La città di Napoli si è stretta attorno alla piccola Noemi, la bambina rimasta ferita durante una sparatoria, ma su Facebook qualcuno non perde l’occasione per lanciare provocazioni e indignare la comunità web.
«Non capisco che ha fatto di male quello che a Napoli ha sparato ad una bambina, mica lo ha fatto apposta, sarebbe potuto succedere a qualsiasi altro napoletano», è il post di un utente riportato da “Il Mattino“.
Queste parole sono state pubblicate ieri e subito hanno scatenato centinaia di reazioni, anche divertite, mentre sono decine le condivisioni. Molte persone, preoccupate per la salute della bambina, hanno ricoperto di insulti la pagina dell’utente e invitato altri amici a fare lo stesso. Un meccanismo che non ha fatto altro che procurargli visibilità. Obiettivo raggiunto.
L’atteggiamento è quello degli haters o celebri provocatori, che così facendo ottengono la pubblicità desiderata. In questi casi, probabilmente, bisognerebbe ignorare le istigazioni e, semmai, segnalare il post e il profilo ai gestori del social network, nella speranza che certi comportamenti vengano censurati.
Intanto, il quadro clinico della piccola Noemi, ferita in un agguato in piazza Nazionale a Napoli lo scorso 3 maggio “è stabile e in miglioramento. La bambina continua ad essere sedata e respira in autonomia con supporto di ossigeno”. Già da ieri, annuncia il bollettino medico dell’ospedale Santobono dove è ricoverata, “l’equipe di fisioterapisti ha avviato il programma per la riabilitazione. La prognosi permane riservata. Il prossimo bollettino sarà diramato tra 24 ore”.