Buongiorno

Il Monte Santo di Lussari (1.790 m s.l.m. – detto anche Svete Višarje, “Le sante alture”, in slovenoMont Sante di Lussari in friulano e Luschariberg in tedesco) è una montagna delle Alpi Giulie. Si trova nel comune di Tarvisio (UD), a sud della frazione di Camporosso.
Descrizione
Con i suoi 1.789 m s.l.m., non è una delle maggiori cime delle Alpi Giulie e deve la sua fama principalmente al convento sorto nel XVI secolo in cima al monte.
Dalla sua sommità si gode un ampio panorama sulla conca del tarvisiano e sulle alture circostanti, quali i gruppi del Mangart e del Jôf di Montasio….continua a leggere https://www.wikiwand.com/it/Monte_Santo_di_Lussari  download (1)

La bussola del direttore

 dal mio blog http://friulimultietnicoblog.wordpress.com

❤️Vi aspetto ,venite a trovarmi in friulimultietnico!❤️

Continua la tragedia in mare e la conta dei morti: qui quanto successo ieri e giovedì nel Mediterraneo. https://www.lastampa.it/2019/05/10/italia/almeno-morti-in-un-naufragio-al-largo-della-tunisia-VOIsWocT1ZVxznZ30wTcyJ/pagina.html

da wikipedia

Salvini dal canto suo continua con il braccio di ferro e adesso propone un decreto sicurezza bis con più poteri al Viminale e multe a chi soccorre i migranti disobbedendo alle autorità.https://www.lastampa.it/2019/05/10/italia/giro-di-vite-su-migranti-e-norme-spazza-clan-ecco-il-decreto-sicurezza-bis-VaGmVMGRj51IxhIGby5axK/pagina.html

Si vede che qualche segno il convegno sulla famiglia di Verona l’ha lasciato. La Lega si è messa in testa di proporre un bonus per gli sposi ma solo per i matrimoni religiosi. Leggete qui.
https://www.lastampa.it/2019/05/10/italia/la-lega-propone-un-bonus-sposi-ma-solo-per-matrimoni-religiosi-zxMfLVdj36CoxBs8ZEOeOP/premium.html

dal web

Sanità, è italiana la tecnica che ripara il cuore dopo un infarto
Di cosa parleremo oggi? Sicuramente di ricerca e sanità. Un gruppo di ricercatori a Trieste e a Pisa sono riusciti a mettere a punto una procedura che ripara il cuore dopo un infarto. Incredibile vero? Leggete qui.https://video.ilpiccolo.gelocal.it/locale/sanita-e-italiana-la-tecnica-che-ripara-il-cuore-dopo-un-infarto/110346/110805

wikipedia

Il Friuli perduto dei cineamatori udinesi: riecco i 12 film di Seguini de Santi

La Cineteca di Gemona ha restaurato pellicole girate tra il 1955 e il 1963 .La presentazione si terrà nello stand Fvg a Torino e il 15 al Cinema SocialeCarlo Gaberscek10 MAGGIO 2019Il 15 maggio alle 21 al Cinema Sociale di Gemona saranno proiettate quattro opere di Antonio Seguini de Santi, classe 1921, il decano dei cineasti della nostra regione e ultimo testimone di una stagione gloriosa del cinema made in Friuli, ovvero quella del Cineclub Udine.

Seguini de Santi, nato a Bergamo, ma udinese d’adozione dal 1940, è stato uno dei protagonisti della fase iniziale del Cineclub, costituito nel 1953 per iniziativa di Adriano Degano, che diventa luogo di incontro e formazione di un attivo gruppo di cineamatori (come allora venivano chiamati), i quali, accomunati da una grande passione per la fotografia e il cinema, riescono, benché dotati di scarsi mezzi tecnici, a dar vita a un importante numero di filmati tra la seconda metà degli anni’50 e l’inizio del decennio successivo.

da http://www.friulionline.com/cultura-spettacoli/agenda/il-friuli-perduto-nei-film-di-seguini-de-santis-a-gemona/

https://messaggeroveneto.gelocal.it/tempo-libero/2019/05/10/news/il-friuli-perduto-dei-cineamatori-udinesi-riecco-i-12-film-di-seguini-de-santi-1.31285115

Mamma-Mati-Mutter-Mari

mia madre a 25 anni
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Mamma,parola sulla bocca di ognuno
bimbo ed anziano che sia.
Quando il giorno sta per finire
e la luce si affievolisce,
i miei pensieri ritornano indietro,
quando io e te parlavamo come sorelle.
Quanto tempo è passato da quel dì,
quando tu, mamma, in silenzio
te ne andasti senza far rumore.
La tua troppo breve esistenza
è stata difficile, dura,coerente ed onesta.
Oggi ,dopo tanti anni,
capisco più di allora i tuoi insegnamenti.
In una poesia mi  hai raccomandato
di mantenere la mente sana e il cuore puro,
sì cara madre, queste parole sono il tuo testamento
che non sarà mai dimenticato.


Olga
LA FESTA DELLA MAMMA È UNA RICORRENZA CIVILE IN ALCUNI PAESI DEL MONDO, CELEBRATA IN ONORE DELLA FIGURA DELLA MADRE, DELLA MATERNITÀ E DELL’INFLUENZA SOCIALE DELLE MADRI.

https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=80290
di William-Adolphe Bouguereau (1825-1905)

Non esiste un unico giorno dell’anno in grado di accomunare tutti gli Stati in cui l’evento è festeggiato: in quasi due terzi di questi Paesi la festa è celebrata nel mese di maggio, mentre circa un quarto di essi la festeggia a marzo…

In Slovenija si festeggia il 25 marzo .

In Italia la festa cade la seconda domenica di maggio..

IN ITALIA

La festa della mamma come la si intende oggi è nata invece a metà degli anni cinquanta, una legata a motivi di promozione commerciale e l’altra invece a motivi religiosi…https://www.wikiwand.com/it/Festa_della_mamma

Che strano clima…

59252977_443453149531460_9128221872545071104_nChe strano questo maggio,a Udine  gli amministratori hanno chiesto al Comune  l’autorizzazione ad accendere i termosifoni.Io non ricordo un clima  del genere.Sono vestita come d’inverno,sul letto ho ancora il piumone…di chi sarà la colpa?Qualcuno dice del governo,ma con questi cambiamenti tutto è possibile,cosa dite?Buona giornata!

43° anniversario del terremoto in FVG 6 maggio 1976

 

  Il Friuli ringrazia e non dimentica

Il Friul al ringrazie e nol dismentee

Furlanija se zahvaljuje in ne pozabi

Moreno Tomasetig L’Orcolat (“orcaccio”, spregiativo del friulano orcul, “orco”) è un mostruoso essere che la tradizione popolare indica come causa dei terremoti in Friuli. L’Orcolat è una figura ricorrente soprattutto nei racconti della tradizione popolare. Vivrebbe rinchiuso nelle montagne della Carnia: ogni suo agitarsi bruscamente provocherebbe un terremoto.
Dopo il 1976 è divenuto sinonimo del terremoto che colpì il Friuli in quell’anno.
immagine da fb

Il 6 maggio 1976 era un venerdì ,la serata era calda.I bambini di Pradielis/Ter giocavano,come ogni sera in piazza, prima del rientro alle proprie case.
Era molto afoso,gli anziani ,come di consueto,dopo l’Ave Maria si stavano preparando per andare a dormire,per poter continuare il giorno dopo i lavori nella stalla e nei campi.
Alcuni si trattenevano nell’ osteria del paese per bere al banco un bicchiere di vino dopo le fatiche della giornata.
Tutto era calmo,poi il primo allarme,una specie di tuono,ma nessuno ci fece caso, un rimbombo, i vetri delle finestre risuonarono.Si sentì un boato,poi una terribile scossa alle 21 e 24 minuti che è durata 59 secondi(magnitudo 6,5 Richter).
Il terremoto colpì tutto il Friuli e portò solo distruzione.Le case crollarono e con esse tutto ciò vi era dentro,le campane cominciarono a suonare da sole,gli orologi sui campanili si fermarono alle 21.Le case di sasso crollarono e sotto di sè affondavano tutto ciò che era nelle vicinanze.Le luci si spensero ,molte fontane non erogarono l’acqua.La gente rimase di sasso,scappò e molti furono colpiti dal crollo.
A Ciseriis di Tarcento morirono sotto le macerie 6 persone e successivamente 2 per le conseguenze.Dalle frane ,dalle rocce e dai ghiaioni si diffondeva una polvere soffocante,dalle pendenze dei Musi ,del Zajavor,dalla Velika Glava e da Tanaroba si innalzava una nebbia soffocante.Cumuli di sassi ricoprivano tutto,molte case crollarono.La gente scappava all’aperto,spaventata senza rendersi conto di cosa stesse succedendo.
A Podbardo/Cesariis 9 morti su 82 abitanti.
Pers non fu più ricostruita.Nel paese le vittime furono undici. Il ricordo del sindaco Sinicco: andai a piedi nelle frazioni a vedere della mia gente.
Gli aiuti da Tarcento e da Nimis non potevano arrivare perchè le strade erano impraticabili,gli abitanti cercarono di aiutarsi a vicenda.Si poteva arrivare a Lusevera solo a piedi attraverso i sentieri.
Per prima cosa si radunarono nella Velika Njiva/Grande Campo a Bardo/Lusevera per vedere quanti erano presenti.Mancava all’appello un’anziana e quindi andarono a cercarla:era bloccata nel letto e non poteva muoversi e fu aiutata ad uscire.E così successe in altri paesi del comune di Lusevera/Bardo.
Arrivarono le tende,si fecero le tendopoli e furono sistemati alla buona i tetti delle case dai proprietari.
Giunsero le donazioni degli emigranti, i contributi dello Stato,delle associazioni umanitarie, gli aiuti internazionali e quelli delle nazioni vicine.
I tecnici della Slovenia che avevano contribuito alla ricostruzione di Skopje organizzarono sul castello di Udine un seminario con esempi pratici per insegnare agli addetti ai lavori come si doveva aggiustare e ricostruire in modalità antisismica.
Arrivarono le roulottes,molte persone furono trasferite a Lignano,Grado,in altri luoghi o da parenti.
Gli animali ad Arta Terme e altri luoghi della Carnia.
Furono montate le case prefabbricate slovene,le”valentine”casette di legno costruite dalla ditta Piero della Valentina.
Poi ci fu la ricostruzione, è stato ricostruito tutto com’era,col minimo di interventi legislativi e coi risultati migliori.
Trent’anni dopo ogni opera è compiuta e non c’è muro che non sia stato ricostruito come prima.
Nell’immaginario collettivo ,merito dei friulani e del loro carattere laborioso.Nella realtà,risultato di scelte politiche un tempo tanto sagge.

tradotto dal libro “Na izpostavljenem mestu/Tra la propria gente”
racconto autobiografico in memoria di Viljem Černo scomparso lo scorso luglio

 
 
Viljem  Černo

43 anni fa il terremoto del Friuli del 1976
Fu un sisma di magnitudo 6.5 della scala Richter che colpì il Friuli, e i territori circostanti, alle ore 21:00:12 del 6 maggio 1976, con ulteriori scosse l’11 e 15 settembre
I danni del terremoto del maggio 1976 furono amplificati da altre due scosse, a fine dell’estate.
L’11 settembre 1976 la terra tremò di nuovo: si verificarono infatti due scosse alle 18:31 (Mw 5.3) e alle 18:35 (Mw5.6).Il 15 settembre 1976, prima alle ore 5:15 e poi alle ore 11:21, si verificarono due ulteriori forti scosse, rispettivamente di magnitudo 5.9 e 6.0 I comuni di TrasaghisBordanoOsoppoMontenarsGemona del FriuliBujaVenzone e la frazione di Monteaperta, le località maggiormente colpite, furono fortemente danneggiati. La popolazione di quei comuni fu trasferita negli alberghi di GradoLignano SabbiadoroJesolo e altre località marittime. Là furono ospitati anche i terremotati di altri comuni, rimasti senza alloggio…

Il sisma in cifre
Aree colpita: 5.500 chilometri quadrati