Dedicato alle vittime della Guerra del Kosovo, ma la storia si ripete anche ai nostri giorni, niente di nuovo sotto il sole.

24 marzo1999

E’ arrivata puntuale la primavera,
con la sua bellezza veste i campikos2
di fiori e di fragranza,
gioia e felicità ognuno spera
ma nell’aria incomba la bufera.

Ormai il duemila è alle porte
ma sulla terra ancora si complotta,
che futuro c’è e quale sorte
se del massacro ne an fatto
la loro arte.

Della vita umana non c’è rispetto
con violenza portan via alle donne
l’innocenza e come tonni
alla mattanza la loro vita
viene tolta con violenza.

Ormai tutti scappan via…
con i volti pieni di disperazione
e malinconia sembra…
un mare mosso e turbolento
con tante creature votate all’agonia.

E’ primavera,
i campi sono in fiore
giorni stupendi da ricordare,
ma quel ventiquattro marzo
è da dimenticare.
Maria C 20/04/1999