Si chiude con l’ultima sigaretta questa giornata in cui le vacanze sono già ricordo. Il giorno dei bagagli da disfare e della casa da rimettere a posto, con la tv accesa da sta-mani sugli ultimi aggiornamenti dalle zone terremotate.
Una casa da sistemare… poi guardi i cumuli di macerie e ti rendi conto di quanto inutilmente siamo capaci di affannarci, e di quanto tempo sprechiamo quando lo viviamo pensando di averne sempre a sufficienza.
Stamattina, il mio primo pensiero al risveglio, nonostante la nottataccia, è stato chiedere a un amico Vigile del fuoco il perchè si scavi con le mani fra le macerie. Cioè, perchè l’espressione “si scava con le mani” sia così ricorrente, in situazioni di criticità. Pensavo fosse una questione di mezzi, nel senso che non arrivassero abbastanza in fretta.