C’era una volta in un paese molto lontano un giovane di nome Aladino: era bello e simpatico ma, purtroppo, non aveva uno stipendio stabile. Due o tre turni di lavori socialmente utili presso il comune di Samarcanda non gli avevano dato la certezza di una vera e propria occupazione.
Un giorno, rispose ad un’inserzione sul giornale in cui si cercavano ragazzi per un facile lavoro di sgombero cantine e solai.
Fu assunto e in una cantina trovò una strana lanterna, la strofinò e all’improvviso comparve una strana e terribile creatura, che si presentò così “Salve padrone, io sono il genio del marketing, ordinami qualsiasi cosa e io la farò”. Passato il primo spavento, Aladino gli ordinò un abito nuovo, con le scarpe firmate, una bella macchina, un cellulare con la posta elettronica, e un sito Web molto interattivo.
Di colpo, fioccarono per Aladino le offerte di lavoro, diventò ricchissimo e il genio, ogni sera, gli rivelava i segreti della customer satisfaction.
Purtroppo, un giorno, la cameriera trovò nel bagno di Villa Aladino, tutta schermi al plasma e Jacuzzi, la vecchia lampada e, inorridita da tale volgarità, la gettò nell’immondizia.
La ricchezza svanì di colpo, le aziende rifiutarono i servizi di Aladino, che ora fa il dimostratore di pentole sull’autobus, in quelle gite per casalinghe che costano Euro 8 (per il viaggio) e Euro 2.000 (per l’intera batteria da cucina).
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