Nell’antichità, gli uomini non sapevano quale fosse l’origine dei venti e immaginarono divinità per spiegarne la natura. Per questo motivo, i venti divennero grandi protagonisti della mitologia. I greci, in particolare, costruirono un’intera mitologia intorno al vento. Ecco alcune curiosità e storie legate ai venti:

Anemoi: I greci credevano che ogni vento avesse una divinità associata. Gli “anemoi” erano i singoli venti, ognuno legato a un punto cardinale e con un nome proprio. Ad esempio:
Zefiro: Il vento dell’ovest che portava la primavera, rappresentato come un giovane vestito di fiori.
Borea: Il vento del nord che portava l’inverno, raffigurato come un uomo maturo che soffiava in una conchiglia emettendo il suono della tempesta.
Euro: Il vento del sud-est e dell’autunno, rappresentato come un anziano avvolto in un mantello.
Rosa dei venti: Nell’acropoli di Atene, le personificazioni dei venti erano scolpite su una torre ottagonale (ancora esistente). Ciascuna statua era rivolta nella direzione di origine del vento. Questa torre fu costruita nel primo secolo a.C. dall’astronomo Adronikos. Al suo interno funzionava un orologio ad acqua, mentre sulla sommità una grande statua bronzea di Tritone ruotava su un perno in base al vento, indicando la sua direzione di provenienza1.
Banderuola: L’uso comune della banderuola per indicare la direzione dei venti ha origini antiche. Durante l’antichità romana, quasi tutte le ville patrizie avevano un anemometro sul tetto. La statua, ruotando su un perno, indicava la direzione del vento su un soffitto decorato con una rosa dei venti. Questo oggetto era l’unico strumento scientifico di previsione del tempo fino all’invenzione del termometro e del barometro1.
In sintesi, mentre la scienza ci spiega come si forma il vento attraverso spostamenti di masse d’aria, la fantasia e la mitologia ci offrono storie affascinanti e poetiche sull’origine dei venti.