Sera /poesia di Pierluigi Cappello

 

A che ora le api vanno a dormire

PIERLUIGI CAPPELLO

SERA

Le nove, la sera, e un poco il nero che ti sporca le mani
è tutta la terra passata di qui
a che ora le api vanno a dormire, pensi, ti chiedi,
premi il cavo del palmo sull’orlo del ginocchio
nel dirti senti come sono nuove le foglie
da quale maniera di essere solo sono volate
adesso guardi le cose come sono venute
come si sono fissate, quando nella tua persona
e appena pieghi la testa nel vuoto,
nella domanda a che ora le api vanno a dormire
quando sono passati il sapore di terra e le nuvole
davanti ai miei anni, insieme.
(da Assetto di volo. Poesie 1992-2005, Crocetti, 2006)
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Una sera come queste che ci avvicinano all’estate e si allungano fino a tardi, trovandoci stanchi – magari per qualche lavoro in giardino o nei campi. Una sera così è quella che racconta il poeta friulano Pierluigi Cappello, una sera di primavera in cui sostare a rimirare il tramonto ponendosi domande, giocando un po’ con i pensieri e con il senso della vita.
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FOTOGRAFIA © DWS4.ME

Il futuro è quello che rimane, ciò che resta delle cose convocate nello scorrere dei volti chiamati.
PIERLUIGI CAPPELLO, Azzurro elementare

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Ogni poeta poesia di Alda Merini

Tante lettere imprecise

 

ALDA MERINIMerini

OGNI POETA

Ogni poeta
laverà nella notte
il suo pensiero
ne farà tante lettere
imprecise
che spedirà all’amato
senza un nome.

(da Clinica dell’abbandono, Einaudi, 2004)

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È davvero bellissima, affascinante nella sua semplicità, questa visione del poeta e della poesia uscita dall’ispirazione di Alda Merini (1931-2009): una pura illuminazione da offrire a chi si ama, un indescrivibile e indefinito dono di sé elaborato nel corso della notte, quando splendono le stelle e il silenzio avvolge il mondo.

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Alda-Merini

FOTOGRAFIA © GIULIANO GRITTINI

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Il poeta non è mai solo. È sempre accompagnato dalla meraviglia del suo pensiero.
ALDA MERINI

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L’allodola (poesia)

 

L’ALLODOLA

All’alba
già il falco
conosce la sua preda:
l’allodola
canta su in alto
dentro un raggio di sole


(da In un cavo di terra, Edizioni Terni, 1977)

Ennio De Santis (Piansano, 1937 – 2 giugno 2019), pittore e poeta. Fu pastore di greggi sin da bambino fino al 1989. A partire dagli Anni ‘70 si dedicò alla pittura e alla poesia con uno stile naturale, georgico e bucolico.

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