della docu-serie, ha risposto: “Non c’è nessuna bugia, ma non c’è tutto. E il modo in cui è stato montato non è equilibrato. Se parlo per dieci minuti di catene e per tre del fatto che lì s’imparava un mestiere, al pubblico che cosa resta più impresso?“.

Ora, al di là del valore intrinseco dell’opera, una cosa sacrosanta l’ha detta la regista Cosima Spender: “Alla fine degli Anni 70, con l’arrivo dell’eroina, le famiglie avevano bisogno di una speranza, tanto più visto che lo Stato non dava risposte“. Già, lo Stato. Che passò la patata bollente ai SERT.