“Non posso e non voglio dire di non essere mai stato comunista”

Bonaccini, via alla rincorsa alla poltrona del segretario Pd: "No alla sinistra da salotto" - la Repubblica

Se provassimo a scindere l’uomo dal politico, dovremmo riconoscere a Stefano Bonaccini, in lizza per un posto da segretario del Pd, d’essere stato intellettualmente onesto nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera quando ha detto: “non posso e non voglio dire di non essere mai stato comunista. Del resto, se permettessimo a tutti di esprimersi senza reticenze, sapremmo con esattezza chi abbiamo di fronte e invece il politicamente corretto – che ormai agisce anche sui discorsi dei poveri diavoli – spariglia le carte in tavola per cui, qualora interessati a una qualsivoglia dinamica discorsiva, si è costretti a leggere tra le righe con il rischio di prendere lucciole per lanterne. Quindi, un ringraziamento a Bonaccini per averci risparmiato il lavoro di esegesi, ma avrebbe potuto fare di meglio, sempre nell’ottica dell’onestà intellettuale, se non avesse definito la destra pericolosa perché espressione di “un sovranismo amico di Paesi che hanno torsioni autoritarie come l’Ungheria“. A questo punto, ci vediamo costretti a ricordare al governatore dell’Emilia Romagna le parole di Gesù: “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?